Chapter twelve.

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Harry's pov.

La casa era tutta in disordine, nessuno dei due, dopo la serata che hanno avuto, aveva l'intenzione di sistemare la cucina e il salotto, così, mano nella mano, salirono fino in camera di Louis, si erano cambiati e buttati sul letto.

"Buongiorno muffin." Gli lasciò un bacio sulla punta del naso e appoggiò la testa sul suo petto.

"Buongiorno Lou, hai dormito bene? Mi sono mosso troppo? Scusami." Harry fin da piccolo, mentre dormiva, si muoveva in continuazione e più di una volta l'avevano definito fastidioso.

"No tranquillo e anche se fosse va bene così." Sorrise, perché una persona come lui l'aveva sempre sognata.

"Useremo sempre la tua stanza per dormire?" A Harry piaceva da matti la sua stanza e gli sarebbe dispiaciuto cambiarla.

"Trasferirò tutte le mie cose nella tua." Baciò il suo petto un pò scoperto e si alzò per poter raggiungere il bagno.

Si mise a fissare il soffito con due occhioni grandi a forma di cuoricino, non aveva mai pensato che qualcosa del genere potesse accadare ad uno come lui.

Amare non aveva mai fatto parte dei suoi piani, ma ahimè, i piani vengono sempre sconvolti.

"Amoreee, alzati che è tardi, ti ricordo che oggi lavori." Sgranò gli occhi e arrossì.

La porta del bagno si aprì scoprendo la figura di Louis nel suo accappatoio.

"Come mi hai chiamato?"

"Amore, è troppo presto? Se lo è aspetterò per farlo."

"No, va benissimo." Si avvicinò a lui per lasciargli un bacio casto sulle labbra e si chiuse in bagno.

Sospirò per la contentezza e cercando di non perdere troppo tempo si fece una doccia veloce.
Ricordandosi che quello non era il suo bagno si maledì per non aver preso prima l'accappatoio.

"Lou, mi presti il tuo accappatoio?" Tirò fuori la mano dalla porta aspettando di sentire il tessuto morbido fra le mani.

"Si certo." Lo prese e si avvolse al suo interno inalando il profumo del suo Louis.

"Vado a preparare la colazione okay?" Annuì per poi uscire dalla stanza e raggiungere la sua, doveva ancora sistemarla.

Dall'armadio prese una maglietta nera, dei jeans neri, i suoi chelsea boots e infine ritornò nella stanza di Louis per prendere una delle sue felpe, quella verde della nike era la sua preferita.

Preparò la sua borsa e finalmente scese le scale raggiungendo la cucina, dove Louis aveva già sistemato tutto e messo a tavola i dolci rimasti dalla sera prima.

"Muffin al cioccolato, non sono caldi oggi, mi dispiace." Mise il sacchettino nella sua borsa per poi prendere la mano di Louis e portarselo al petto.

"Sono perfetti, come te." Louis alzò gli occhi al cielo sorridendo.

Si guardarono qualche istante, poi si scambiarono uno di quei baci che ti fanno scoppiare il cuore.

"Mangiamo che è tardi." Raggiunsero il tavolo continuando a baciarsi e andando a sbatterci contro.

Mangiarono il più velocemente possibile uscirono e raggiunsero la scuola di Harry.

"Che fai?"

"Le lezioni non sono ancora iniziate, ti accompagno dentro." Il riccio arrossì come un ragazzino e Louis sorrise, gli prese la mano e lo accompagnò fin dentro la sua classe.

Era vuota, silenziosa, intima.

Harry si mise a sedere sopra alla cattedra facendo dondolare le gambe e Louis si mise in mezzo.

two boys and chocolate muffins. // harry e louis.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora