Chapter seven.

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Louis's pov.

Aveva gli occhi chiusi e il sorriso sul volto.

Non aveva mai dormito così bene, alle sue spalle gli arrivava il calore che Harry emanava e sperava di poterlo sentire più spesso.

Sentirsi bene con qualcuno non l'aveva mai immaginato così intenso. Stare con Harry gli faceva perdere la cognizione del tempo e gli piaceva, lui gli piaceva.

Riusciva a trovarlo anche nei sogni. Vedeva loro due distesi su un campo, solo loro e il rumore del vento. Il sole che scaldava le loro pelli e le mani che si cercavano accarezzando l'erba fresca.

Sognava Harry mangiare i suoi muffin al cioccolato seduto sulla penisola della cucina e lui che con il sorriso si metteva fra le sue gambe e gli accarezzava le guance.

Sognava l'uomo che gli piaceva e che forse amava, ma era passato troppo poco tempo per esserne sicuro del tutto.

Era una bella sensazione quella che gli creava.

Dormiva ancora, ma non appena sentì dei lamenti provenire alle sue spalle scattò subito con la schiena per mettersi dritto.

Harry, si stava muovendo e lamentando nel sonno, le gambe erano attorcigliate nella coperta e sulla fronte aveva alcune goccioline di sudore, muoveva le mani in cerca di qualcosa e non appena una di essa si appoggiò su quella di Louis, che stava schiacciando il materasso, il riccio si calmò. Dalla sua bocca uscì un piccolo sospiro accompagnato subito dopo da un leggero sorriso che faceva accennare le sue fossette.
Louis, non sapendo cosa fare, accarezzò lentamente il dorso della sua mano con il pollice, questa azione fece avvicinare ancora di più Harry che adesso si trovava abbracciato contro il suo braccio.

Harry metteva in seria difficoltà la sua sanità mentale.

Sentiva la guancia morbida e calda di Harry che continuava a muoversi sul suo braccio, non stava capendo cosa stesse sognando.

Mai e poi mai si sarebbe mosso da lì, ma sentiva il braccio formicolare e la schiena che a momenti si sarebbe rotta a metà.

"Ei Harry, svegliati." Spostò di poco la sua guancia cercando di non svegliarlo troppo bruscamente.

Le palpebre di Harry iniziarono a sbattere ripetutamente per almeno tre volte, non appena i suoi occhi notarono dove fosse si spostò subito e sistemò i suoi capelli.

"È tardi, devo andare a lavoro." Louis lo fermò dolcemente prendendolo dal polso.

"Oggi no, è il tuo giorno libero." Gli sorrise e lo fece rimettere nel letto

"Allora farò altro." Il ragazzo dagli occhi blu sapeva perché Harry fosse così agitato, oggi si sarebbero occupati della denuncia e immaginava quanto potesse essere nervoso.

"Dobbiamo metterci al lavoro per la denuncia H." Il suo corpo si irrigidì.

"Non sono così sicuro di volerla fare." Si morse il labbro e cercò di allontanarsi da occhi blu.

"Ma questa notte sei stato tu a chiedermi di aiutarti."

"Lo so, Louis, lo so." Fece un sospirò pesante e incrociò le gambe. "Non prendere per serio tutto quello che dico."

"Cosa è sucesso tra questa notte a questa mattina?" Lo scrutò con lo sguardo, ma niente.

"Nulla, solo ci ho ripensato." Alzò le spalle ed insieme ad esse anche il cappuccio della felpa.

"Harry, perché non vuoi più sporgere denuncia?" Si avvicinò a lui per guardarlo negli occhi. "Guardami, dimmi la verità."

"Ho paura Louis, va bene!" Si alzò di scatto dal letto e prese a camminare avanti e indietro per la stanza.

two boys and chocolate muffins. // harry e louis.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora