luna-park; tredici

2.5K 136 161
                                    

Guardai il ragazzo in piedi dietro di noi.

"Charlotte" sussurrò piuttosto sorpreso di vedermi con Jack.

Ecco dove avevo sentito quel cognome, Gilinsky, un amico di Cam.

"Ciao Cam" dissi piano, guardando a terra.

Mi alzai e lo guardai negli occhi.

Era terribilmente incazzato, anche se non ne aveva il motivo.

Lui era con Jo, non conoscevo molta gente, sono uscita da sola ed ho conosciuto Jack, che era stato il più carino con me quella sera.

"Dobbiamo parlare" disse.

Afferrò il mio polso, mi portò dentro.

"Non ti trovavo più, ho pensato di tutto, che potevano averti portata via, potevano averti drogata e portata in una camera da letto a fare chissà quale stupida cosa." urlò infilandosi più volte le mani nei capelli.

"Scusami, avevo solo bisogno d'aria, sono uscita, questi stupidi tacchi mi hanno fatta cadere e Jack mi ha aiutata ad alzarmi" mi giustificai.

"Ti ha aiutata ad alzarti baciandoti?" urlò ancora.

"Cosa? No! Non ci siamo baciati e comunque questo è successo qualche ora fa!"

"E cosa avete fatto nel frattempo?" chiese.

Perché voleva sapere tutto? Non era mio fratello, tantomeno mio padre.

Era troppo protettivo nei miei confronti e mi dava fastidio.

Dopo quattro mesi da migliori amici, ci eravamo incontrati e credeva di avere il controllo su di me solo perché lui conosceva la gente della sua città ed io no?

"Cameron cosa vuoi? Posso fare quello che voglio! Sono in vacanza, anche tu lo sei dato che la scuola è finita, rilassati! Non puoi controllare qualsiasi cosa che faccio o scegliere i ragazzi con cui devo stare solamente perché magari TU credi che mi possano piacere." respirai "Senti, sei il mio migliore amico, sei una delle persone più importanti in tutta la mia esistenza, non voglio litigare con te, ma ti prego, sii semplicemente lo stesso che eri quando ci mandavamo messaggi" finii.

L'espressione sul suo volto cambiò. Sorrise e mi guardò ancora una volta.

Gli diedi un bacio sulla guancia ed afferrai la sua mano.

Uscimmo dalla villa e vidi Jack nello stesso punto in cui era prima.

"Ti accompagno a casa?" mi chiese Cam in un orecchio, facendomi riempire la schiena di brividi.

"No l'accompagno io Dallas, tanto me ne stavo andando" intervenne Jack.

Cameron lo fulminò con lo sguardo, poi guardò me come per dire 'Vuoi davvero che ti accompagni lui?'

Annuii.

"D'accordo Gilinsky. Charlotte poi domani mi spieghi perché hai i capelli bagnati" sorrise.

Era la fine del mondo.

"Certo" ridacchiai.

Jack mise il braccio attorno alle mie spalle e mi sorrise.

Andai totalmente in panico, c'erano persone più belle di Cameron e Jack?

No, vi rispondo io.

Tornammo alla macchina e salimmo.

"Allora ci sentiamo domani?" disse mentre la accese.

"Si." risposi.

Spiegai a Jack dove era casa mia, mi bastò dirgli che era accanto a quella di Shawn.

I could be the one | Jack GilinskyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora