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taehyung tamburellò svariate volte le dita sul tavolo, poi gettò un'altra occhiata al monitor che aveva davanti

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taehyung tamburellò svariate volte le dita sul tavolo, poi gettò un'altra occhiata al monitor che aveva davanti.

erano le nove e non aveva ancora ricevuto nessuna informazione su quel ragazzo.

bevve un sorso del suo amato the e non appena ne sentì il calore diffondersi in gola, i muscoli tesi si rilassarono e trasse un sospiro leggero.

restò ad occhi socchiusi a godersi quel tepore per alcuni istanti, poi il rumore di un messaggio nella sua casella della posta lo distrasse.

poggiò la propria tazza e con calma estrema ne aprì il contenuto. fu ammaliato nel sapere qualcosa in più su di lui e passò interi minuti ad informarsi su dove abitasse la sua attuale famiglia e cosa gli piacesse fare nel tempo libero.

sfogliò alcuni articoli che riguardavano una maratona di corsa vinta soltanto l'anno prima e si ritrovò a sorridere. a pensarci bene, il suo corpo in forma faceva presagire che fosse un amante dell'allenamento fisico.

ma quello non gli bastava. voleva sapere quando aveva pensato di riempire la propria pelle di inchiostro e chi era stato il suo primo ragazzo.

qualcuno bussò alla porta e taehyung socchiuse lo schermo del portatile, nessuno li dentro doveva sapere di quel ragazzo. non finchè l'avrebbe reso pubblico lui stesso.

«buongiorno, signorino kim. ho una chiamata da parte di seokjin, posso passargliela?»

si limitò soltanto ad annuire e non appena la porta fu richiusa, passarono tre minuti prima che il telefono dell'ufficio squillasse.

la voce squillante del suo subordinato gli riempì le orecchie e taehyung non potè fare a meno che sospirare. «hai scoperto qualcos'altro?»

«no, ho chiamato per la proposta di questa mattina.» ci fu una pausa, poi continuò. «ha rifiutato.»

taehyung non ne fu affatto sorpreso, così si limitò a rilassare la schiena nella sedia girevole e a sollevare i piedi, portandoli incrociati sopra la scrivania.

poi chiuse la chiamata e digitò i numeri dell'ufficio interno. kim namjoon rispose al primo colpo. «cancella la conferenza delle quindici.»

«il signor hwang sta arrivando qui fin dalla cina, se annullassi adesso suo padr-»

«ho qualcos'altro di più importante di cui occuparmi, dì pure al signor hwang che lo incontrerò domani.»

[...]

alle quindici in punto taehyung scese dalla vettura e andò a bussare alla sua porta.

seokjin al suo fianco teneva le mani incrociate dietro la schiena e sul viso aveva su un espressione tesa. era la prima volta che il signorino di cui si occupava da anni si interessava così tanto a qualcuno e il terrore che potesse essere rifiutato ancora una volta, lo innervosiva.

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