Capitolo 24

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Io ti dedico il silenzio
tanto non comprendi
le parole.


Questo capitolo contiene scene esplicite, si consiglia la lettura di persone consapevoli‼️

Il vuoto.

A ogni bacio non mi rendevo conto di essere sulla Terra, pensavo di essere in paradiso, Math era l'unico a farmi questo effetto.

"Ti amo" Sussurrai a fior di labbra, ero stesa su di lui, mentre mi baciava, gli avevo raccontato tutto, il mio passato e tutto quello che avevo dovuto subire fino ad ora, ogni volta che mi scendeva una lacrima lui me la raccoglieva con il pollice e mi baciava, dappertutto, mi aveva accettato, così com'ero, gli avevo promesso che qualunque cosa fosse successa, io l'avrei protetto, a costo della mia stessa vita.

La situazione di punto in bianco si capovolse, io mi trovavo sotto il suo grande corpo, mentre lui si sorreggeva con i gomiti, poggiati sul materasso, vicino alle mie spalle.

Mi iniziò a lasciare alcuni baci sul collo, baci umidi, si spostava dall'alto verso il basso, quando arrivò alla fine della maglietta mi lanciò uno sguardo, voleva il mio permesso.

Annuii, lo desideravo con tutta me stessa, ci desideravamo entrambi.

Mi sfilò la maglietta lentamente, aveva paura di farmi male, era la mia prima volta, i suoi movimenti erano lenti, voleva prendersi il tempo per fare tutto.

Continuò a baciarmi sul petto, era dolce, gli presi il viso con le mani e lo baciai appassionatamente, nel frattempo lui mi sganciò il reggiseno, lanciando in un punto indefinito della stanza.

Si sfilò la maglietta, mostrando il suo corpo scolpito, era un'opera d'arte in mezzo a milioni di persone che lo potevano vedere, ma io avevo il privilegio di toccarlo.

"Sei bellissima" Mi scrutò mentre io arrossivo violentemente, ero a disagio, non avevo mai mostrato il mio corpo a qualcuno, temevo di un giudizio, ero magra, non soddisfavo lo standard dei ragazzi, avevo dello forme gentili, troppo piccole per il desiderio dell'uomo, ecco perché mi limitavo a coprire il mio fisico sotto dei vestiti più larghi.

Math mi fece dei succhiotti, fino all'estremità dei miei pantaloni, anch'essi li sfilò, rimanendo completamente nuda davanti i suoi occhi attenti, fissando ogni particolare di me.

Math pov's

Era stupenda cazzo.

L'amavo con tutto me stesso, l'avevo fatto s'in dal primo momento, mi aveva giurato di proteggermi da tutto il mondo, ma io dovevo essere protetto da lei, dalla sua aura, dalla sua potenza, riusciva a dominarmi quando voleva, ma non lo faceva perché non era quello il suo desiderio, il suo desiderio era vivere una vita tranquilla, lei voleva questo.

Mi levai anch'io i pantaloni e le mutande, mostrando la mia erezione, presi un preservativo dal cassetto del comodino della mia stanza.

"Farò piano" Le sussurrai all'orecchio, entrando dentro di lei, lentamente.

Sentii che iniziò a stringermi i capelli, gemendo piano, per non farsi sentire, ma io volevo sentire la sua voce, quindi cercai di istigarla.

Candido come il biancoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora