Il nostro mondo

Capitolo 35

Hope's pov
Stasera serata con tutti gli amici. Non vedo l'ora di vedere Gemma e Mary, mi sono mancate da morire.
Fermo la macchina davanti casa di Harry.
Suono il campanello e viene ad aprirmi Harry, già pronto.
" Amore, ciao" , dice baciandomi
Sorrido e ricambio.
Chiudo la porta dietro di me e mi porta in salotto, dove ci sediamo sul divano.
" Gemma? " , chiedo
" Sta finendo di prepararsi" , dice stringendomi a sé.
" E i tuoi? "
" Non ci sono, sono dai genitori di Robin questo week end"
Mi accarezza il braccio e mi rilasso completamente. Potrei stare così sempre, anche in silenzio.
" Stasera sarà piena di novità"
" Perché? " , dico con voce quasi assonnata
" Beh, è la prima volta che usciamo tutti, ma proprio tutti, anche con mia sorella, John  ci presenterà la sua ragazza e Gemma anche"
" Sì,  Mary mi ha detto che è un mese che la tortura e finalmente Gemma ha ceduto"
" Speriamo bene"
" Non ti preoccupare, dai fiducia
a tua sorella"
" Hope " , urla una voce che arriva dalle scale
"Gemma" , dico alzandomi e le vado incontro sorridendo.
Ci abbracciamo.
" Mi sei mancata tanto", dico
"Anche tu"
" Allora come va?" , chiede ammicando verso Harry
"Adesso,  benissimo" , dico sorridendo
" Menomale, allora che facciamo andiamo? "
" Sì,  certo "
" Il tuo ragazzo viene direttamente lì? "
"Ehm...sì"
" Tesoro,  possiamo andare con la tua? La mia è a riparare", dice Harry
" Certamente"
Arriviamo davanti l'entrata della pizzeria, dove ci sono già Kevin,  Tom e Mary.
Mary viene subito verso di me e mi abbraccia, costringendomi a lasciare la mano di Harry.
Dopo vediamo John arrivare con una ragazza bionda.
" Ciao,  ragazzi,  allora loro sono Tom,  Kevin, con la sua ragazza Mary,  Gemma, Harry e la sua fidanzata Hope e questa è la mia ragazza Charlotte" , dice indicando la ragazza al suo fianco.
È una ragazza molto bella, anche se è più quello che ha scoperto piuttosto quello che indossa.
"Ciao" , dice Charlotte sorridendo
" Oh,  John,  non mi avevi detto che Harry Styles era un tuo amico,  mamma mia,  da vicino è ancora meglio,  Hope sei molto fortunata,  molto fortunata" , dice ancora guardando attentamente Harry
Beh lo so che sono molto fortunata,  molto fortunata, ma tu ha il tuo ragazzo affianco a te, perché devi guardare il mio come se fosse una cavia in laboratorio?
Harry, forse sentendosi a disagio, mi stringe la vita.
Gemma, accanto a me borbotta qualcosa tra i denti, ma non riesco a capire cosa.
Poi vediamo arrivare un ragazzo verso di noi, che si mette accanto a Gemma. Vestito impeccabilmente saluta Gemma con un bacio sulla guancia e dopo noi con una stretta di mano.
"Avanti entriamo, sto morendo di fame,  se no vomito con tutto il diabete che c'è nell'aria", dice Tom
Ridiamo alle sue parole ed entriamo.
Harry comincia a fare domande al ragazzo di Gemma, ovviamente e lui risponde in modo educato.
" Mi sembra un bravo ragazzo" , sussurro a Harry
"Uhm,  può essere vedremo" , dice
Che fratello!  Come dovrebbe essere questo ragazzo?
La serata è andata abbastanza bene,nonostante tutto. Anche con tutte le domande di Harry, le domande e gli sguardi di Charlotte a Harry.
Dopo la passeggiata finale,  decidiamo di andare a casa.
"Harry,  io vado da dormire da Mary per stasera" , dice Gemma con uno strano sorriso
"Uhm,  come vuoi " , risponde Harry poco convinto
Forse pensava di poter stare un pò con sua sorella,  soprattutto adesso che non ci sono i genitori a casa.
"Magari ti fa compagnia Hope? "
, dice andando da Mary, anche lui con un sorrisetto stampato in faccia
Eh?!
Salutiamo tutti e andiamo verso la macchina.
" Amore, puoi guidare? Sono un pò stanca" , dico a Harry.
" Certo"
Dopo dieci minuti arriviamo davanti casa sua.
Scendiamo davanti la macchina e raggiungiamo il nostro posto.
Ci sediamo e Harry mi avvolge con le sue braccia.
"Oggi pomeriggio ho chiamato in istituto e mi hanno detto che a Daisy toglieranno i punti la prossima settimana" , dico
" Io non ci sono, tu ci vai?"
" Sì, penso di sì, ho chiesto anche quando sarà il suo compleanno e mi hanno detto che è il 20 maggio"
" Uhm,  è il giorno prima del matrimonio di Zayn e Perrie"
" Oh  e come facciamo? "
" Beh, che dici se viene con te a New York, così passiamo il suo compleanno insieme e verrà anche al matrimonio"
" Sì,  ma prima dobbiamo chiedere il permesso "
" Già" , dice Harry cominciando a baciarmi il collo.
" Uhm,  cosa dovremo regalarle secondo te? " , dico sorridendo
" Non lo so,  piccola,  ci penseremo, adesso voglio solo baciarti"
Mi gira verso di lui e mi bacia, mentre mi stringe la vita.
"Vuoi fare l'amore con me?", chiedo con il respiro affannato
Lui si stacca da me e mi fissa stupito. " Dici davvero? "
" Stasera è tutto perfetto, ci sono le stelle, la luna piena e ci siamo noi,  amore" , dico baciandogli il collo
" Amore mio,  certo che lo voglio, tanto, tanto, tanto" , dice cercando le mie labbra.

Non era stato deciso in precedenza quello che è accaduto questa notte. Sappiamo solo che era il nostro desiderio da un pò di tempo. Abbiamo seguito il  cuore e abbiamo espresso l'amore che proviamo nella forma più bella, unendo le nostre anime e i nostri mondi.

La mattina dopo, sento odore di caffè nell'aria.
Apro gli occhi e mi ritrovo nella stanza di Harry, ma lui non c'è.
Questa mattina mi sento in paradiso, come se potessi fare tutto, anche scalare una montagna.
Mi vesto e scendo giù, dove trovo Harry, solo con i pantaloni, a cucinare pancake.
Che visione fantastica!
Vado dietro di lui e metto le braccia intorno alla sua vita.
Sussulta e si gira. Mi bacia sorridendo.
" Buon giorno,  piccola "
" Buon giorno", rispondo sorridendo
" Come ti senti? Io ho cercato di..." , sta dicendo ma lo interrompo.
" Harry, è tutto apposto,  sto benissimo e sono felice", dico baciandolo
"Ok, che vuoi fare oggi? "
" Non lo so,  ma non voglio uscire per oggi"
" Beh sono sicuro che troveremo qualcosa da fare" , dice con un sorrisetto

Spazio autrice
Ehi,  ragazze,  passato bene ferragosto?
Riguardo al capitolo che ne pensate? Abbiamo visto i rispettivi fidanzati di Gemma e John e Hope e Harry hanno fatto l'amore per la prima volta.
Commentate e votate!
Un bacio,  Francesca