Cap.28 Battito Assopito

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Non ci misi molto a scoprire dove si trovasse il ristorante. Il cielo si stava ricoprendo di nuvole grigie e cupe, qualche tuono già si sentiva in lontananza. Arrivai e il ristorante mi pareva lussuoso e per persone ben locate, di sicuro era per ricconi, data la scritta luminosa che mostrava le 4 stelle all'entrata. Entrai, c'era un aria confortevole e dei profumi deliziosi che mi avvolgevano, ai tavoli c'erano c'erano persone, evidentemente importanti per i vestiti che indossavano, che mangiavano i piatti più vari, alcuni aragoste, altri probabilmente del caviale o altre lussurie con i colori più strani da vedere di solito.
Un cameriere con dei baffetti arroccati mi si avvicino e mi domandò con accento francese:
"Bonjour, ha un tavolo prenotato seigneur?"

"Aahh..no..in verità sto cercando il dottor. Hector Wig.."

"Oh! Oui Oui, la sta aspettando a quel tavolo" Rispose molto velocemente, probabilmente andava di corsa per prendere un ordinazione o servire chissà che prelibatezza. Mi indicò un tavolo in fondo alla sala, vicino ad un enorme vetrata, spenta dal brutto tempo fuori.
Camminai tra i tavoli, ma mi sentivo a disagio, facevo caso a come mi squadravano, che mormoravano qualcosa appena li superavo, o peggio, guardando meglio i loro piatti. notai che in uno di essi, c'era addirittura una ciotola di lumache, mi salirono i brividi. Arrivai al tavolo di Hector, lui stava leggendo, e quando mi notò, poso il suo libro sul tavolo, si sistemò il ciuffo finito davanti ai suoi occhi e poso i suoi occhiali, invitandomi a sedere. Stranito gli chiesi :
"Mi Spieghi che ci fai in un posto con dei viziati mangia lumache??"

"Guardali, siamo circondati da un branco di viziati, stracolmi di macchine, ville e denaro, che cercano la "vera felicità", sborsando fior di quattrini per delle mie analisi, oppure mi faccio offrire un pasto completo che ha un conto a tre cifre..ma sono cose che un ragazzo come te capirà crescendo..ora dimmi Adam, che cosa ti porta da me?"

"Questo.."
Tirai fuori il ciondolo dalla maglia, freddo e orami "senza vita", come in verità doveva essere. Lui, si fece più serio e lo prese per analizzarlo, senza doverlo togliere dal mio collo.
"Racconta..." disse con un espressione preoccupata.

"Beh..qualche giorno fa.. la "Voce" è come se avesse preso il controllo del mio corpo..."

Lui si sorprese e per un attimo si tirò indietro, lasciando pendere la collana.
"Ora sono tornato normale..non c'è più nessun pericolo.." dissi.
Rassicurato, mi sembrò concentrato come prima su ciò che gli stavo raccontando.
"Mi sentivo rinchiuso in me stesso, come dentro un bozzolo. Ero totalmente schiavo di lui, riuscivo a sentire solo i miei movimenti. Ma non ho potuto fare nulla ..e infatti..La sua volontà l'ha portato..a compiere gesta orribili...."
Abbassai lo sguardo e incrociai le braccia, stringendole :"Sei al corrente del omicidio accaduto alla mia scuola?.."

"..un ragazzo si è buttato dal terrazzo dell'istituto, probabile suicidio si pensa..Si, ho letto la notizia..ma-"

"Non è stato un suicidio..È stato lui...cioè...sono.. sono stato io.."
Hector si tirò completamente indietro appoggiandosi allo schienale e sospirò, stropicciandosi gli occhi e invitandomi ad andare avanti con il racconto.
"Lui mi ripeteva..."Non stai bene! Non fingere, loro sono la causa del tuo dolore e io me ne occuperò per te."

"Come Loro? Ci sono altri ?"

"Quando mi trovasti per strada,a conciarmi così sono stati Luke, insieme ai suoi amici e questo Christopher, che oltre che pestarmi, mi hanno umiliato. Per questi motivi..La Voce vuole vendicarsi di tutti loro..a quanto pare facendoli fuori.. "

"Capisco...interessante, ma vai avanti.. "

"Dopo l'accaduto, c'è stata una discussione, tra me e lui, in cui lo imploravo di lasciarmi andare e di sparire per sempre..e stranamente..l'ha fatto. Non lo percepisco più..come quando tolsi il ciondolo. In più il ciondolo a perso colore.."

Hector chiuse gli occhi, se li stropicciò ancora per poi bere un sorso d'acqua. Guardò fuori e ebbe un sorriso quasi di rammarico.
"Guarda..Piove.."

"..Già " Guardai anch'io, ed effettivamente aveva incominciato proprio a piovere. Il cielo annerito sopra di noi, e la gente in strada che correva per coprirsi o trovare riparo. Hector, continuando a guardare la vetrata, mi chiese:
"Cosa..hai sentito dopo?.. "

"Nulla...perché?"

"Come nulla? Il cristallo,dopo che il legame viene sciolto per sua volontà, libera drasticamente tutte le emozioni e i sentimenti che ha assorbito per poi riprendere la ricerca, questo vuol dire che ti avrebbe dovuto far subire un attacco di collera incontrollabile o uno stato di tristezza e depressione..per non parlare dei danni muscolari, soprattutto alla testa, ai muscoli degli arti..Tu..come hai fatto a rimanere.. normale? "

Sorrisi, ero un pò imbarazzato, ma risposi:"Diciamo..che una ragazza è in grado di farmi distrarre a tal punto da dimenticarti di tutto..anche del dolore"

"Dev'essere proprio importante..a tal punto da dominare le emozioni del cristallo.."

"Si..lei è..è.. proprio Lì ??"
Davanti al ristorante, c'era un Bar, e lei era lì, in carne ed ossa ferma davanti ad esso con la pioggia che batteva sul suo ombrello. Come se stesse aspettando qualcuno.
Hector riprese la sua lettura, e senza guardami disse:
"Beh..io ti consiglierei di non lasciarti influenzare troppo da quella ragazza. A quanto pare sarebbe in grado di isolare gli sfoghi del ciondolo..però temo che possa succedere pure l'effetto opposto..ovvero riversarsi drasticamente su di te, se questa "Giuly" giusto? Può farti uscire di testa, potresti anche farle qualcosa di male ...Adam, mi stai ascoltando? Adam!"

Non riuscivo a togliere lo sguardo dalla scena davanti a me. Lei era entrata dentro il bar, ma non da sola. Sentivo lo stomaco annodarsi alla vista di quel ciuffo biondo, riconosciblie tra mille. Poteva mai essere davvero lui?! La stessa persona che l'aveva fatta soffrire, e ora ci esce tranquillamente, come se nulla fosse successo!? Non potevo crederci.

Hector guardava fuori per capire dove stessi guardando, solo dopo si rese conto che ero fisso al guardare all'interno del locale difronte, così mi scosse con la mano ripetendo più volte il mio nome. Mi girai con gli occhi sbarratai e dal espressione confusa quanto arrabbiata, e lui si sorprese, chiedendomi cosa fosse successo. Preso dal nervoso,tirai un pugno sul tavolo, mi alzai e sbraitai:
"Possiblie Che tutti qui non si accorgono che quello che ti uccide, non può far altro che continuare ad ucciderti?! Quanto può essere stupida per tornare da una persona che nonostante abbia già sofferto, riandare da LUI?!?"

"Adam...calmati..il..ciondolo..sta.."
Lo guardava, poi lo afferrò con due dita e preoccupato:
"Forse..è meglio se lo lasci a me per un pò..almeno posso studiarlo e vedere..Dovresti prima calmarti o potrebbe risvegliarsi e assorbire questa..Gelosia.."
Sentii un brivido scorrere lungo la vena del collo. D'improvviso, Hector lasciò la mia collana come se avesse preso una scossa alla mano, si disegnò un espressione di dolore nel suo sguardo e mi guardò preoccupato. Mi alzai dal tavolo, volevo andarmene.
"Mhmh..magari fossi solo geloso.."

Andai verso l'uscita, mi girai poco lontano dal tavolo, per poi voltarmi e sussurare guardando prima Hector e poi Luke e Giuly nell'altro locale..
"Sono..Furioso!"

Hector voleva fermarmi, ma ormai ero troppo vicino alla porta, così lasciò cadere il braccio con cui si stava ancora massaggiando le dita, mise la mano davanti alla bocca e si grattò la barba. Si ristropiccio quegli stessi occhi che avevano sentito la mia storia dopo probabilmente una giornata stancante allo studio.

Ero Fuori. Pioveva.
Camminavo sulla strada di casa con la pioggia battente che mi faceva goccioliolare i capelli neri che coprivano i miei pensieri.
Avevo visto bene? Giuly...e Luke, insieme??
Prima Josef, poi Lei?
Stavo impazzendo io..o gli altri?!
La disperazione arrivò al limite.
Non importava chi fosse Pazzo in quel momento. Stava battendo..lo sentivo al centro del torace. L'avevo riportato alla vita? Dovevo scoprirlo. Misi le mani al ciondolo. Chiusi gli occhi.
Riaprendoli. Vidi la Follia.

The Dark Side of LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora