Capitolo 11

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La settimana trascorse tranquilla, Lily cercò di non destare sospetti accettando che il professore di difesa contro le arti oscure la prendesse in giro e la maltrattasse davanti agli altri studenti,  ma questa volta aveva Severus con cui commentare le lezioni, stavano trascorrendo sempre più tempo insieme rifugiandosi in biblioteca per scoprire incantesimi nuovi e leggere vecchi libri polverosi.

Sembrava quasi che fosse tornata alla normalità, la ritmicità delle lezioni scandivano le giornate che si stava accorciando mentre il clima si faceva sempre più freddo portandosi dietro il vento e i colori tipici dell'autunno.

Scorpius sembrava essere tornato gelido come un tempo e Cissy aveva smesso di cercare di far fare pace ai due evitando attentamente di tirare fuori l'argomento.

Lily recuperò la borsa dal fondo del letto, prese il quadernino consunto e l'inchiostro con la piuma bianca che le era stata prestata.

La sera era calata, solo le stelle brillavano tristi nella notte.

Narcissa e Scorpius erano andati a cena prima della lezione serale che si sarebbe tenuta nella foresta proibita.

Lanciò uno sguardo a Voldi che sembrava essersi accoccolato tra il cuscino e le coperte di Scorp e decise che era meglio non svegliarlo, l'avrebbe recuperato quando sarebbero tornati da quella gita notturna.

Scese le scale e raggiunse la sala comune dove il fuoco bruciava nell'ampio caminetto in marmo.

Severus era seduto a gambe incrociate sul divano in pelle mentre mangiucchiava una barretta di cereali e frutta esotica; sulle gambe, aperto, c'era il libro di pozioni.

"Sev" disse lei facendolo sobbalzare, "oh sei tu Rose" disse alzando lo sguardo di fretta e riportandolo rapidamente sul libro.

Il ragazzo risollevò gli occhi confuso, "dove stai andando?" chiese e aggiunse "non sei andata a cena?".

Lily sorrise, "potrei farti la stessa domanda, e non dirmi che quella sarebbe la tua cena" disse indicando le merendine che spuntavano dalle tasche del mantello.

"Non volevo vedere nessuno" rispose sistemandosi i capelli in un codino, Lily ogni volta che lo vedeva farsi quella specie di chignon nel dietro della testa avrebbe voluto ridere, si immaginava il grande Severus Piton dei quadri presenti nella scuola della sua epoca, con un buffo codino.

Doveva ammettere però che a quell'epoca, gli stava molto bene, Lily in realtà aveva notato che, osservandolo attentamente mentre era assorto nello studio, era davvero un bel ragazzo, più bello anche di Sirius che lei riteneva essere un gran bel ragazzo di quelli che non si trovavano tutti i giorni.

"La lezione sulle creature magiche" disse poi tornando in sè, "dobbiamo trovarci per le sette" iniziò, "giusto, mi ero completamente scordato della lezione della signorina MacGnaggel" gracchiò lui, alzandosi di scatto per andare a recuperare le cose.

Corse su per le scale e a metà urlò, "aspettami, arrivo subito".

Lily era davvero contenta di essere diventata amica di Severus, forse l'unica a parte Evans con cui Piton si relazionasse.

Appena il ragazzo la raggiunse, insieme uscirono dalla sala comune e si avviarono verso la foresta proibita.

Arrivati al portone di ingresso entrambi i ragazzi alzarono la bacchetta e sibilarono, "Lumos" per potersi addentrare nel giardino con una luce che potesse indicare loro il cammino.

Mentre scendevano i gradini in pietra che conducevano verso la casetta di Hagrid dove avrebbero dovuto ritrovarsi per poi inoltrarsi nella foresta proibita, Severus si schiarì la gola "Si?" chiese Lily, "ecco volevo chiederti se avessi mai provato degli incantesimi.." non aggiunse altro ma dato che Lily era così immersa nei suoi pensieri,  il ragazzo fu costretto a spiegarsi, "nel senso come fai a capire che cosa fanno quegli incantesimi, oppure sai cosa fare e ti viene in mente l'incantesimo..come funziona?" chiese stringendosi alla ragazza mentre il buio si faceva sempre più fitto.

Lily Potter e il ritorno alle originiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora