Feci scorrere l'acqua gelata sui miei polsi, la testa mi esplodeva e avevo la vista appannata.
Dopo un paio di minuti rientrai in classe.<<Signorina Hale come sta?" domandó la professoressa preoccupata per me.
<<Non bene mia madre sta venendo a prendermi>> le risposi iniziando a mettere le cose all'interno del mio zaino nero.
La professoressa annuí e continuò la sua lezione, dopo poco la bidella annunciò che mia madre era arrivata perciò salutai i miei compagni e uscii da scuola.
Non sapevo cosa mi stesse succedendo, non mi capitava da tanto di ammalarmi e soprattutto non avevo motivo visto che cercavo sempre di coprirmi il più possibile quando uscivo di casa.
Stavo per aprire la portiera davanti ma mi accorsi della presenza di Javon seduto affianco a mia madre perciò salii dietro.<<Cosa cazzo ci fa javon qui?>> domandai sbattendo la portiera con forza.
Era una giornata di merda, stavo male, avevo preso insufficiente a chimica e in più mi ritrovavo pure quello scherzo della natura in macchina. Peggio di così non poteva sicuramente andare.
<<Javon sta male proprio come te e Jessica è al lavoro perciò sono passata a prendervi io entrambi>> Rispose mia madre mettendo in moto.
<<Oggi pomeriggio starete a casa nostra insieme, non voglio che tu resti sola e non voglio che javon resti solo, spero possiate aiutarvi a superare questa influenza>> continuò.Invece poteva andare peggio. Non solo mi toccava sopportare quel cazzo di bambino per mezz'ora in auto, lo avrei pure dovuto sopportare tutto il pomeriggio in casa da solo con me. Non ce la posso fare.
Sbuffai e misi le cuffie, non avevo voglia di sentire cosa stesse dicendo quell'imbecille sulla sua amata boxe. Parla sempre e solo di quello.
Dopo poco mi addormentai sulle note di Desert Rose.Mi svegliai con un mal di testa ancora più forte di quello di prima, mi ero addormentata in auto come cazzo facevo a ritrovarmi sul divano.
Mi sedetti e notai Javon che dormiva seduto ai miei piedi, aveva il viso rilassato, le labbra socchiuse, le lunghe ciglia gli sfioravano le guance e il nasino all'insù. Sembrava proprio un bambino, vederlo zitto mi fece sorridere.
Dovevo prendere qualche anti dolorifico ma non potevo farlo senza mangiare perciò a passo pesante raggiunsi la cucina e mangiai un insalata nonostante il mio stomaco chiuso.
Un brivido mi attraversó, lasciai l'insalata sul piatto e corsi in camera a mettermi dei vestiti caldi e mentre raggiungevo la cucina per continuare il mio pranzo notai che Javon aveva addosso solamente una maglietta termica bianca, mi faceva pena perciò gli lanciai una coperta addosso con violenza.<Cazzo odeya>> sussurró aprendo gli occhi.
<<Perchè cazzo mi hai svegliato stavo dormendo così bene>><<Ma cosa vuoi che stavo cercando di coprirti brutto coglione>> risposi incrociando le braccia.
L'unica volta che non pensavo solo a me stessa venivo aggredita così.
<<Certo tirandomi la coperta nel muso>> disse scorbutico squadrandomi.
Mi venne un brivido quando il suo sguardo si posò sulle mie labbra.
<<Se hai fame in cucina c'è l'insalata, le aspirine sono in quel mobiletto>> indicai il mobile bianco.
<<Io vado in camera a dormire ciao>> continuai.<<Ciao.>> rispose freddo
Mi incamminai facendo le scale con molta fatica e appena raggiunsi il mio letto crollai in un sonno profondo.
<<Odeya svegliati cazzo>> mi sentii scuotere.
<<Vattene via madonna>> risposi nascondendo la testa sotto le coperte.
<<No alzati>> Javon mi tiró via le coperte.
<<Cosa vuoi javon>> domandai frustrata.
Eravamo insieme da poche ore e già non lo sopportavo più.
Come potevo resistere fino alla 7 di stasera quando Jaden e Jayla sarebbero tornati dagli allenamenti.<<Ho provato a far smettere il mio naso di sanguinare ma non riesco, continua ad uscire da ormai 1 ora>> disse preoccupato .
Mi misi seduta sul letto e appena notai il fazzoletto zuppo di sangue mi alzai di scatto e corsi in bagno seguita da Javon.
<<Idiota non sai manco bloccare il sangue>>
Javon si poggió al lavandino, mi misi davanti a lui e con un fazzoletto strinsi le sue narici con forza.
<<Odeya ma sei pazza>> si spostò facendo un'espressione addolorata.
<<Funziona così>> continui a stringere le sue narici e dopo un po' il sangue smise di uscire.
<<Prego>> uscii dal bagno e scesi in cucina.Presi il telecomando e le patatine e mi misi sul divano a guardare Cobra Kai, ero follemente innamorata di miguel. Era l'uomo dei miei sogni.
Sentii una presenza mettersi vicino a me.<<Odeya dammi il telecomando fra 10 minuti inizia un incontro importante del mio pugile preferito>> disse Javon aprendo la mano.
<<Non ti darò proprio niente>> risposi senza staccare gli occhi dalla Tv
Javon mi strappó il telecomando di mano e portó la tv sul canale dove avrebbe potuto vedere l'incontro.
Lo aggredii sbraitando contro di lui ma le cose sembravano entrargli dall'orecchio e uscirgli dal culo perciò lo insultai e mi misi a dormire sul divano poggiando i piedi vicino alla sua faccia per infastidirlo.
Lo odiavo, odiavo le sue bambinate, odiavo la sua prepotenza, lo odiavo per tutti i suoi comportamenti infantili, fu l'ultima cosa che pensai e caddi in un lungo sonno profondo.
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Half // Javon Walton.
Teen FictionOdeya che conosce da una vita la famiglia walton inizia a trascorrere la maggior parte del suo tempo con Javon, l'unico della famiglia che ha odiato per anni di fila e quando i due capiscono che si stanno avvicinando sempre di più, cercano di metter...