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Il giorno dopo...
La serata è stata piacevole nonostante siamo stati tutto il tempo in silenzio nonostante Cristian non faceva altro che filtrare con la cameriera.
Pensate che sono spariti tutte e due per venti minuti.
Quando abbiamo finito sono tornata a casa e mi sono messa subito a studiare per l'interrogazione di oggi.
Spero vada bene, questo è l'ultimo compito di S.t.a prima delle vacanze, e sto accumulando crediti per il diploma e fino ad adesso va bene, ho la media del 9.05.
Dopo essermi vestita e lavata sono scesi giù dove trovai Davide ad aspettarmi.
Il tragitto tra casa mia e scuola l'ho passato a raccontargli tutto e lui non ha fatto altro che chiedermi come aveva l'uccello,come se l'avessi visto. Quando arriviamo a scuola ci dirigiamo nel nostro gruppo di amici che comprende Chiara,lei è una ballerina di classico ed è molto brava a scuola.
Poi c'è Alisea, fa pallavolo e nuovo e anche lei non è niente male a scuola, poi ci sono Edoardo, Giulio e Matteo che fanno calcio.
Infine ci siamo io e Davide, ma ormai a noi ci conoscete.
<Ei>dice Chiara venendomi ad abbracciare, lei fa sempre così, ha bisogno di dimostrare affetto alle persone.
<Ei Emily, non ti abbiamo visto in questi giorni>dice Giulio grattandosi la testa imbarazzato, mi giro verso di lui.
<Scusatemi, ma ho dovuto studiare> e una mezza verità.
<Strano, mi sembra di averti visto ieri con un ragazzo tutto malandato> Cristian...il mio cuore sussulta a quel nome.
<COSA? CHI È?> Chiede urlando Alisea mentre Giulio mi guarda male, ho sempre saputo che ha una cotta per me infatti ho sempre evitato di parlare davanti a lui della mia vita privata, ma adesso sta esagerando.
<Si Emily, chi è?> Chiede guardandomi male facendo un passo avanti che mi fa indreteggiare. <Quindi?>
<Amico,lascia stare>dice Davide mettendogli una mano sulla spalla. <Lasciami stare Dav>non smette di guardarmi nemmeno per un secondo.
Ok, capisco che gli piaccio, ma la mia vita non gli riguarda.
Non riguarda nessuno.
Non dico nulla, metto le braccia conserte guardandolo anch'io.
Non mi fa paura.
Vedendomi che non ho intenzione di parlare si avvicina ad Edoardo che gli dà una spallata per tranquillizzarlo prima che suoni la campanella che ci costringe ad entrare.
Quando la verifica finisce mi butto sul banco a peso morto,stanca, ho usato tutte le mie energie per questo compito.
<Ragazzi in laboratorio, SUBITO> urla il professore che è appena entrato, ma perché devono sempre urlare? Prendo il mio camice dallo zaino prima di alzarmi ed uscire dalla classe con direzione laboratorio di biologia. Lì troviamo una persona girata di spalle che fa iniziare i sbisbigli tra i miei compagni mentre a me che non frega nulla, mi siedo da sola visto che Davide mi ha abbandonato per fare colpo su un nostro compagno facendo sfortunatamente subito dopo sedere Giulio accanto a me, alzo gli occhi al cielo spostandomi di un po' in modo da allontanarmi il più possibile da lui,odio quando si comporta in modo aggressivo con il gruppo, e soprattutto con me.
Rimaniamo in silenzio mentre io mi fisso lo smalto bianco e lui me.
5 minuti dopo...
<Emily... io...>dice notando l'imbarazzo nel nostro tavolo, ma il professore ci interrompe.
<Ragazzi se dovete parlare vi butto fuori dalla classe> non dico nulla e la stessa cosa fa Giulio che tira i suoi quaderni lontano dal banco facendoli quasi finire a terra.
<Tu, fuori> Giulio mi guarda per poi fare il dito medio al processore ed uscire, non cambierà mai.
scuoto la testa.
<Signorina vuole raggiungere  il suo compagno?>
<Ma io non ho detto nulla> mi giustifico, per una volta che non parlo devo essere pure rimproverata dal professore che odio di più.
<STA ZITTA> mi urla facendo cadere il silenzio nella stanza.
Se non fosse che questa è una delle materie più importanti che mi serve per arrivare a un buon punteggio non farei mai le sue lezioni e soprattutto ribatterei, ma mi limito a stare in silenzio.
<Si calmi> Sento un voce delicata, dolce e femminile dietro il professore che mi sembra familiare, mi sposto un po' per vedere e quando succede me ne pento amaramente, i miei occhi incontrano quelli di Alison, che ci fa lei qui?
Lei quando incontra i miei occhi si irrigidisce mentre io la guardo confusa, mi sorride per poi posare una mano sopra la spalla del professore che si gira verso di lei che con i suoi metodi di seduzione l'ha convinto ad andarsi a prendere un caffè mentre lei sarebbe rimasta qui con noi.
Altro che caffè, un tranquillante gli serve.
Quando il professore esce dalla stanza tutti iniziano a parlare tranne io che abbasso lo sguardo sul banco.
So che si sta avvicinando, lo sento dal rumore dei tacchi vertiginosi. <Emily,giusto?> Alzo lo sguardo e la trovo che mi sorride, annuisco.
<Io sono Alison, è sono la vostra nuova professoressa di laboratorio, collaborerò con il professore> annuisco.
Vorrsi chiedergli come conosce Cristian, ma non lo faccio.
<Perché sei qui?>chiedo di botto dopo un silenzio per me imbarazzante, mi guarda non capendo.
<Mi stai seguendo? Te l'ha detto Cristian? Gli ho detto mille volte che non sono figlia di un poliziotto> dico, quel ragazzo è sordo.
Per il suo compleanno gli regalerò l'Amplifon.
Ma che penso, forse nemmeno lo vedrò più al suo compleanno, non so nemmeno quand'è.
<No.
Cristian non mi ha detto nulla.
Non parliamo mai di te, ecco> nei suoi occhi leggo la sincerità così Annuisco.
perché dovrebbe parlare di me? Non ha nessun motivo.
Lui mi odia.
Io lo odio.
Fine.
<Sei una delle ragazze che si porta a letto?> Chiedo, so che gli sto dando della poco di buono, ma sono curiosa di sapere come lo conosce, non mi soprenderei se mi dicesse di si.
è il tipico di ragazza che piace a chiunque.
sorride scuotendo la testa.
<Sono sua sorella> spalanco gli occhi.
Sua sorella?
Questa non me l'aspettavo.
Sono così diversi...
Come se mi avesse letto nella mente, Alison annuisce.
<non abbiamo la stessa mamma> ora si spiega tutto.
Annuisco imbarazzata nello stesso momento che nella classe entra il professore che mi lancia qualche occhiataccia prima di iniziare la lezione.
Quando le lezioni finiscono esco fuori con i ragazzi mentre Davide mi tiene a sé con un braccio appoggiato sulle mie spalle.
<Avete visto la professoressa?> Chiede Edoardo che non smette di dire che è una bomba sexy.
Tutti annuiscono tranne io che mi fermo a guardare la scena che mi trovo davanti.
Alison che va verso Cristian che borbotta qualcosa per poi prendere il suo braccio strattonandolo prima di passargli il casco che indossa, mentre succede i suoi occhi incontrano i mei.
Sento il respiro farsi più veloce come i battiti del mio cuore, sposto il mio sguardo prima sul suo corpo e devo dire che oggi è sexy da morire.
Indossa una canottiera che mette in mostra i suoi tatuaggi e i suoi muscoli.
sposto lo sguardo su di lui rendendomi conto che mi guarda dal basso verso l'alto osservando il mio corpo per poi riposare i suoi occhi su i miei.
Una scarica elettrica mi percorre lungo la schiena costringendomi ad allontanarmi da Davide che mi guarda con un sopracciglio alzato non capendo.
Segue il mio sguardo per poi posarlo su di Cristian che non smette di guardarmi fino a quando il suo sguardo si sposta sulla moto che fa partire.
<Era lui, vero?> Mi sussurra all'orecchio, annuisco senza dire nulla.
Ho bisogno di acqua, tanta acqua.

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