Capitolo 30

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La mattina presto Lily si svegliò diede un rapido bacio a Scorpius e gli lasciò un biglietto:

Recupera Voldi, ci vediamo direttamente nella sala da studio.

A dopo

Partì di fretta e si precipitò verso la sala comune, pensava che ci avrebbe trovato Severus eppure non era al suo solito posto sul divano, il panico la invase: che fosse ancora a dormire?

Non poteva andarsene senza salutarlo per l'ultima volta.

Si voltò verso le scale per andare a vedere nella sua camera quando le venne una illuminazione improvvisa.

Uscì dalla sala comune quasi correndo, il castello era silenzioso solo il suo respiro affannoso e i suoi passi colmavano quella tranquillità.

Scese le scale e si avviò verso l'aula di Pozioni, un rumore di pentole e di fuoco che ribolliva le fece capire che era nel posto giusto.

Bussò leggera sullo stipite della porta spalancata, "entra pure" disse senza guardarla. Lily in quel momento sentì tutto il peso di quell'addio, fece un passo indietro, non era certa di essere in grado, eppure doveva.

Cercò di ricomporsi, si avvicinò.

Piton in quel momento alzò gli occhi, la vide e lei iniziò a piangere, le lacrime le rigarono le guance solcandole come schegge che le perforavano l'anima.

"Mi mancherai" disse asciugandosi una lacrima. 

"In che senso?" chiese Severus "stai andando da qualche parte?" domandò spostandosi per guardarla dritta negli occhi.

"No, no, non vado da nessuna parte" disse soffocando un singhiozzo. 

"Perché allora mi sembra che questo sia un addio?" chiese lui afferrandola per i gomiti per cercare di farla smettere di piangere.

"Perchè forse lo è" sussurrò lei cercando di calmare il respiro. "Rose ma cosa dici? Io non vado da nessuna parte" sembrò rifletterci.

"Non puoi andartene vero?" disse lui preoccupato "ho solo te" bisbigliò "non so come affrontare gli altri senza di te, volete tornare a Durmstrang vero? E' per quello?" disse lui allontanandosi.

"NO!" urlò lei poi sembrò rifletterci "non lo so" si fermò preoccupata. 

"Rose pensavo andassimo d'accordo, insomma che fossimo buoni amici" lo sentì deglutire e poi si girò verso la dispensa dove i vari ingredienti male illuminati erano disposti sugli scaffali.

"Insomma con chi parlerò dei miei nuovi incantesimi, di come fare le varie pozioni...sai che in questo periodo mi sembrava di essere felice nonostante quello che era successo con Lily".

Lei lo abbracciò, "Severus sei il mio migliore amico e lo sarai sempre" disse lei contro il suo petto; dopo un attimo di esitazione lui la strinse a sé.

"Promettimi che non te ne andrai da nessuna parte" singhiozzò lui.

"Non posso promettertelo" bisbigliò lei. 

"Lo so" disse lui contro i suoi capelli.

"Almeno promettimi una cosa, non togliermi questi momenti, non cancellarmi la memoria" bofonchiò lui cercando di contenersi.

Lei si staccò per poterlo vedere bene, per vedere ancora un'ultima volta il suo volto: i suoi occhi scuri che ora erano lucidi e pieni di lacrime, la bocca rigida in una smorfia.

"Sì, Rose o come dovrei chiamarti, non sono stupido o perlomeno mi faccio più domande degli altri" disse lui cercando di sorridere ma il risultato fu una strana smorfia tra il sorriso e il disgusto.

Lily Potter e il ritorno alle originiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora