DIECI MESI DOPO.
1 Marzo.
Louis's pov.Non era ancora riuscito ad alzarsi dal letto.
Dopo la lettera che Harry gli aveva lasciato era diventato un vegetale. Il materasso su cui stava ormai aveva preso la sua forma e le lenzuola erano più sfatte che mai.
Erano passati dieci mesi e non aveva ancora sentito Harry. Nessuna telefonata, nessun messaggio. Niente.
Era come se fosse sparito.
Eppure sapeva che si teneva in contatto con i ragazzi.
Louis si gira così da avere come visuale la finestra e rimane con la testa incollata al cuscino anche quando sente la porta aprirsi.
"Papà. Oggi ci accompagni a scuola?" La voce di Violet era sempre così dolce.
"Non oggi." Era ormai da mesi che diceva non oggi ai suoi figli e gli piangeva il cuore nel doverli deludere in quel modo, ma si sentiva vuoto senza la sua metà accanto.
"Va bene. Riposati." La sente avvicinarsi e la guarda con la coda dell'occhio. Lei si piega in avanti e gli lascia un bacio sulla nuca prima di andare via.
Lui ritorna a Harry con la mente.
Ritorna a quando gli aveva detto che non l'avrebbe lasciato e si sente un coglione per avergli creduto, ma purtroppo, se Harry dovesse dirgli qualsiasi altra cosa gli crederebbe ancora e ancora.
Quando si tratta di Harry lui spegne il cervello e accende solo le emozioni.
In questo momento in realtà aveva tutto spento. Non sentiva più niente, si stava distruggendo in quel letto che sapeva di loro e lui non voleva lasciarlo. Alzarsi significherebbe lasciarlo andare del tutto e ancora non era pronto. Voleva tenerlo vicino ancora un po', giusto il tempo per metabolizzare la situazione.
Avrebbe dovuto rialzarsi subito per i suoi figli, ci aveva provato, ma ogni volta che metteva i piedi fuori dal letto gli veniva da vomitare così correva in bagno e il resto veniva da sé.
Anche i ragazzi avevano provato a coinvolgerlo i primi due mesi, poi avevano smesso di disturbarlo e avevano capito che l'unica cosa di cui aveva bisogno era tempo. Così gli portavano da bere e da mangiare.
Inutile dire che era dimagrito e non poco, gli si vedevano le ossa delle scapole e della schiena, ma diceva sempre a se stesso che stava bene.
Non era così.
Si stava annullando.
Harry se lo dovesse vedere in quel modo si arrabbierebbe. Ma lui non è qui. È la frase che Louis si ripete per ogni cosa che pensa.
Come può una persona sparire così, senza dire niente e senza lasciare tracce.
Come può lasciare tutto ciò che ama con il rischio di spezzarlo.
Come ha potuto Harry andare via senza dirgli niente lasciandogli una stupida lettera. Lettera che teneva stretta fra le mani e che rileggeva almeno due volte al giorno, ormai aveva consumato l'inchiostro con gli occhi e con le lacrime probabilmente.
Chiude gli occhi un attimo e cerca di piangere, ma aveva consumato anche quelle e il fatto che non mangiasse o bevesse non lo aiutavano.
Alza le spalle e riporta lo sguardo alla finestra.
Il cielo era chiaro e vedeva il sole illuminare il giardino della gente. Il mondo sembrava andare avanti, ma lui era fermo da dieci mesi.
Forse dovrebbe riprovare ad alzarsi. La sola idea gli fa venire la nausea.
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two boys and chocolate muffins. // harry e louis.
FanfictionHarry vuole solo essere salvato e Louis arriva proprio nel momento giusto. [Dalla storia: "Scusami Lou, scusami, ci ho provato, ma adesso non ci riesco." Abbassò il viso mentre Louis gli accarezzava le guance. "Non voglio che la nostra amicizia ca...