Spazio autrice
Tutta la serata Emily e Thomas l'hanno passata a divertirsi, bevendo e ballando in mezzo alla gente.
Thomas allungava la mano ed Emily lo lasciava fare visto che non era del tutto lucida, ma questa cosa non la spaventava, anzi, la spingeva a fare cose che da sobria non farebbe.
Infatti 5 minuti dopo stavano già scopando dietro il giardino.
Era la prima volta per Emily ed è stata, per la sua poca esperienza, speciale.
Per Thomas invece...
Il giorno dopo Emily non ricordava nulla, ma Thomas nudo nel suo letto gli fece tornare il ricordo della seria prima.
Solidamente una persona è spaventata, ma lei era entusiasta.
Aveva finalmente perso la verginità.
Quei giorni l'hanno passati insieme a letto tra chiacchere, risate e baci, ma purtroppo le cose belle durano poco.
Arriva la domenica sera e Thomas è costretto a tornare a casa sua visto che l'indomani c'era scuola, ma si ripromettono di rivedersi subito dopo aver finito la scuola.
Emily, abituata ormai alla presenza di Thomas, non è riuscita quasi a chiudere occhio.
Il lunedì, infatti, si dirige subito a scuola in modo da vedere prima Thomas.
Lei lo cercò ovunque, ma non lo trovo.
La campanella suonò e lei dovette entrare, ma prima doveva andare in bagno.
Mentre si dirigeva in bagno sentiva dei strani rumori e versi nello sgabuzzino, Emily imbarazzata cercò di non prestargli attenzione, ma questo pensiero svanì dalla sua mente quando senti
<<Ah ah ah, Thomas, più affondo>>il cuore gli batteva a mille mentre sperava di aver capito male.
Non c'è solo un Thomas in questa scuola, giusto? Pensò.
<<Ti amo>> quelle parole, le parole che Thomas gli aveva ripetuto in questi giorni li senti fuori la porta del sgabuzzino.
Così, con il cuore in gola Emily si avvicinò alla porta che aprì trovandogli la scena più brutta che una persona si possa trovare davanti.
Thomas con i pantaloni abbassati che scopava con una ragazza del quinto anno che si teneva a muro per non cadere.
Emily non potte credere ai suoi occhi, il suo Thomas che...che...non disse nulla, rimase ferma davanti alla porta mentre i ricordi dei giorni prima gli passavano davanti agli occhi.
Mi ha solo usata pensò Emily mentre delle lacrime salate gli bagnavano il viso.
Nessuno dei due si accorse di lei che li vide venire l'uno dentro l'altro.
<<Sei l'unica>>gli sussurrava Thomas all'orecchio della ragazza che girandosi, ancora mezza nuda lo baciò.
<<Sei l'unica>> le stesse parole appena pronunciate da Thomas circondavano la testa di Emily.
La stessa cosa...
Le stesse parole...
Per Emily fu come se la piantina avesse perso la propria acqua.
Come se il gelato avesse perso il proprio gusto.
Come se il sole avesse perso il suo calore.
Come se la pioggia non bagnasse più.
Emily si sentì, per la prima volta, vuota.
Thomas si accorse di Emily solo quando si sfilò il preservativo che stava buttando nel cestino accanto alla porta.
Emily al contatto con i suoi occhi scappo mentre Thomas, che è stato fermato dalla ragazza, cercava di scusarsi e in qualche modo giustificarsi.Ora (Emily)
Piango come non ho mai pianto in tutta la mia vita.
Perché mi ha fatto questo?
Me lo merito?
Gli ho dato il mio cuore e lui non ha fatto altro che spezzarlo.
<<Emily?>> alzo la testa sentendo qualcuno chiamarmi trovandomi davanti l'ultima persona che mi aspettavo di vedere in questo momento e in questo posto.
Cristian...che ci fa lui qui?
<<Stai bene?>> Chiede guardandomi, gli sembra che stia bene?
E poi...dove è stato per tutto questo tempo?
Subito mi alzo pulendomi i pantaloni e sto per andarmene quando la sua mano si posa sul mio braccio fermandomi.
<<Perché te ne stai andando?>> Ha pure la faccia tosta di chiedermelo?
Mi libero dalla sua presa mettendo le braccia conserte.
<<Non ho voglia di parlarti>>
<<E perché mai?>> Dice facendo un passo avanti.
Che sta facendo?
<<Perché sei sparito, non mi sei venuto più a trovare, non ti sei fatto vedere più, nemmeno un messaggio>> dico infastidita.
Vedo nei suoi occhi nascere del disagio mentre tira in dietro i capelli.
Solo ora mi accorgo che l'ha più corti.
Gli stanno bene, fasciano il suo viso benissimo.
<<Avevo bisogno di tempo>> la sua voce mi riporta alla realtà.
Tempo? Tempo per cosa?
Come se mi avesse letto nel pensiero...
<<Per pensare>> per pensare? Metto le mani sui fianchi e cercando di avere un aria incavolata dico
<<Hai pensato? Bene, addio>> mi giro per andarmene, ma mi riblocca questa volta no con la sua mano, ma abbracciandomi di dietro cogliendomi di sorpresa.
BUM-BUM-BUM
BUM-BUM-BUM
BUM-BUM-BUM
Sento il mio cuore battere impazito nella gabbia toracica mentre il mio corpo si riempie di strani brividi lungo la colonna vertebrale che mi fa venire la pelle d'oca.
Sposta i miei capelli in modo da incastrare la sua faccia nel mio collo dove gli sospira sopra prima di lasciargli diversi baci.
Oddio.
Mi stringe di più a sé e per qualche minuto mi dimentico di quello che mi ha fatto Thomas.
Cristian mi aveva avvertito e io non gli ho dato ascolto.
Gli occhi si rifanno lucidi al pensiero, ma Cristian mi fa girare verso di lui incastrando le sue braccia sui miei fianchi.
<<Che ti succede cucciola?>> cucciola...
Abbasso lo sguardo, ma lui lo rialza.
<<Ricorda, per qualsiasi cosa sia il motivo, non abbassare mai lo sguardo, mai>> mi accarezza la guancia con il dorso della sua mano, annuisco buttando giù un gruppetto di saliva.
<<Thomas...>> Al nome rotea gli occhi.
<<Che ha fatto quel coglione?>> Dice, senza preavviso scoppio a piangere.
Spalanca gli occhi
<<Cazzo, ti ha veramente distrutta>> annuisco abbracciandolo mentre lui sospira guardando davanti a sé prima di sussurrarmi che andrà tutto bene prendendomi in braccio per poi riportarmi dov'ero prima che arrivasse lui, nel giardino bagnato, con l'unica differenza che questa volta c'è lui accanto a me.Continua...
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Una fottutissima settimana
ChickLitScoprirete tutto leggendo 😘 Vi informo che in questo libro con l'andare dei capitoli ci saranno scene forti/parlare forti.