Chapter twenty.

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Harry's pov.

"Louuu, non mi lasciare." Sbatteva i piedi come un bambino e si era aggrappato alle spalle del suo ragazzo con tutta la forza possibile che possedeva.

"H, devi imparare a nuotare. Al mare sei solo rimasto a galla." Gli sposta i capelli dal viso e lo allontana.

"Puoi tenermi tu." Fa un sorriso a trenta due denti e si spalma, ancora una volta, contro il suo petto.

"Non funziona così amore, dai proviamoci." Harry sbuffa e si fa guidare da Louis in quella piscina più profonda del previsto.

Gli prende i fianchi con entrambe le mani e nella parte più bassa della piscina lo aiuta ad andare avanti. Lo affianca per tutto il tempo, dicendogli i giusti movimenti e lasciandolo solo senza che lui se ne accorgesse.

"Ci sono riuscito Lou!" Urla pieno di gioia girandosi e vedendolo appoggiato a bordo piscina.

Si avvicina nuotando e gli schizza un po' d'acqua sul viso.

"Bravo il mio bambino." Lo avvicina a sé dalle spalle e alza le gambe per incrociarle ai suoi fianchi. Lo guarda con tale amore che fa sciogliere il cuore di Harry.

Accarezza i suoi capelli e lo bacia sulle sue labbra bagnate e che sanno di cloro.

"Voglio andarmene via da qui."

"Vuoi trasferirti?" Harry scuote la testa per poi appoggiarla sulla sua spalla.

"Voglio viaggiare, vedere posti nuovi, andare in Italia! Mi piacerebbe tanto vedere Venezia, le gondole. Oppure Firenze, visitare i musei. Parigi o il Messico." Sospira e chiude gli occhi, come se ogni posto si presentasse nella sua mente. "Voglio poter riempire un quaderno con le nostre foto dei viaggi. Voglio poter avere dei bambini e farli giocare a calcio oppure iscriverli a danza. Voglio insegnargli a vivere e a essere sempre loro stessi, come loro padre non è riuscito a fare. Imparerei a fare le treccine e a tenere un pallone tra i piedi." Harry lo guarda e gli sorride in un modo nuovo, in un modo che lo fa sentire vivo. "Voglio tutto questo, e lo voglio con te."

"Ti porterò in Italia amore mio, ti porterò ovunque vorrai." Avvicina le labbra sulla sua fronte per lasciargli un bacio leggero. "Avremo tutti i bambini che vuoi e li iscriveremo dove vogliono, quanti ne vorresti?"

"Almeno quattro, due maschi e due femmine, mi piace che possano avere qualcuno con il quale sentirsi in sintonia. Voglio una famiglia numerosa Lou, come la tua."

"E quattro bambini sia. Per te farei qualunque cosa Harry." Lo avvicina ancora di più. "Magari tra un anno o due possiamo prendere in considerazione l'idea, ti va? Così abbiamo il tempo per viaggiare e vivere."

"Mi sembra perfetto. Tu sei perfetto." La gamba di Harry inizia a tremare, come se ogni volta avesse un pulsantino che l'accende e la spegne.

"Perchè ti trema sempre la gamba H? So che per te è difficile esprimerti, ma lo è così tanto?"

"Abbastanza, non riesco a controllarlo, non ho mai detto niente del genere a nessuno e mi sembra strano che io, Harry, riesca a dire certe cose. La persona che c'era un tempo non avrebbe mai pensato di finire in una piscina con il proprio fidanzato."

"Hai troppa poca fiducia in te stesso, è meraviglioso il fatto che tu ti stia aprendo in questo modo." Prende le sue mani e se le porta sul petto. "So che per te è difficile anche stare solamente così dentro questa piscina, ma sentiti libero di dirmi quello che vuoi e di toccarmi Harry, tu puoi toccarmi anche nei mie punti più privati e intimi perché tanto l'anima me la tocchi già con i tuoi occhi." Stringe le gambe attorno ai suoi fianchi e si da una spinta con la schiena per finirgli in braccio.

two boys and chocolate muffins. // harry e louis.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora