Parte 8

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I ragazzi in classe fissarono il loro sensei ad occhi spalancati, nessuno prima di quel momento si era immaginato che quell'uomo sempre sorridente e allegro, fosse capace di riservare uno sguardo così truce verso qualcuno, meno che meno ad un eroe del calibro di Dynamight.

«Sensei, ma lei davvero conosce Dynamight dai tempi della scuola?» chiese qualcuno richiamando l'attenzione di Izuku che ancora fissava la porta con fastidio.

«Da molto prima a dire il vero.» rispose sovrappensiero pensando ai ricordi felici che avevano condiviso quando ancora il quirk del biondo non si era manifestato.

Ricordava come il sole rendesse i capelli dell'altro di un colore più simile all'oro che alla paglia, i suoi occhi risplendevano quando parlavano di All Might e di quanto fosse il loro eroe preferito, ma subito vennero sostituiti dagli schiaffi e dalle offese che avevano cambiato la loro amicizia in un rapporto fatto di dolore.

«Ma se eravate amici perché si è comportato in quel modo con lei?» chiese una ragazza le cui guance si erano colorate per la rabbia che provava per l'eroe maleducato.

«Dovete sapere ragazzi miei che non sempre gli eroi sono puri di cuore come voglio farci credere, alcuni intraprendono questa carriera solo per un puro senso di superiorità, o anche per ottenere fama e potere.» disse il verdino sedendosi alla sua cattedra e afferrando un vecchio quaderno che portava sempre con sé.

Era vecchio e bruciato in più punti, dove il quirk esplosivo di Katsuki aveva colpito, ma nonostante tutto lo aveva comunque sempre con sé, un po' come monito a ricordargli la sofferenza che aveva patito in quegli anni, un po' per quello che invece significava. Il suo scopo di diventare un'eroe, almeno per quei ragazzi.

«Noi l'abbiamo difesa. Gliene abbiamo dette di tutti i colora, tanto da farlo vergognare del suo comportamento.» rispose un ragazzetto minuto che di solito non parlava mai.

Era un ragazzino vivace, ma prima del suo arrivo era sempre solo per paura di essere giudicato, era un quirkless come lui e per questo lo aveva preso sotto la sua ala protettrice.

«Vi ringrazio ragazzi.» e poi ritornò a fare lezione con gli alunni che sorridevano per le parole che il sensei aveva detto loro.


Katsuki era incazzato da morire.

Aveva fatto saltare in aria parecchie sedie nell'ufficio che aveva invaso dopo essere tornato in agenzia dopo la scuola.

«Quel nerd del cazzo chi si crede di essere.» urlò a nessuno dato che era da solo in quella stanza ormai conciata ad un disastro.

I suoi colleghi lo avevano visto più di una volta in quello stato e non ci tenevano a intromettersi, dopotutto al biondo prima o poi sarebbe passata anche senza il loro intervento, quindi avevano preferito farsi gli affari loro.

«Ha osato rispondere indietro a me, come se lui mi fosse superiore.» la sedia che caricò volò dall'altra parte della sala facendo crepando il muro su cui si era schiantata.

Gli dava fastidio il comportamento che aveva avuto nei suoi confronti, non che si aspettasse che avesse ancora paura di lui, erano anni che non gli faceva più del male, però almeno un po' di ammirazione per quello che era diventato quella la voleva.

Se ne rese conto solo in quel momento.

Quando lo aveva visto in quella piazza la vigilia di natale si aspettava avvicinandolo che lo guardasse come un tempo aveva guardato All Might, avrebbe voluto vedere quella luce nei suoi occhi diretta verso di lui, invece aveva visto solo fastidio e risentimento.

«Per chi cazzo credi che abbia faticato tanto.» urlò un'ultima volta colpendo il tavolo, ma troppo leggermente per distruggerlo o danneggiarlo.

E in effetti era vero, quando aveva appreso che il verdino fosse stato privo di quirk, lui si era ripromesso di diventare un eroe talmente tanto forte da proteggere tutti, ma soprattutto lui che aveva da sempre visto nel biondo la luce che avrebbe sconfitto qualunque villain.

Allora perché alla fine era diventato il suo carnefice?

Perché lo aveva schernito, offeso e picchiato, se il suo scopo era proteggerlo?

Non lo sapeva più, ma forse non era troppo tardi per rimediare.

"Forse posso ancora riavvicinarmi a lui." pensò ritrovando la calma, "E questa volta lo farò nel modo giusto."

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