Capitolo 29

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Si diresse a grandi falcate verso la sala comune dei Grifondoro, appena arrivò alle scale incontrò una ragazza del primo anno che indossava i colori gialli e rossi: "scusa potresti chiamarmi James Potter e gli altri?" chiese gentilmente, la ragazza sembrava spaventata, "em lo farei io ma come sai non posso entrare" non sapeva neanche perché si stesse scusando e le stesse dando spiegazioni, la ragazzina continuava a fissarla immobile.

"Senti, ho fretta, per la barba di merlino, vuoi muoverti?" disse iniziando ad arrabbiarsi.

La ragazza schizzò su per le scale e si infilò all'interno del quadro della donna grassa.

Lily alzò gli occhi al cielo.

Poco dopo vide riapparire, da dietro il quadro, la ragazzina e indicare ad un gruppo di teste, la stessa Lily, che era in fondo alle scale, con le braccia conserte ad attendere. La ragazza agitò la mano per salutarli e la bambina tornò con tutta fretta all'interno della sala.

"Ma cosa le hai fatto?" chiese Sirius avvicinandosi divertito e circondandole le spalle. 

"Nulla!" disse lei alzando le mani in segno di resa. 

"Non ci crede nessuno" disse James ridacchiando con Remus.

"Lily, Scorp.. gli altri?" chiese lei non vedendoli arrivare. 

"Erano andati in libreria" rispose Lupin.

Lily annuì poco convinta, "allora la romanzina del Preside?" chiese Sirius punzecchiandola. "Sapeva di noi, sa che ci siamo intrufolati a casa dei Malfoy...si!" disse allo sguardo sbigottito di James. 

"Seriamente?" chiese Lupin coprendosi la bocca.

"Ahia ragazzi, siamo nei guai?" domandò Black ridendo.

Lily sorrise voleva bearsi di quel momento, "sì, in effetti lo siete" pose particolare accento sul menzionare loro, "sapete, noi ce ne andiamo... ma voi...era davvero molto arrabbiato, pensava all'espulsione" disse greve poi scoppiò a ridere, non riusciva più a trattenersi.

I ragazzi l'avevano guardata scioccati, James era diventato pallido come un lenzuolo e Sirius si era staccato dalla ragazza con un puro sguardo di terrore.

"Non sei divertente" disse Remus dandole un colpo sulla spalla. 

"Avreste dovuto vedere le vostre facce" rise di gusto.

"Ah molto divertente Potter" ironizzò Sirius scuotendo la testa e massaggiandosi il petto "ho perso qualche anno" ribadì.

Lily, mentre scendevano per andare verso la biblioteca, raccontò loro, la conversazione che aveva avuto con Silente.

Oramai le luci del castello si stavano accendendo, la sera era calata, trovarono Lily seduta con una lampada ad olio sul tavolo che male illuminava la clessidra che era appoggiata al centro tra i tre ragazzi: Scorp era pallido e stava parlottando animatamente con la ragazza, mentre Narcissa sembrava intenta nello sfogliare un volume polveroso.

"Eccovi" sussurrò.

"Cosa è successo?" chiese troppo forte Evans. 

"Shhhh" urlò la bibliotecaria e tutti si guardarono alzando gli occhi al cielo.

I ragazzi si andarono a sedere accanto agli altri e fecero un rapido resoconto, di come James era riuscito a rubare la clessidra, mentre Lily precisò che Silente l'aveva lasciata apposta in bella vista.

Il ragazzo proseguì nel suo racconto che ogni volta si faceva sempre più improbabile, ma nessuno lo interruppe.

Poi fu il turno di Lily che raccontò molto poco, si soffermò bene sul funzionamento del dispositivo poi terminò sorridendo radiosa agli altri.

Lily Potter e il ritorno alle originiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora