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Per tutto il resto della giornata, Yoora non riuscì a smettere di pensare, né al bacio né a lui.
Si maledì mentalmente e sbuffò scocciata.

*

Si diresse in sala pranzo dove tra tutta quella gente trovò dopo poco la sua migliore amica e corse da lei, tappandole con le mani gli occhi. « Chi sono? »

La ragazza in questione ridacchiò insultandola, « Una rompicoglioni per caso ? » , Yoora le diede una leggera pacca sulla spalla, prima di sedersi difronte e iniziare a mangiare.


Christine mentre mangiavo, si ricordò, fortunatamente, che scuola il giorno dopo non ci fosse stata perché sciopero, quindi chiese alla castana se volesse andare a fare del buono e sano shopping. E giustamente, Yoora, una proposta del genere non l'avrebbe mai rifiutata. Avrebbero trascorso finalmente del tempo insieme.
E finita la ricreazione la salutò, recandosi nuovamente in classe.

*

Mentre la prof spiegava bussarono alla porta. La prof accennò un " Avanti " e la si aprì, rivelando l'ultima persona che Yoora avrebbe voluto vedere in quel esatto momento.

C'era proprio jungkook che
doveva essere diviso.

Il prof lo accolse gentilmente in classe per poi girarsi nella direzione dei suoi alunni in cerca di un posto libero dove farlo sedere. Nella sua mente, la castana continuava a sperare che non lo facesse sedere vicino a lei, ma era già troppo tardi.

Uno lieve rumore metallico stridiato fece sobbalzare Yoora, che voltandosi col cuore in gola, trovò il maggiore già seduto di fianco a lei.

*

Jungkook si sedette con fare scocciato e e iniziò a guardare Yoora innalzando un sorrisetto beffardo. Quest'ultima però girò la testa dall'altro lato, facendosi piccola piccola dentro la sua divisa poiché non le piaceva essere al centro dell'attenzione. Tutte le ragazze della sua classe, iniziarono a lanciarle occhiate di fuoco solo perché quel ragazzo era seduto vicino a lei.

Patetiche, sputò sottovoce.

*

Quell'ora sembrava non finir più. Yoora sentiva il suo sguardo bruciarle addosso. Lo sentiva. Oh, eccome se lo sentiva.
Ma tutto quello rendeva la castana ancora più fragile e imbarazzata.
Jungkook non smise neanche un secondo di fissarla ma per fortuna la campanella suonò e anche quella giornata di merda finii.

Yoora raccattò tutte le sue cose in fretta e furia, posandole nello zaino. Si sistemò la gonna, fece per uscire ma qualcuno le si piazzò davanti chiudendo la porta a chiave. Mettendola all'interno dei pantaloni e la castana sbiancò totalmente a quella visuale.

Fece per ribattere ma venne preceduta da qualcosa di soffice. Jungkook si sbilanciò in avanti e portò le sue labbra su quelle della piccoletta davanti.

Yoora scioccata, e con occhi sgranati oppose resistenza appoggiando le sue mani sulle spalle del più grande per cercare di respingerlo ma alla fine cedette, era troppo debole rispetto a lui.

Il più grande si staccò dal bacio e si leccò le labbra, portando quegli occhi così belli quanto crudeli in quelli di Yoora, « Se vuoi uscire da qui dovrai guadagnarti la chiave, decidi tu come ragazza carina » si indicò i pantaloni.

Yoora strabuzzò gli occhi e abbassò la testa rossa in viso, sembrava un peperone. Si sentì la testa vorticare.
I

l maggiore le alzò il capo e riportò lo sguardo su di lei, alternando occhi e labbra. « Sei ancora più bella quando ti imbarazzi, lo sai? » le accarezzò una guancia.


Ma a Yoora tutta quella situazione non le piaceva affatto. Lo guardò negli occhi prima di spingerlo un po' lontano da lei. Ma fu tutto inutile. Lui ritornò dov'era prima bloccandole i polsi, e facendola barcollare all'indietro. Yoora perse l'equilibrio e andò a schiantarsi violentemente sulle pareti del muro procurando un boato assurdo.

Gemette piano per il dolore provocato dalla botta forte. Jungkook era completamente accecato, « Forse non ci siamo capiti, vuoi rimanere qui per tutta la giornata? » alzò discretamente la voce stringendo ancor di più la presa sui polsi della castana. Gli occhi le iniziarono a bruciare e a minacciare lacrime.


Lo guardò in viso, « Jungkook, mi stai facendo male per favore lasciami.. » e una lacrima si fece strada sulla sua guancia.


Pian piano le lacrime aumentarono diventando singhiozzi. Le mancò il fiato, la testa iniziò vorticare così velocemente che i succhi gastrici le risalirono in gola. Stava rivivendo quei momenti. La presa sui polsi continuava a farle male e pian piano scivolò con la schiena a terra.

Jungkook era sconvolto, paralizzato. Non seppe che fare, si accovacciò e l'attirò a se abbracciandola. « Scusami, non era mia intenzione farti del male.»
Le accarezzò i capelli con mani tremanti. Yoora pian piano, si rilassò sotto il suo tocco, e il tremore nel suo corpo scemarono.


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