Chapter twenty-three.

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DUE ANNI DOPO.
Harry's pov.

Erano stati in viaggio per un anno e quello seguente l'avevano trascorso pienamente con i loro figli. Si perché lui e Louis, subito dopo essere tornati dall'Italia, avevano capito di essere pronti e che l'unica cosa che mancava nella loro vita era avere dei figli. Così un giorno, presi dall'emozione, si recarono da Niall che li indirizzò in un centro adozione dove adottarono i loro quattro figli, i loro quattro girasoli. È così che li definiva Harry.

Harry amava i suoi figli, i suoi quattro spiragli di luce. Erano riusciti ad adottare due femmine e due maschi, come aveva sempre sognato. Le sue due donne si chiamavano Daisy, che era la più piccola, e aveva otto anni, e Violet di sedici anni. Mentre i suoi due uomini si chiamavano Alex che aveva nove anni e Lucas di diciassette anni.

Poi c'era il suo primo uomo, Louis, che ormai aveva ben trentadue anni. Passava così velocemente il tempo, ma lui diventava sempre più bello.

Quelle quattro pesti erano state per loro qualcosa di unico. Violet era splendida, quasi uguale a Harry, con gli occhi verdi e i capelli marroni. Li portava corti e le stavano d'incanto. Daisy invece sembrava una principessa, con quegli occhietti scuri e i capelli rossicci. A lei piaceva essere paragonata ad Ariel. Poi c'era quel mascalzone di Lucas con gli occhi azzurri e i capelli mezzo biondi e mezzo marroni, amava i suoi capelli, li curava in ogni dettaglio. Infine, ma non per importanza, il piccolo Alex, i suoi occhi erano color ghiaccio e i suoi capelli biondissimi, li portava un pochino schiacciati e disordinati, ma era sempre bellissimo.

I suoi angeli caduti dal cielo.

Adesso si trovavano tutti insieme a un brunch di famiglia. Liam e Zayn si erano sposati da poco e sarebbero partiti presto per la loro luna di miele. Niall e Kylei stavano felicemente insieme da quasi due anni e lui e Louis erano più innamorati che mai. Mentre Nate e Jader, purtroppo, non erano potuti venire a causa di alcuni impegni.

Mangiava lentamente le sue uova strapazzate e nel mentre dava un'occhiata alle quattro pesti che giocavano vicino al bordo piscina.

"Violet, Lucas, state attenti ai vostri fratelli, è bagnato e potrebbero scivolare." Loro si fermano e gli sorridono.

"Agli ordini papà." Rise fiebilmente e riprese a mangiare.

Louis era in piedi vicino alla griglia e continuava a mettere in tavola costine e piccole bistecche di manzo. Indossava il suo grembiulino con l'unica cosa che la maglietta aveva deciso di non metterla, così tutte le goccioline di sudore, a causa del fuoco, erano in bella vista. Aveva i suoi soliti pantaloncini addosso e se lo osservava intensamente poteva notare il famoso filo rosso.

Quante notti aveva passato a sdudiarlo nel letto e ad accarezzarlo come il premio più prezioso che aveva. Quante notti l'aveva baciato sulla linea delle spalle e l'aveva immerso nella coperta. Quante notti aveva inalato il suo profumo e l'aveva fatto suo. Quante notti avevano passato in hotel nelle lenzuola impregnate di detersivo alla vaniglia. Quante notti avevano fatto l'amore davanti a migliaia di panorami diversi, davanti alle finestre che davano sopra il mondo. L'avevano fatto sulla spiaggia blu e la mattina dopo nella loro camera. Harry non aveva mai amato come ora fare l'amore, lo rendeva completo, lo faceva stare bene. Louis era quello che lo faceva stare bene, un bene immenso.

"Amore? Ti sei incantato? Mi stai fissando da cinque minuti senza battere ciglio." I ragazzi si mettono a ridere e lui diventa rosso dalla vergogna. Prende una forchettata delle sue uova e si riempie la bocca per non dire cose troppo scomode.

"Papi, papi." Daisy si dirige da lui con i capelli bagnati e le scarpette bianche con i lacci sciolti.

"Didi non correre, hai le scarpe slacciate." La bambina rallenta il suo passo e raggiunge il suo papà con il sorriso sul volto. Harry abbassa lo sguardo e poi si inginocchia per fare il fiocco alle scarpe.

two boys and chocolate muffins. // harry e louis.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora