Il nostro mondo

Capitolo 3

 Harry 's pov

Siamo seduti sui divani e ci stiamo raccontando i nostri aneddoti, ma io ho la testa da un'altra parte.

Vorrei rivedere quella ragazza, ma sembra scomparsa nel nulla. Non so perché mi abbia colpito tanto,addirittura non riesco a pensare ad altro.

"Harry, Harry ma che hai ?, mi chiama John.

"Oh, scusate ragazzi", mi riscuoto.

"Ma ti senti bene, si vede che hai la testa da un'altra parte"

"Sto bene, non ti preoccupare"

" La prossima settimana che dici di uscire tutti insieme? Così ti faccio conoscere anche Mary", dice Kevin.

"Mary, chi è?", chiedo

"Amico, è la ragazza più bella di tutta la città", dice Kevin sorridendo

Beh, se è la ragazza della panchina direi di sì, anche se un po' mi dispiace

"Ah davvero? Sei cotto allora", affermo sorridendo.

"Si, mi piace abbastanza", dice un po' imbarazzato.

"Ma che dici? Harry è innamorato altroché, non fa che parlare di lei, Mary di qua, Mary di là", afferma Tom ridendo.

Anche noi alle sue parole ridiamo.

Più tardi vado a casa e crollo in un sonno profondo.

La mattina dopo mi alzo e scendo giù a fare colazione in cucina, dove trovo Gemma che prepara i pancake.

"Buongiorno", dico con voce assonata.

"Buongiorno fratellone", dice Gemma.

"Mamma dov'è?", chiedo

"E' uscita con Robin a fare delle commissioni", dice mentre mi passa i pancake.

"Ho capito, tu che devi fare?"

"Devo andare da Sara "

"Allora che hai deciso per il college?"

"Vado a Londra e voglio fare psicologia, non vedo l'ora", dice sorridendo.

"Quando andrai?"

"All' inizio di settembre"

"Non so se ti potrò accompagnare, forse sarò già partito per il tour in quel momento", dico dispiaciuto

"Vabbè non ti preoccupare, l'importante che mi verrai a trovare dopo che finisci il tour", dice sorridendo.

"Certo che te lo prometto sorellina", dico mentre l'abbraccio.

"E tu che farai oggi?", mi chiede

"Oh, beh, penso andrò al parco", rispondo

Forse sta diventando la mia meta preferita

"Bel divertimento", ironizza

"Perché?, mi piace molto passeggiare", dico in maniera innocente

"Sicuro, non è che non mi stai dicendo qualcosa?", chiede sospettosa

"No, no io vado ciao", saluto e dandole un bacio sulla guancia.

Mi preparo e vado al parco. Appena entro cerco il vero motivo della mia presenza qui, ma non lo vedo.

Forse arriverà più tardi

E' quello che mi ripeto per cinque ore, invano.

Alla fine torno a casa, sperando che il giorno dopo ci sia.