Chapter twenty-eight.

166 11 7
                                    

Louis's pov.

La situazione in casa stava diventando sempre più critica e Louis non sapeva più come comportarsi. Harry sembrava un fantasma, lo vedeva raramente e si chiede come sia possibile visto che vivono insieme.

Era come se si fossero già lasciati, anche se non si erano detti più niente, non ne avevano parlato più dopo quella serata passata in ospedale. Con la tensione che macchiava loro i capelli e qualche lacrima uscita senza avvisare.

Al momento si trovava seduto a bordo piscina. Aveva alzato i pantaloni della tuta fino alle ginocchia e aveva deciso di muovere i piedi all'interno dell'acqua. Harry era a lavoro e i ragazzi a scuola.

La casa non gli era mai sembrata così stretta come nell'ultimo periodo.

Chiude gli occhi e non appena sta per sdraiarsi con la schiena il rumore della porta lo fa spaventare.

"Lou tesoro?" Aggrotta le sopracciglia e sorride leggermente.

"Mamma, sono in piscina." Il rumore dei tacchi sul pavimento rimbomba per tutto il salotto.

"Non lavori oggi?"

"No, giorno libero." L'uomo alza le spalle e si gira leggermente. "Non mi avevi detto che venivi a Chicago. È successo qualcosa?"

"Volevo solo vederti. Mi dispiace ancora per come ci siamo lasciati il giorno della mia partenza."

"È passato un sacco di tempo mamma, non ti devi preoccupare. "Con la mano le fa cenno di mettersi accanto a lui. La donna accetta, si toglie i tacchi, si alza il vestito e immerge anche lei le gambe. "Come stanno le pesti?"

"Stanno bene, Ernest ha iniziato a fare tiro con l'arco."

"Tiro con l'arco? Perché?"

"Da quando ha visto Hunger Games non ha smesso di chiedermelo allora ho deciso di accontentarlo."

"Tipico di Ernest."

"Tu come stai tesoro?"

"Non bene mamma." Le era mancata come l'aria.

"Cosa è successo?"

"Io e Harry stiamo per lasciarci."

"Cosa? Perché non me ne hai parlato prima?"

"Pensavo di poter aggiustare le cose, ma a quanto pare Harry ha le idee chiare. Lasciarci è meglio."

"Ne avete parlato?"

"Parecchie volte. Io non ho il coraggio di lasciarlo, lui non saprei."

"E i ragazzi?"

"I ragazzi continuano a sentirci litigare e la cosa mi distrugge."

"È normale litigare tesoro."

"Non per noi." Abbassa la testa e sospira profondamente.

"Invece si Louis, è normale anche per voi." Appoggia una mano sulla sua schiena prima di continuare. "Anche io e papà litigavamo parecchio."

"Io non vi ho mai sentiti."

"Questo perché cercavamo di mostrarci sempre felici per non farti preoccupare."

"Anche quando sono arrivate le ragazze litigavate?"

"Si, ma molto di meno." Louis sorride e lo fa ancora di più quando inizia a sentire il musino bagnato di Ares sul suo braccio.

Gira il viso e prende il cane fra le braccia. Rimane in silenzio a grattargli dietro le orecchie.

"Cosa devo fare mamma?"

two boys and chocolate muffins. // harry e louis.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora