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Verso le 20:30 sentiamo Amelia chiamarci da giù informandoci che la cena è pronta così abbiamo smesso di guardarci la serie, le regole del delitto perfetto e siamo scese giù.
Arrivata al piano terra seguo Allison che svolta a destra entrando in una stanza che dovrebbe essere la cucina infatti troviamo la cucina all'angolo e una tavola piena di cibo al centro. <<Wow>> dico guardandomi attorno, Amelia sorride posando le ultime cose sul tavolo mentre Allison che si è seduta mi fa segno di sedermi accanto a lei nello stesso momento che nella stanza entra un signore vestito con giacca e cravatta, alto, con i capelli grigi e gli occhi marroni.
Rimango pietrificata quando mi accorgo che è la fotocopia di Cristian, ma più vecchio.
Appena mi vede si ferma mentre io inizio a mordermi l'interno guancia nervosa.
Mi squadra dalla testa ai piedi prima di dire
<<Non sapevo avessimo ospiti>> va verso Amelia e gli lascia un bacio nella nuca.
Quel gesto mi fa sorride.
<<Nemmeno io, comunque lei è Emily, un'amica di Alison>>dice Amelia sorridendo prima di sedersi. <<Piacere Giuseppe, suo padre>> stringo la mano che mi ha allungato, quando l'ho fatto una sensazione strana si è sparsa dentro di me, ma cerco di non farci caso.
Mi siedo e la stessa cosa fa lui.
Vedo Amelia guardarsi attorno per poi dire
<<Cristian?>> Alison alza le spalle mentre io rimango in silenzio.
Un attimo dopo nella stanza entra Cristian che guarda ovunque tranne nella direzione di suo padre. <<Cristian...>dice Amelia felice prendendogli il braccio, ma lui si ritrae facendola incupire.
<<Non mangio se c'è lui, mamma>> dice riferendosi a suo padre, alzo un sopracciglio mentre il padre sorride. <<Allora perché non te ne vai, stai a casa mia>>
<<Giuseppe...>> lo rimprovera Amelia girandosi verso di lui guardandolo delusa per poi girarsi verso Cristian che guarda un punto fisso della stanza.
<<Cristian ti prego, fallo per me>> gli occhi di Amelia si riempiono di lacrime facendo sospirare Cristian che senza dire nulla si siede.
Amelia sorride e si asciuga le lacrime mentre accanto a me Alison sospira, mi giro verso di lei e quando succede capisco quanto sia difficile per lei questa situazione così gli prendo la mano, si gira e mi guarda per poi farmi un sorriso forzato stringendomela.
<<Bene, adesso che siamo tutti qui, buona cena>> sorrido e inizio a mangiare il cibo che Amelia mi ha posato sul piatto ed è tutto buonissimo. 
Mentre mangiamo per sbaglio tocco il piede di Cristian che rimbalza sul posto attirando l’attenzione di tutti su di sé.
Oddio.
Sento le guance andarmi a fuoco.
<<Tesoro tutto bene?>> chiede Amelia toccandogli la spalla, lui annuisce guardandomi prima di spostare il piede mentre un sospiro esce dalle mie labbra attirando l'attenzione di suo padre su di me.
<<C'è qualcosa che non va?>> chiede, scuoto la testa e continuo a mangiare. Perché ho accettato di venire qui? Forse aveva ragione Cristian, era meglio se rimanevo a casa.
<<Emily, allora, studi?>> mi chiede il signor Giuseppe asciugandosi la bocca con il tovagliolo, annuisco smettendo di mangiare.
<<Si, frequento la quarta superiore>> annuisce.
<<Che vuoi fare nella vita?>>
<<Mi piacerebbe fare la criminologa>>dico abbassando lo sguardo imbarazzata, non parlo mai con nessuno dei miei progetti futuri. <<Mmm, bello, la tua media?> chiede, è un interrogatorio? Sposto lo sguardo su Cristian che si agita nella sedia mentre Amelia gli sussurra qualcosa a me incomprensibile.
<<9,78>> dico senza smettere di guardare Cristian a cui sono diventate le nocche bianche.
<<Ottimo, ho degli amici...> dice il signor Giuseppe, ma prima che potesse aggiungere qualcos’altro un rumore fa solbazzare me, Amelia, Alison e la tavola.
Un piatto cade a terra rompendosi in mille pezzettini provocando un rumore insopportabile.
Mi giro verso Cristian che ha dato un pugno nel tavolo e che ora guarda in modo cagnesco suo padre.
<<Tesoro..> dice Amelia mettendo la mano sopra il suo pugno mentre lui respira a fatica.
Con la coda dell'occhio vedo il signor Giuseppe sorridere facendomi infastidire.
<<Qualche problema?>> dice riferendosi a Cristian che scatta in avanti facendoci alzare tutti dalla sedia tranne suo padre che continua a sorridere.
<<Cristian...> dice Alison con le lacrime agli occhi, lui non risponde. <<Tesoro, Cristian...ti prego...> dice Amelia singhiozzando.
Cristian guarda un ultima volta suo padre per poi prendere sua madre e stringerla tra le sue braccia, quella immagine mi stringe il cuore.
Si vede che gli vuole bene.
<<Smettila di frignare Amelia, sai bene che se è ancora in questa casa è merito tuo>> dice Giuseppe alzandosi anche lui dalla sedia.
Questa cosa fa abbattere tutti i pensieri positivi che avevo nei suo confronti, e a quanto pare fa perdere anche la lucidità a Cristian che lancia sua madre di lato e sta raggiungere suo padre quando mi faccio coraggio e mi metto davanti a lui che guarda suo padre.
<<Cristian...>> silenzio.
<<Cristian...> ancora silenzio. <<Cristian...> dico cercando di prendergli la mano, la sposta e la stessa cosa fa con il suo sguardo che si focalizza su di me.
<<Emily levati dalle palle, mi ha già provocato abbastanza>>dei brividi si fanno strada nel mio corpo, ma cerco di non farci caso.
<<Ti prego>> sussurro, mi guarda per poi scuotere la testa ed andarsene. <<BRAVO, SCAPPA, SEI UNA FEMMINUCCIA>> urla, subito mi giro. <<GIUSEPPE>>
<<PAPÀ>>
<<SIGNOR GIUSEPPE>> diciamo contemporaneamente io, Alison e Amelia.
<<Andiamo subito fuori, dobbiamo parlare>> dice Amelia arrabbiata prendo il marito per mano uscendo dalla stanza lasciandoci soli.
Ma dove sono finita, penso, mentre nella stanza si sentono diversi singhiozzi, mi giro e vedo Alison che piange seduta nella sedia.
Subito vado verso di lei.
<<Alison...>> dico posando una mano sulla gamba, scuote la testa e guardandomi dice
<<Mi dispiace Emily, ma Cristian e mio padre non vanno molto d'accordo>> me ne sono accorta. <<Dai, adiamoci a preparare per la festa>> i suoi occhi si illuminano.. <<Dobbiamo ubriacarci, Emily ho bisogno di bere>> dice asciugandosi le lacrime, non sono molto sicura di questa cosa, ma non voglio nemmeno dirgli di no quand'è in questo stato così annuisco facendogli emettere un grido di felicità prima di salire sopra.
Stiamo per raggiungere la sua stanza quando la blocco dicendo
<<Ho bisogno di andare in bagno>> annuisce e mi indica la porta in fondo al corridoio, annuisco e ci vado incontro.
Quando entro in bagno chiudo la porta alle mie spalle per poi guardarmi attorno, wow, anche il bagno è molto bello.
Mi guardo allo specchio dove mi sistemo i capelli per poi aprire il rubinetto dove mi butto l'acqua in faccia che asciugo con l'asciugamano attaccato all'attaccapanni.
Poi apro la borsa dove tiro fuori una scatola di medicine e il termos con la camomilla, la prendo e sto per metterla in bocca quando la porta si spalanca rivelando Cristian a petto nudo.
Sia lodato il signore.
Rimango pietrificata e con la mano alzata mentre guardo il suo petto nudo dove solo ora mi accorgo che ci sono diversi tatuaggi.
Una rosa nera senza petali nel petto.
Una scritta che non leggo bene nel fianco.
E nel basso ventre uno scorpione.
Wow.
I pantaloni un po' abbassati gli mettono in evidenza l'elastico grigio dei boxer.
Solo quando mi riprendo mi accorgo che sta fissando la pillola che tengo in mano.
<<Che stai facendo?>> Chiede, non lo ascolto, prendo la pillola e me la metto in bocca per poi aprire il termos bevendo un lungo sorso di camomilla.
Che schifo.
Poso tutto nella borsa mentre lui continua a guardarmi.
Non so come gli spiegherò questa situazione, spero solo non faccia domande.
Sto per uscire quando mi prende il braccio fermandomi.
Borbotto sottovoce in modo che non possa sentirlo per poi girarmi verso di  lui e dire
<<Che vuoi?>>
<<Che hai preso?>> Non rispondo.
<<Emily non te lo chiederò un'altra volta, che hai preso?>>ripete, continuo a non rispondere.
<<Ti stai uccidendo?>>oddio.
Rimango sbalordita dalle sue parole.
<<Così ti libererai di me? Mi dispiace per te, ma no>>dico acida.
Prima mi dà della cicciona e ora pensa che mi sto uccidendo? Pensa belle cose di me a quanto vedo.
<<Chi ti ha detto che mi voglio liberare di te?>>non rispondo, cerco di liberarmi dalla sua presa, ma aumenta la presa.
<<Rispondimi>
<<Non hai nessun diritto di farmi questa domanda>>urlo spingendolo con tutta la forza che ho facendolo sbattere contro il lavandino mentre io ne approfitto per andarmene.
Quando arrivo in stanza trovo Alison che si sta truccando, quando mi vede deve aver capito qualcosa perché mi chiede
<<Tutto bene?>> Annuisco per poi chiudere la porta.
Dopo mezz’ora Alison è pronta e beh, anch’io.
Lei indossa un abito bianco che mette in mostra le sue forme mentre io quello che mi sono portata da casa.
<<Non vorrai venire veramente così, vero?>> dice facendo una faccia disgustata.
<<Io...>>ma prima che potessi dire qualcosa lei mi ha già messo in mano un suo vestito.
<<Provalo, ti starà un incanto>> no no no.
<<Veramente io...>>
<<Emily, non accetto un no>> dice seria, sbuffo e mi dirigo verso il bagno.
Il vestito è...stretto, corto e provocante, prende tutte le mie forme è questa cosa la odio.
<Emily dai, esci dal bagno>> dice Alison dall'altro lato della porta, scuoto la testa.
Non ho nessuna intenzione di farlo. <<Non esco>>
<<Emily...> dice, ad un tratto sento un pugno alla porta che mi fa rimbalzare, di nuovo.
Quel pugno non appartiene ad Alison, ma a...
<Emily porta il tuo culo fuori di lì prima che butto giù la porta>> Cristian...oddio, c'è anche lui.
Faccio avanti e indietro nella stanza mentre sento altri pugni, di questo passo butterà veramente giù la porta.
Faccio un respiro profondo e la apro. <<Signore ti ringrazio>> dice Cristian roteando gli occhi per poi guardarmi anzi guardare il mio corpo e la stessa cosa fa Alison che dice
<<Stai benissimo Emily>> sorride, ne dubito, penso, abbassando il vestito corto che si è alzato mettendo quasi in mostra il tanga nero.
<<Uffa, non è giusto, questo abito sta meglio a te che a me>>dice Alison sbuffando mettendo le braccia conserte per poi dedicarmi un sorriso e un occhialino.
Il mio sguardo si sposta su Cristian che non ha ancora detto una parola, ma che continua a guardare ogni forma del mio corpo evidente. <<Allora, non è bella?>> gli chiede Alison dandogli una gomitata sul braccio facendolo riprendere dallo stato di trance.
Si tocca i capelli che porta indietro per poi dire
<<Andiamo?>> Alison annuisce mentre io delusa non dico nulla.
Che cosa pensavo, che mi dicesse che stavo bene? Nei tuoi sogni Emily, nei tuoi sogni.
Stiamo per uscire e prima di chiudere la porta sento Cristian bisbigliare un
<<ci sarà da divertirsi>> per poi chiuderla.

Una fottutissima settimanaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora