i'm here, u're not alone.

350 13 7
                                    

Yoora lo guardò sconvolta ma confusa allo stesso tempo, « Cosa intendi per " solo " jungkook..? » , lui sospirò pesantemente, passò le mani fra i suoi lunghi capelli corvini e lentamente.. le sue pupille salirono su di lei, incastrando i suoi occhi neri come la notte, negli occhi della ragazza difronte a lui, « Jungkook.. sei così pallido.. mi sto preoccupando, vuoi dirmi che succede? »

E in un'attimo, le difese negli occhi di colui che aveva sempre indossato quegli occhi da lupo crollarono pezzo dopo pezzo, quegli occhi che mai avevano ospitato lacrime da quel giorno, iniziarono a inumidirsi e la vista gli si offuscò totalmente,  e ciò che ne uscì furono soltanto scosse su scosse che travolsero Yoora come una tempesta in pieno inverno. Il suo stomaco si contorse in una morsa e rimase ferma, immobile con occhi spalancati. Non l'aveva mai visto così.. così fragile ai suoi occhi, agli occhi di tutti, aveva indosso sempre quel ghigno così velenoso che a vederlo così, a Yoora mancarono le forze per restare in piedi.

Sì abbassò alla sua altezza e rimase a guardarlo non sapendo come agire. Era incredula, e un brivido la fece tremare non appena posò la mano su volto accaldato del maggiore, ora grondato da lacrime. Non riusciva a capire quello che stava succedendo, quello che gli stava succedendo, « Jungkook.. » la voce a stento le uscì dalla bocca,  fu così sottile che a malapena la sentì lei stessa. « Ti va di dirmi cosa succede? Mh? » Yoora prese coraggio e gli sorrise con occhi sinceri, e la sua mano continuò ad accarezzarlo con tutta la delicatezza posta nel suo corpo. 

Dall'altro canto il maggiore sospirò chiudendo gli occhi, lasciando che quel tocco così fragile ma allo stesso tempo così deciso e delicato lo cullasse fino a calmarlo pienamente da quel pianto, da quei ricordi, da quelle cicatrici. Riaprì poi gli occhi. I suoi occhi così crudeli e profondi si alzarono di poco, fissandola da sotto i lunghi capelli. In quegli occhi potevi perderti, ma in quell'istante, in quelle due sfere nere come la pece, celava soltanto sofferenza. Una sofferenza che Jungkook voleva solo dimenticare.

Una sofferenza che dentro di se, mordeva come una bestia feroce.

Una sofferenza che graffiava dappertutto, ogni singolo pezzo di lui, della sua anima.

Una sofferenza insostenibile che gli bruciava dentro incessantemente.

Una sofferenza, che Jungkook, non avrebbe mai voluto mostrarle, mai voluto farle pesare, voleva proteggerla, proteggerla a volte anche da lui stesso.. perchè sapeva di non meritarsi una persona come lei ma voleva proteggerla, a qualunque costo, lui voleva farlo. Perchè, a parer suo, c'erano cose e persone che valevano la pena di essere protette, e lei si, che ne valeva la pena.

Yoora rimase ferma, a guardarlo senza distogliere lo sguardo nè la mano posizionata sulla sua guancia, aspettando solo che lui prendesse in mano la situazione e iniziasse a parlare ma in uno scatto brusco, Jungkook alzò la testa verso quella casetta, sgranò del tutto gli occhi e scostò la mano come se quel gesto l'avesse ustionato e si alzò in piedi lasciando cadere sulle ginocchia la ragazza, sconvolta e con occhi pieni di paura. Quest'ultima tremò a quel suo gesto. 

Ed ecco che il suo mondo riprese gli stessi colori degli anni precedenti. Si allontanò di qualche passo prima di serrare con forza gli occhi e ricadere sulle sue stesse ginocchia. 

Rieccoli. Erano tornati.

Tornati a prendersi gioco di lui.

La testa gli vorticò cosi velocemente e le tempie sprizzavano dolore da tutti i pori, diversi gemiti strozzati lasciarono la sua bocca. Scavò con forza nel tessuto dei suoi jeans neri dimenandosi come un bambino, le vene nelle sue braccia sembravano star per esplodere, « No, No.. Non di nuovo! » urlò a pieni polmoni prima di sentire un lontano scricchiolio di ramoscelli e due fragili braccia avvolgerlo completamente. Lei lo stava abbracciando.

Yora cercò in tutti i modi di tenerselo stretto al petto, nonostante lui cercasse di staccarsi, « Staccati! Stammi lontana Yoora! » ma lei invece di far come lui disse, lo strinse ancora di più portando una sua mano, tremante, sul suo capo. Iniziò ad accarezzargli i capelli, cercando di calmarlo. Aveva il timore di fare qualcosa di sbagliato, aveva paura di spaventarlo ma nonostante questi suoi pensieri non smise un'attimo di stargli vicino. E dopo innumerevoli minuti, che sembrarono eterni, Yoora notò piacevolmente come i tremori sul suo corpo iniziarono a diminuire pian paino, lasciando che la calma regnasse su di lui.  Si accasciò del tutto, lasciò che un sospiro lunghissimo le abbandonasse il petto e portò di nuovo le mani sulle sue guance, incrociando quegli occhi, adesso così rossi e pungenti di rabbia,  «E' tutto finito. Va tutto bene Jungkook, non sei solo, ci sono io qui con te.»

*

Dopo essersi finalmente calmato, Jungkook si scusò con lei. Si pentì amaramente di quel suo gesto, « Yoora.. quello che hai visto poco fa prova a dimenticarlo, okay? » , lei lo guardò sconvolta, « Dimenticarlo? Mi spieghi come faccio a dimenticarmi di una cosa simile Jungkook? Per favori mi spieghi quello che sta succedendo? Cos'era e perchè mi hai portato qui dicendomi di essere rimasto solo? » 

Non seppe che dirle in primo momento, rimase paralizzato nel vederla così preoccupata per lui e pensò che forse aveva sbagliato a portarla lì.. ma si prese di coraggio e iniziò a raccontarle tutto quanto. Tutto di lui, dalla A alla Z. « La mia non è mai stata una vita così facile. Ho dovuto superare ostacoli su ostacoli, riguardanti la mia salute sia mentale che fisica.. ma soprattutto l'uccisione dei miei genitori. » Yoora sbiancò totalmente e iniziarono a tremarle lievemente le mani, « Questa casetta che vedi qui, questo posto in generale.. era la casa che i miei genitori mi costruirono quand'ero piccolo ed proprio qui che tre anni fa i miei genitori sono stati uccisi davanti ai miei occhi. »

Le raccontò tutto. Pure i minimi dettagli di quello che accadde negli ultimi mesi di tre anni prima e Yoora lo guardò sconvolta, amareggiata e con le lacrime agli occhi, ma non lo interruppe nemmeno per un'attimo.. rimase zitta, seduta di fianco guardandolo sfogarsi e svuotarsi completamente. Con lei. Non l'aveva mai visto in quello stato, forse aveva soltanto paura di essere giudicato, paura di mostrare agli altri una parte di lui che teneva nascosto al mondo intero. Non si sarebbe mai aspettata tutto questo. Jungkook si era sempre dimostrato forte agli occhi di tutti, indossava questa sua maschera da bestia feroce, ma Yoora non seppe darsi il motivo.. magari più avanti glielo avrebbe spiegato lui stesso.  

Jungkook si girò dal suo lato per un attimo,  i suoi occhi incontrarono subito gli occhi di lei. E un brivido si fece strada lungo tutta la sua spina dorsale. La bellezza genuina di Yoora. Ne rimase ammaliato. « Riguardo a quello che hai visto prima, è stata una crisi. Yoora, soffro di disordine neurologico. » 

Le Nostre Anime Rotte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora