Parte 5

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Quella strana sensazione che si portava dietro dalla vigilia di natale, si era accentuata a tal punto che più di una volta durante le lezioni si era impappinato nelle parole, facendo ridere i suoi studenti che lo avevano ripreso con il sorriso sulle labbra.

Le ragazzine sghignazzavano bisbigliando fra loro, avevano creato congetture assurde sul fatto che il loro sensei avesse trovato l'amore durante le vacanze e che questo gli avesse fatto finire la testa fra le nuvole.

I ragazzi invece che erano più concentrati sugli eroi e sulle loro opere, avevano visto che il loro sensei era stato coinvolto nello scontro tra l'eroe Dynamight e un villain durante la vigilia e che quindi fosse emozionato per questo.

E in un certo senso avevano ragione entrambi, perché Izuku continuava a pensare a quell'amore che lo aveva sconvolto ai tempi delle medie, ma che non aveva mai trovato posto perché colui che gli aveva scatenato quel sentimento era il suo bullo e il fatto di averlo rivisto non faceva altro che fargli rivivere quei momenti.

In più aveva paura che nella visita degli eroi che si sarebbe tenuta da lì a qualche ora, lui sarebbe stato presente.

Non voleva vederlo, non di nuovo, già il loro incontro lo stava facendo uscire di testa, cosa sarebbe successo se si fossero visti di nuovo?

Aveva sentito il suo soprannome uscire dalle labbra del biondo, il che stava a significare che si ricordasse di lui, anche se aveva sperato che invece se ne fosse dimenticato.

"Cosa avrebbe detto se gli avessi lasciato la possibilità di parlarmi?" si chiese posando il libro sulla cattedra, la campanella in sottofondo segnava la fine delle lezioni.

«Bene ragazzi.» disse alla fine Izuku con un sospiro, «Mettete via i libri e preparatevi che fra poco avremmo ospiti.»

«Ospiti?» chiese una voce incerta fra gli studenti.

«Chi saranno?» domandò qualcun altro al proprio compagno di banco.

«Io scommetto che sarà qualche ex allievo famoso.» fece qualcun altro sollevando un coro di supposizioni e sussurri che saturarono la stanza.

Almeno fino a quando un colpo alla porta non riportò il silenzio nell'aula.

Gli alunni si guardavano emozionati, ognuno con la propria idea sul chi fossero gli ospiti alla porta.

Izuku nel frattempo si era avviato ad aprire con un sorriso tirato in volto e quando la porta venne aperta i suoi più grandi timori si avverarono.

Lui era lì, con il suo costume da eroe e un sorriso beffardo sulle labbra, mentre i suoi occhi gli dicevano che quella non era stata una cosa voluta dal caso.

«Buon pomeriggio,» disse il verdino storcendo appena il naso e facendo spazio perché il biondo e gli altri eroi dietro di lui potessero entrare, «Ragazzi in piedi.» ammonì i suoi studenti che fissavano i tre eroi con le bocche spalancate, le ragazze con gli occhi sognanti e i ragazzi con ammirazione.

Dynamight, Red Riot e Shouto entrarono nell'aula avvolti da un'aura di forza che fece fare un paio di passi all'indietro a Izuku per la soggezione che quelle tre persone gli trasmettevano.

Loro erano riuscite dove lui non avrebbe mai potuto sognare di arrivare.

Loro erano eroi, cosa che lui non avrebbe mai potuto essere.

Gli occhi di Katsuki continuavano a seguire quella figura che ormai aveva preso pieno possesso della sua mente.

Se c'era una cosa che l'eroe biondo non riusciva a sopportare era non sapere le cose e dopo che Izuku aveva preso una via differente dalla sua, lui non sapeva più nulla di lui.

Doveva sapere tutto su quel nerd che in quel momento lo stava guardando con indifferenza, come se non si ricordasse di lui.

Per quel motivo aveva organizzato quella visita in quella scuola, avrebbe scoperto cosa gli fosse successo e lo avrebbe fatto il più in fretta possibile.

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