due

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taehyung portò una mano in basso sulla sua schiena, accompagnandolo fino all'ascensore

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taehyung portò una mano in basso sulla sua schiena, accompagnandolo fino all'ascensore.

seokjin alle loro spalle cominciò a sentirsi a disagio. poteva sentire la tensione sessuale tra i due sin dal primo momento che aveva messo piede lì, eppure la sua posizione da subordinato non gli permetteva di lasciare il suo fianco neanche per un istante.

davanti la porta, taehyung gli consegnò la propria giacca e poi si voltò nella direzione del ragazzo. «se vuoi continuare a bere ordina pure qualcosa, altrimenti chiederò che nessuno ci disturbi.»

quando l'altro scosse il capo, taehyung potè leggergli negli occhi la voglia di affrettare le cose. così si avvicinò a seokjin per mormorare: «fai l'accesso in stanza soltanto sotto il mio permesso. lascia che gli altri si congedino per questa notte.» poi richiuse la porta.

«fa caldo qui.» il ragazzo prese posto sul bordo del letto e sotto il suo sguardo attento, aprì bottone dopo bottone della sua camicia.

ad ogni porzione di pelle esposta, l'inchiostro ne ricopriva gran parte. e taehyung si sentì attratto da quella visione. era così contrario ai suoi standard che finì per avvicinarsi e accarezzare quei disegni incisi con i polpastrelli, come ne fosse ipnotizzato.

poi si sdraiò sul suo corpo e quelle stesse mani lasciarono scivolare via la camicia, giù fino al pavimento. con le labbra tracciò la base del collo e risalì lento all'orecchio. «non importa quanto ci andrò forte, non cambierai idea, giusto?»

il ragazzo scosse il capo ad occhi socchiusi. «ti asseconderò su tutto, basta che me lo togli dalla testa.»

taehyung non chiese, capí a cosa si riferisse.

baciò un ultima volta il suo collo, poi si alzò e si allontanò per recuperare una lunga borsa portaoggetti. la aprì e la srotolò, rivelando una serie di attrezzi con della sottile pellicola a rivestirli.

tra le mani, prese una frusta dalle setole morbide e la strusciò tra le dita, avvicinandosi poi al suo corpo. non importava quanto fossero duri i suoi partner, alla vista di quei oggetti erano soliti irriggidirsi e tirarsi indietro.

eppure gli occhi del ragazzo furono attraversati da una scintilla a quella visione e prendendo il labbro tra i denti, si era mosso sul letto impaziente. «vuoi colpirmi con quella?»

il suo tono non sembrava spaventato, solo curioso. poi finì per sorprendere taehyung ancora di più.

si alzò dal materasso e si avvicinò alla lunga borsa, scorrendo il dito tra gli svariati oggetti. uno tra questi attirò la sua attenzione: una fascia nera e spessa.

la attorcigliò attorno ad un polso e poi all'altro, infine afferrandone l'estremitá con i denti la tirò creando un piccolo nodo. «è più eccitante se non posso toccarmi, non credi?»

a taehyung sembrò di poter raggiungere l'orgasmo con quelle semplici parole.

spingendolo dalle spalle, lasciò che indietreggiasse tanto da finire contro il letto. lo sollevò dai fianchi e lo portò più in alto. «se vuoi davvero legarli..» soffiò contro al suo orecchio, prendendo i suoi polsi e alzandoli sopra la sua testa. «..devi assicurarti che siano ben stretti.»

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