Chapter twenty-nine.

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Harry's pov.

Era arrivato il momento.

Oggi sarebbe stato l'ultimo giorno insieme a Louis e gli viene così difficile pensarlo, ma deve farlo, per il bene di entrambi.

Si ritrova ad avere il cuore pesante e una costante mancanza accanto a se. Lui non era ancora andato via eppure gli mancava Louis.

Oggi aveva in mente di portarlo fuori e di non fargli pensare a niente, perché sa già che ciò che farà lo distruggerà senza lasciare nessuna traccia. Verrà cancellato dal vento e lui questo purtroppo lo sapeva. Sapeva che Louis si sarebbe annullato, ma preferisce che accada adesso che in futuro. Vuole che il suo ragazzo stia bene e se la soluzione è andarsene allora è okay, se ne andrà e tornerà quando sarà il momento giusto.

Anche se nella vita i momenti giusti non esistono. Esistono solo i momenti, quelli che devi saper cogliere al volo, quelli che fanno fare cose fuori dal normale, ma che alla fine alleggeriscono le spalle.

Harry sta cogliendo l'attimo, per il bene di entrambi.

La valigia era pronta, l'aveva portata nella sua vecchia roulotte qualche giorno fa mentre Louis era fuori con i bambini. Si sentiva sporco nel fare le cose di nascosto, ma non voleva spezzare Louis prima del previsto. Il pensiero che il motivo del dolore di Louis da oggi in poi sarà lui lo logora dentro, come se lo avessero messo sotto al sole o su una griglia rovente.

Aveva sperato che le cose potessero andare diversamente, ma purtroppo non succede quasi mai quello che si desidera e Harry lo sapeva bene. Aveva vissuto per anni con quella sensazione di desiderio che veniva cancellata dagli abusi e dalla violenza e aveva smesso di crederci.

Harry aveva perso la magia di ogni cosa, l'aveva nascosta in un cassetto, l'aveva chiuso a chiave e poi aveva buttato la chiave chissà dove. Lui non riesce più a desiderare o a sognare come le persone normali. Se lui sogna, due secondi dopo ci ripensa e lo brucia quel sogno, se desidera qualcosa la pensa o la osserva così intensamente fino a odiarla.

Non è riuscito a crescere come si deve e ora ne stava pagando le conseguenze con l'aggiunta di alcuni interessi.

Al momento stava preparando la colazione per lui e Louis in tutti quegli anni l'unica cosa che aveva imparato a fare erano i muffin e non poteva non far finire le cose con la stessa cosa che le aveva fatte iniziare. Quindi sì, stava preparando una bella teglia di muffin al cioccolato e in questo momento Louis lo prenderebbe in giro per come è ridotto.

"Sembri appena uscito da una battaglia fra te e il pacco di farina." Ecco cosa intendeva.

"Questa volta ha vinto la farina." Dice sorridendo mentre sforna i muffin e li mette sul tavolo.

"Che profumino." Louis si avvicina in punta di piedi e sempre nella stessa posizione mette le braccia attorno al collo del suo ragazzo e cerca di raggiungere le sue labbra perfette. La cosa fa sorride internamente Harry che non resiste dal prenderlo in braccio e tenerlo stretto dal sedere.

"Ogni scusa è buona per toccarmi il culo, vero Styles?"

"Come potrei biasimarti, hai un culo meraviglioso mi amor."

"Certo, certo, parla in spagnalo come se non sapessi che mi fa eccitare da morire." Louis mette su un broncio che Harry trova adorabile e non può fare a meno di baciarlo.

Perché non potevano stare così tutti i giorni?

"Eres un niño."

"Come osi." Gli punta l'indice al petto e subito dopo porta le mani fra i suoi capelli per giocarci con le dita.

two boys and chocolate muffins. // harry e louis.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora