head in turmoil.

1.4K 46 19
                                    

Impassibile.

Y/n era ferma, immobile.

I suoi muscoli si erano irrigiditi completamente. non riusciva a muovere nulla, neanche le falangi delle sue piccole mani.
Aveva la testa in subbuglio, e gli occhi appannati dalla tanta stanchezza fisica e mentale che percepiva in quell'istante.

Com'è che uno come lui, con un carattere così.. particolare, abbia detto davvero quelle cose?

Lʼinefrinabile voglia di urlare e mandarlo a fanculo le ribboliva nelle vene e non esitava neanche un istante a fermarsi ma quelle dannatissime farfalle che aveva ogni volta che c'entrava quel dannato ragazzo svolazzavano ancora una volta interpite nel suo stomaco, facendo lotta fra loro.

Cosa doveva fare? Doveva rispondere a quei messaggi? Ma come? Cosa e come doveva rispondergli?
Ma soprattutto, come avrebbe potuto lasciar perdere tutto quello che è successo in passato?

« aish, che dovrei fare», Y/n guardò innumerevoli volte quellʼaggeggio che tanto temeva di sfiorare.
Lʼansia, la paura nel rispondere a quei messaggi le inondarono ancora una volta lo stomaco portandola quasi a piangere dal nervoso.. ma dopo minuti che sembravano non finir più, prese coraggio e con un movimento di dita, estremamente veloce, sbloccò il dispositivo trovandosi davanti un

' online ' che le fece seccare la gola.


y/n :

jungkook, come?

come posso farlo?

jungkook :

noona, troveremo il modo.

lo troveremo cazzo.

fidati di me.

*

Le lacrime che prima cercò di trattenere ora scorrevano così velocemente fuori dai suoi occhietti color nocciola che pareva facessero a gara tra loro.
le sue mani scavavano così forte sulle sue minute gambe da lasciarvi il segno rossastro sopra.

Come? come poteva fidarsi di lui?

Y/n non riusciva a fidarsi più di nessuno, non riusciva più a fidarsi a pieno di un ragazzo, non dopo tutte le delusioni d'amore che si posero dinnanzi alla sua vita.

*

Diede sfogo alle lacrime per interminabili minuti ma la stanchezza e il dolore atroce che sentiva alla testa, la sovrastarono portandola a massaggiarsi le tempie.

Si mise a sedere sulla poltrona e decise che era meglio lasciar perdere e andare a dormire, non prima di aver scritto a lui.

*

y/n :

ho la testa che mi sta esplodendo, ne riparliamo domattina, scusa jungkook.

mmh.. incontriamoci al lago alle 17.00

ti aspetto lì, buonanotte kook.

*

Jungkook dall'altro canto si sentì inondato da miliardi di emozioni tutte messe insieme e tutte diverse.
non capiva cosa gli stesse succedendo ma nonostante il suo carattere così spavaldo, nonostante il continuo provocare e punzecchiare la più piccola a scopo sessuale, era sicuro di amarla. si, amava alla follia y/n, lo era sempre stato.

E con un sorriso da ebete schiacciato in volto, si stese sul suo comodissimo letto ad una piazza e socchiuse gli occhi rilasciando un sospiro sentendo la morbidezza del suo amatissimo letto al contatto col suo corpo rigido.
aveva ancora il profumo di y/n, della sua y/n appiccicato alla sua maglietta nera. alzò il busto e se la sfilò portandola al naso dove chiuse beatamente gli occhi inebriandosi di quel profumo che tanto lo amava e che tanto lo faceva uscire pazzo.

Avrebbe fatto di tutto e di più per conquistarsi la fiducia della piccoletta, al costo di rimanerne anche ferito.

Le Nostre Anime Rotte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora