Dopo avergli racconto tutto mi corico a terra distrutta.
Per tutto il tempo Cristian non si è mosso, è stato tutto il tempo a fissarmi senza dire nulla facendo a volte facce strane e disgustate ed altre indecifrabili.
<<Sei stata proprio una stupida>> la sua voce mi fa ritornare alla realtà, che ha detto?
Lo guardo.
<<Come hai potuto donare a un ragazzo che conosci da nemmeno un mese una cosa così importante, sei impazzita per caso?>> Quasi urla.
Chiudo gli occhi.
Nonostante mi fa mele questo attacco da parte sua nei miei confronti, ha ragione, non dovevo.
<<Apri questi cazzo di occhi e spiegami>> mi stritola, spalanco gli occhi spaventata.
È impazzito?
<<Calmati>>dico guardandolo mentre strappo l'erba del giardino del cimitero.
<<Calmarmi? Stai scherzando? Sei stata un incosciente>> le sue parole mi colpiscono in pieno mentre una lacrima mi riga la guancia seguita da un'altra e un'altra ancora.
<<MERDA>> urla alzandosi all'improvviso tirandosi i capelli indietro guardandosi attorno.
<<Non voglio farti piangere ok? Voglio solo che mi dici perché l'hai fatto>> dice mettendosi di fronte a me.
Prendo un respiro profondo asciugandomi velocemente le lacrime con le maniche della felpa per poi annuire.
<<Volevo sentirmi donna>> ammetto imbarazzata.
È imbarazzante ammettere di essersi donata a qualcuno per questo motivo, ma è la verità.
<<Cosa?>> Chiede non capendo, annuisco.
Cerca di dire qualcosa, ma richiude le labbra non sapendo cosa dire.
<<So che ho sbagliato, se potessi tornare indietro...>> Dico, ma lui mi interrompe.
<<Sei stata una stupida>> abbasso lo sguardo.
<<Lo so>> sussurro mentre sento, di nuovo, gli occhi iniziare a pizzicare.
<<Ma lui è stato un coglione a tradirti>>dice alzandomi il volto mettendo un dito sotto al mio mento.
Dice sul serio?
Come se mi avesse letto nella mente annuisce, sorrido tirando su il naso.
<<Grazie>> sussurro facendo un forzato sorriso.
<<Non c'è di che cucciola>> dice facendomi l'occhiolino, alzo gli occhi in cielo quando vedo un pizzico di malizia nei suoi occhi.
Tutti uguali.
Lo spintono e lui fa la stessa cosa con me ridendo.
Continuiamo così fino a quando la suoneria del telefono ci interrompe.
Lo guardo, ma lui scuote la testa.
Ops.
Infilo la mano dentro la tasca del giubbotto dove tiro fuori il cellulare.
Mi irrigidisco quando vedo nel display risplendere il nome mamma.
Cazzo.
<<Non rispondi?>> Mi chiede Cristian, scuoto la testa chiudendo la chiamata prima di riposare il telefono dentro la giacca.
<<Era lui?>> Dio, no.
Scuoto la testa.
Alza un sopracciglio guardandomi confuso.
Alzo gli occhi in cielo sospirando, è più curioso delle vicine di casa mia.
<<Mia madre>> continua a guardarmi confuso.
<<Che c'è?>> Gli chiedo seccata.
<<Perché non hai risposto? Non vuoi fargli sapere che sei insieme a me?>> Dice facendo un sorriso malizioso, scuoto la testa sorridendo.
<<No, è perché so già cosa vuole dirmi>> mi guarda.
<<Gli affari tuoi mai?>> Dico, alza le mani in alto.
<<Ok ok, me ne vado>> si alza per andarsene, ma io lo fermo.
<<Ok ok>> sorride risiedendosi.
Coglione.
<<Tra tre giorni ci saranno le vacanze di Natale e come ogni anno li raggiungo...>> Si sistema i pantaloni mentre mi fa segno di continuare.
Gli interessa veramente?
Mi ricorda mia nonna che corre dalla sua amica curiosa di sapere i fatti degli altri.
Cerco di trattenere una risata mentre continuo.
<<...e lì ci saranno tutti i parenti>>
<<Non capisco quale sia il problema, è Natale>> dice alzando le spalle.
APPUNTO.
<<non capisci...>> Dico sospirando.
<<Se mi spieghi...>> Lo guardo male.
<<Se mi lasci spiegare...>> Mi guarda prima di scoppiare a ridere.
Gli tiro uno schiaffo sul ginocchio.
<<Smettila di fare il coglione e ascoltami>> cerca di ritornare serio anche se gli viene molto difficile.
<<Puoi smetterla?>> Gli chiedo infastidita, ad un tratto ritorna serio.
Bene.
<<Amo andare a trovare la mia famiglia, ma loro sono complicati...>> Mi blocca.
<<In che senso complicati?>> Mi chiede senza farmi finire di parlare, Mmmmmm, giuro su dio che se non la smette gli taglio quella maledetta lingua.
Lui, accorgendosi dello sguardo assassino che gli rivolgo mi fa segno di cucirsi la bocca.
Finalmente.
<<Stavo dicendo? Ah sì...ma loro sono complicati, sperano da quando ho 15 anni che gli porto un ragazzo a casa e io, come una stupida, gli avevo detto a mia madre che finalmente l'avevo trovato, ma poi le cose sono andate diversamente e non so che cosa fare.
Odio sentirmi dire ogni anno: dov'è il fidanzatino? Come fa una ragazza bella come te a non avere un ragazzo? Ogni anno la stessa storia, ed è brutto vedere tutti abbracciarsi, baciarsi e innamorati e tu sola in un angolino ad accarezzare il cane.
ANCHE LUI HA LA SUA COMPAGNA>> Cristian mi guarda per tutto il tempo senza dire nulla per poi, ad un tratto, scoppiare a ridere.
Lo guardo a bocca aperta.
Io mi confido con lui e lui scoppia a ridere?
Che cosa ci trova di divertente?
Come se mi avesse letto nel pensiero smette subito per poi prendere fiato dicendo
<<Non posso crederci che sei preoccupata per queste cazzate.
Devi sbattertene il cazzo, come faccio io>> magari fosse così semplice.
Si vede che non conosce la mia famiglia.
<<Tu che fai a Natale?>> Gli chiedo all'improvviso mentre si fuma una sigaretta, almeno, spero lo sia.
Si gira verso di me buttandomi il fumo in faccia facendomi tossire diverse volte.
Maledetto, i miei polmoni.
Lo guardo male mentre lui, fregandosene, parla.
<<Sto chiuso in camera, odio il Natale, odio le persone, odio i regali, odio la mia famiglia e odio la mia vita>> WOWW, emozionante come sempre parlare con lui.
Sto per dire qualcosa, ma lui mi interrompe.
<<Non chiedermi il motivo perché non te ne fotte un cazzo>> ecco, questo è il Cristian che conosco, mi stavo preoccupando, quasi.
Sento il telefono continuare a vibrare nella tasca.
Dio.
Mi torturo i capelli.
<<Digli che anche quest'anno farai la verginella, ah si, giusto, non lo sei più>> dice Cristian sorridendo.
Io lo picchio.
Mi butto sopra di lui facendogli spalancare gli occhi visto che l'ho preso alla sprovvista, mentre gli tiro diversi pugni nel petto.
Stronzo, stronzo, stronzo.
<<Calma tigre>> dice bloccandomi i polsi.
Lo guardo assassina.
<<Non è colpa mia se non hai un accompagnatore per questa falsa, chiedi un tuo amico, sennò ti toccherà sopportare una settimana a scappare dalla tua famiglia>> un amico, ma chi?
<<La mia famiglia conosce tutti i miei amici>> dico non prestando attenzione al mio corpo che sta schiacciando il suo, sotto di me.
<<Sei una sfigata, lo sai cucciola?>> dice portandomi in dietro una ciocca di capelli.
Quel gesto mi smuove qualcosa, che viene sostituita da una mega idea.
<<Cristian?>> Dico guardandolo serio, riporta il suo sguardo su di me.
<<Cucciola?>> Dice.
<<Hai detto che non hai niente da fare per Natale, giusto?>> Annuisce.
<Proprio così>> dice levando la sua presa sui miei polsi.
Mi metto seduta sopra il suo corpo mentre lui lo guarda coricato mordendosi il labbro.
<<Mi piace sta posizione, forse se stassi un po' più sotto...>>
<<Cristian>> mi guarda.
<<Mi accompagni?>> Chiedo facendo gli occhi dolci mentre lui spalanca gli occhi.
<<Oh no, merda>> mi catapulta accanto a lui prima di alzarsi e andarsene.
No, no, no, è l'unico che mi può aiutare.
<<CRISTIAN>> urlo, ma non si ferma.
<<RIPORTA IL TUO CULO QUI>> continua a camminare.
Porca...mi metto a correre inseguendolo.Continua...
Ciao a tutti, come state? Pronti per il Natale? Io come Emily no ahaha.
Approposito di Emily...vi sta piacendo il libro? Che ne pensate?
Cristian? Il loro rapporto?
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Una fottutissima settimana
ChickLitScoprirete tutto leggendo 😘 Vi informo che in questo libro con l'andare dei capitoli ci saranno scene forti/parlare forti.