4 mesi prima
«Strizzami le palle, strizzami le palle, cazzo! Ah, oh, sì brava... sì», ansima Conrad, sprofondando ancora nel sesso della sua conquista. Sente di aver quasi raggiunto l'apice, mentre quella gli soffia sul collo, glielo morde, glielo succhia; lo marchia come una cicatrice.
Perché è questo che fa Conrad da un po' di tempo a questa parte: si riempie di cicatrici, di orgasmi e donne conosciute online solo per non pensare alla stronza della sua ex che lo ha lasciato da oltre un anno. Si riempie di qualcosa che lo appaga per il lasso di tempo in cui il rapporto è infiammato, ma poi, appena finisce, lui torna a piangere come un bambino e quelle se ne vanno, con i loro soldi stretti nelle mani e niente di più.
Vuoti, come gusci di noci consumate.
E quello ad accusarne il peso è sempre e soltanto lui.
Alzandosi dal letto dell'hotel dove ha deciso di trascorrere la sveltina, Conrad cammina fino a raggiungere il bagno, il cazzo gli sbatte sulle cosce, moscio, eppure ancora gonfio dallo sperma appena espulso. Con uno sbuffo trattenuto sulle labbra schiuse, si infila in doccia, azionando l'acqua calda e strizzando il flacone del bagnoschiuma, offerto gentilmente dagli albergatori, quasi concluso. Se ne versa una generosa quantità sul corpo, strofinandolo ben bene sulla pelle, forse per lenir via sporcizia che, in realtà, è solo una condanna della psiche.
Poi qualcuno bussa alla porta; lui lo avverte sfocato a causa del getto prepotente dell'acqua. Dunque si sciacqua velocemente e la chiude, rimanendo in ascolto.
«Signore?», formula la voce, picchiettando le nocche sul legno per la seconda volta.
Conrad grugnisce, infilandosi l'accappatoio con lo stemma dell'hotel e legandoselo bene in vita per evitare che si apra accidentalmente. Infine, a piedi scalzi e con i capelli in disordine, va ad aprire e si ritrova davanti una giovane ragazza dai capelli biondi e gli occhi azzurri più dolci che abbia mai visto. Viso d'angelo e sorriso fine e carino. La sua nemesi.
Abbassando lo sguardo, Conrad nota anche un gueridon imbandito con una teiera di porcellana, una tazzina piccola e dei croissant.
Automaticamente gli viene da storcere la bocca, ma non vuol apparire sgarbato. Potrebbe anche farci un pensierino su di lei.
«Buongiorno, mi scusi per il disturbo, non volevo interromperla, le ho portato la colazione. Posso entrare?»
Lui, intontito, annuisce soltanto e si fa da parte per farla passare.
«Ha dormito bene?»
«Se per dormire intende scopare, allora benissimo grazie!»
Dopo la sua affermazione, la vede arrossire e spalancare leggermente le pupille. Un po' a disagio, la vede sistemarsi la targhetta sul gilet della divisa e tirare la gonna più in basso possibile. Ma un lamento della stoffa la fa desistere dal proseguire oltre.
Conrad se la ride sotto i baffi, lei rialza gli occhi.«Mi fa piacere che si sia divertito, almeno a qualcuno è ancora concesso.»
Di tutta la timidezza di prima, adesso non resta alcunché; viso serio e postura composta e rigida è ciò che gli riserva.
Pure a lui va di traverso la strafottenza.«Che cosa intende dire?»
«Niente, niente, faccia finita di non aver ascoltato. A volte straparlo, devo essere ancora sbronza.»
«Sbronza sul posto di lavoro? Mh, male, molto male», calca lui, recuperando dal comodino l'accendino e le sigarette.
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Mostri sotto al letto
Romance{COMPLETA} spin off di "Ti cerco tra i petali di rosa" Andarsene da SkyWron è la cosa migliore per Rikki Suarez. Cambiare vita, conoscere nuove persone, lasciarsi il passato alle spalle... E l'ammissione all'università di giornalismo situata a New...