Cap. 14

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Il fiore spinato aveva un odore particolare. Ricordava le giornate più calde, nei tempi d'oro della storia egiziana, quando i faraoni li benedicevano.

Al ricordo di quel dolce profumo, Abel riaprì gli occhi. La testa non le faceva più male e intorno a se i rumori erano completamente spariti. In quella camera d'ospedale regnava il silenzio e i ricordi degli scontri avvenuti il giorno prima lasciarono una scia di soli pensieri, che andarono scemando quando entrarono suo fratello, il professore Aizawa e un medico.

<<Oh ti sei svegliata>> Jamal si sedette al suo fianco, sorridendole <<Allora come ti senti?>>

Abel non capiva perchè vedesse tutto troppo scuro rispetto al normale, poi si rese conto che indossava occhiali da sole. <<Io sto..bene>>

Fu l'unica cosa che riuscì a dire, nonostante si sentisse tanto confusa. A dire il vero lo disse prima di pensare, perchè in fondo sapeva di non stare bene. Il quirk nelle sue mani fredde che non funzionava più, gli occhi che le bruciavano, la totale assenza dei suoi genitori. Per la prima volta sentì che tutta quella rigidità che regnava nella sua famiglia, presto sarebbe sfociata in disappunti, ma non era il momento giusto e il luogo per pensarci. Al loro posto c'era Jamal, il loro rimpiazzo da quando era nata. Nonostante spesso non andassero d'accordo, lui le aveva regalato momenti di affetto fraterno, oltre ad una buona dose di compagnia.

Il medico controllò la cartella clinica, rileggendo i dati riportati <<Sei stata molto fortunata Abel. Il proiettile non ti ha colpita completamente come Mirio>>

<<Mirio?>> domandò ancora più confusa di prima.

<<Giusto...non lo sai. Purtroppo anche Mirio è stato colpito dal proiettile>> le spiegò Jamal

<<Ma il tuo quirk esiste ancora dentro di te, anche se in forma diversa>> continuo il medico.

Abel si toccò gli occhiali da sole, osservando il professore che in quel momento sembrava pensare a tutto tranne che alle parole del medico e del fratello.

<<In che senso in forma diversa?>> si toccò le mani, non sentiva più la scossa elettrica, non sentiva più quel leggero formicolio o il peso che riusciva ad emanare quando usava il quirk.

<<Ecco potrebbe trattarsi di un'anomalia o semplicemente hai risvegliato una parte del tuo quirk non ancora attivata. In questo momento la tua abilità del quirk \" pressure\" risiede negli occhi.>>

<<Negli occhi?>> Jamal strappò la cartella clinica dalle mani del dottore <<Ecco perchè parlavi del nonno! Lui era l'unico a poter usare il vostro quirk in quel modo. Tu l'hai visto?>>

Abel annuì, notando come il gesto improvviso del fratello avesse risvegliato il professore dai suoi pensieri <<Abel ascoltami. Ora come ora è un rischio usare il quirk, potresti rischiare di portarlo ad un livello inferiore e perderlo per sempre. Non potrai usare il tuo quirk negli occhi finchè non si ristabilizzerà anche quello nelle mani. Indosserai degli occhiali da sole per proteggerti dai raggi del sole e soprattutto per evitare fuoriuscite del quirk.>>

<<Vedi il discorso è questo>> il medico le fece un esempio pratico di cosa le stesse succedendo <<Attualmente il tuo quirk oscilla tra il suo 10% e il 60%. Comprenderai che la percentuale più alta ora si trova nei tuoi occhi. Ma ancora non possiamo sapere che cosa potrebbe causarti il riutilizzo del quirk. Il fatto che tu non l'abbia usato durante lo scontro è stata un'ottima mossa, se non fosse che il livello si è abbassato drasticamente nell'ultimo attacco. Comprendi che ora come ora sarebbe un rischio usarlo?>>

Abel si voltò verso Jamal, quale le strinse la mano ancora fredda.

Si lo comprendeva e se ne assunse tutte le responsabilità. Doveva accettare quella condizione, d'altronde era stata lei a dire che avrebbe portato fino alla fine quell'operazione, includendo rischi e pericoli.

Fiore spinato ᪥ Bakugou KatsukiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora