"Ohana" significa famiglia e famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato o dimenticato.
Questo dicevano Lilo e Stitch; questo le sussurrava sua madre all'orecchio ogni volta che l'accarezzava, la cullava e consolava dopo un brutto sogno.
Questo le faceva sempre capire; questo le insegnava di essere un giorno.
Ma poi le spinte, i lividi, i sorrisi gelidi e le sgridate avevano preso il posto alla parola "famiglia". L'avevano ridotta a brandelli.
Rikki però ci credeva quando suo papà le confessava che, a volte, per crescere e imparare, qualche schiaffo o lezione detta un po' a malo modo, servivano. Che quando si sbagliava, bisognava capire il perché, bisognava capire il come.
Solo che Rikki, a lungo andare, aveva iniziato ad associare quelle cose al fatto che, forse, tanto bene sua madre non glielo voleva. Che erano tutte scuse per scaricare la sua frustrazione su di lei. Che accadeva perché Lindsey era sua figlia legittima e lei no.
Lei una semplice recluta che aveva tolto dall'ospedale chissà perché.
Magari per pena.
Magari per provare ad amarlo un altro essere umano che non fosse solo sé stessa, prima della scoperta dell'arrivo della piccola.
Ma quando una persona è marcia dentro, neanche con nuovi boccioli di speranza riesci a recuperarla.
E Rikki è così che vede sua madre: un fiore ormai appassito.
Uno di quei mostri sotto al letto di cui da bambina aveva paura.
Da cui Penelope Suarez la teneva alla larga baciandole la testa e stritolandosela al corpo.
Di cui però Penelope Suarez ha anima e sguardo.
Sentimento e delirio.
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Mostri sotto al letto
Romance{COMPLETA} spin off di "Ti cerco tra i petali di rosa" Andarsene da SkyWron è la cosa migliore per Rikki Suarez. Cambiare vita, conoscere nuove persone, lasciarsi il passato alle spalle... E l'ammissione all'università di giornalismo situata a New...