Capitolo 15

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Hope's pov

Esco dalla stanza e mi appoggio alla porta.

No, non può essere che sia qua. Doveva proprio essere il fratello di Gemma?

Spero che in questi giorni non ci sia in camera, perché dovrò stare fuori.

Ho bisogno di distrarmi, quindi meglio che vada in biblioteca a studiare.

Prendo un respiro profondo e vado.

Sono in biblioteca da più di un'ora quando all'improvviso sento due mani coprirmi gli occhi.

Flashback

Sono qui seduta al parco a leggere, anche se in questo momento non sto capendo niente.

Harry dovrebbe arrivare a momenti.

Oddio, ma perché devo stare così? Se viene non è che mi cambi la vita. Anche se un po' mi dispiacerebbe.

A un tratto sento due mani coprirmi gli occhi.

"Indovina chi sono?", domanda una voce alle mie spalle

"Il pallone gonfiato", dico ridendo

"Oh, ma dai ancora? "dice Harry risentito

"Beh si, per me ancora lo sei", dico ridendo

"Allora niente colazione", dice nascondendo la busta dietro

"No, Harry, dai io sono venuta per questo"

"Cosa, sei venuta per questo? Allora la non vedrai proprio"

"E dai", dico facendo gli occhi dolci

Prima tentenna, ma poi mi da la busta della colazione.

"E vai, finalmente", esulto

Fine flashback

Mi manca l'aria e non riesco a respirare.

"Hope, Hope, respira, respira profondamente"

Faccio come dice e mi sento più calma.

Non devo pensarci, ma ogni cosa sembra che mi riporti sempre a lui.

"Come ti senti adesso?", chiede Jason

"Un po' meglio, grazie, ma cosa ci facevi qui?"

"Beh, ti cercavo veramente e in camera non c'era nessuno, quindi pensavo che potevi essere qua"

"E cosa volevi?"

"Che dici di andare stasera insieme alla festa, dato che mi piacerebbe passare un pò di tempo con te", dice avvicinandosi di più a me

"Sì, certo", dico sorridendo

"Magnifico" e poi mi bacia.

Io mi allontano e dico:" ci vediamo stasera allora"

"Sì, a stasera" e va via.

Non pensavo di piacere a Jason. E' un collega e dopo le lezioni ci fermiamo sempre a parlare. E' simpatico. Anche se in quel bacio non ho sentito niente, forse è quello che ci vuole per me, perché se non sento niente di speciale, non mi farà soffrire.

Più tardi arriviamo alla festa e Jason prende due drink per noi e poi ci buttiamo nella folla a ballare.

E' così che voglio stare, non pensare a niente. Perché un minuto di ricordi può far rimpiombarmi in uno stato di dolore, in cui non voglio stare più.

Poi Jason si avvicina e mi mette le mani sui fianchi e cominciamo a ballare in maniera più sensuale.

"Hope sei meravigliosa", dice

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