Cap. 4 Voci e Ombre

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Stropicciando gli occhi, mi sbrigai per andare in cucina. Stranamente Mamma non c'era, sul tavolo, c'era solo un cornetto fumante che emanava un profumo di cioccolato troppo invitante. Decisi di fiondarmici sopra. Accanto al cornetto, che ormai stavo divorando con uno sguardo troppo perso nel suo gusto, notai un foglietto con cui scritto:
Adam, io sono uscita a fare un servizio... appena ti svegli cerca di non fare troppo casino, che la domenica è festa pure per me.
"...Ma porca..."

Era domenica, e siccome ho avuto altro a cui pensare, me ne ero completamente dimenticato, quindi non ho né spento la sveglia né nulla. Non so cisa fosse peggio. Il fatto che avevo passato una strana nottata, che mi ero svegliato presto inutilmente, che mi facevo domande da solo, o la cosa che mi fece rosicare ancor di più..Il Nome di quella maledetta ragazza.

Mi ponevo troppe domande che ..

"Certo che pensi tanto..eh?"

Sentii questa voce uscire dal niente, guardai a destra e a sinistra, ma come già detto, la casa era vuota.
"Me lo sono immaginato"
"Oh no, noi siamo reali quanto lo sei tu..Ahaha"

Spaventato feci cadere il cornetto, e tutto il cioccolato sporcò la moquette..
"Noo! C'è lo stavamo gustando per bene..grazie eh, idiota"

Ok, era molto strano, quindi decisi di non fare nulla, fino a quando non gridai

"CHIUNQUE TU SIA ESCI FUORI, SARÀ MEGLIO PER TE CHE VUOI SOLO PRENDERMI PER IL CULO?!?"

Non ricevetti risposta, misi a soqquadro la cucina, doveva esserci qualcuno. Non me l'ero immaginato, era troppo reale, e poi ero sveglio, Sicuramente. Andai in bagno per sciacquarmi la faccia. Appena alzai lo sguardo, il mio riflesso mi saluto sorridendomi. Ero Scioccato, incredulo e tanto, troppo confuso.
"Ma salve..beh? Cos'è quella faccia? Sembra che tu visto un fantasma..levatela subito, mi infastidisce grazie"

Poteva lo specchio parlarmi? O meglio, cosa diavolo stava succedendo? Guardai la collana e brillava sempre più.

Mi misi le mani nei capelli per la disperazione. Così strinsi la collana per toglierla e, appena la toccai, La mia mente trasformò il bagno nel sogno di quella notte: tutto buio intorno a me ed io al centro.

Sentivo sempre quel calore, sentivo una meravigliosa senzazione di energia scorrermi nelle vene.

Ad un tratto riuscii a intravedere un ombra nel buio. L'unica cosa che la rendeva visibile erano 2 occhi color porpora che rivelavano uno sguardo malefico. Non avevo paura, ero semplicemente disperato perché non ci stavo capendo nulla. L'ombra iniziò ad avvicinarsi, mi guardava con quei suoi occhi che mi rifiutavo di guardare.
"Hai paura di me?"

"No..ma se sei un incubo, ti prego svegliami"
"Ahahah ok, no purtroppo per te sono reale, e questo è il posto dove abito"

"Se sei reale..ti prego...SPIEGAMI CHE CAZZO STA SUCCEDENDO?!"
"Allora 1 ti calmi..2 io..sono solo i tuoi sentimenti negativi..quando hai sanguinato sul ciondolo, mi sono ritrovato qui...e non so altro, credimi"

"Quindi siamo in 2 a non sapere nulla..sappiamo solo che io sono sveglio, che tu sei un ombra che io ho creato con il mio sangue, che siamo circondati da tenebre e..basta?.."
"Esattamente..o almeno, credo..Fatto sta che non posso più staccarmi da te, ci ho già provato sta notte mentre tu dormivi. Quindi abituati all'idea che io e te siamo come 2 anime in un corpo.."

Rimasi scioccato, ma scoppiai in una risata, che mi fece cadere per terra.
"Perché ridi?..guarda che non è divertente"

"Aspetta aspetta..quindi

Non bastano tutti i 1000 problemi che ho, adesso ho un "Lato Oscuro",per lo più, continuo a capirci poco e quello che capisco è troppo irreale..come faccio a non ridere"
"Lato oscuro...Bello..mi piace essere considerato un lato oscuro
Ammetto che all'inizio mi stavi sul cazzo, ma da adesso la convivenza sarà più piacevole"

Mi alzai, mi aggiustai i vestiti, asciugai le lacrime sia di pianto che di risata, per poi guardare l'ombra ricambiare lo sguardo, solo che quegli occhi viola, con i contorni sfumati che sembravano fumo.

Così cercai di pensare a qualcosa di più reale, ma la figura ridacchiando disse:
"Ah, e so anche quello che provi o pensi, quindi..sei sotto controllo ancora fai pensieri perversi o maliziosi ahahaha"

Non potei fare a meno di ridere alla sua battuta, risposi con un Ok accompagnato dal mio sorriso.

Capì che l'unica cosa da fare in quel momento era capire almeno un pò meglio cosa stesse accadendo, dovevo dare TANTE risposte a me stesso, e l'attesa mi uccideva, perché aspettare non è assolutamente per me, non ci riesco, io ho bisogno di cose certe nella vita, non ne ho mai avute, forse soprattutto per questo ero un ragazzo molto confuso e incerto. Adesso però, l'unica domanda che mi ponevo era come uscire da lì. L'ombra rispose al mio appello dicendo:
"Basta che lasci andare la collana, da quello che ho capito quando la tocchi entri qui dentro..e quindi io vivo in una collana..che vita squallida davvero."

E così fu, toccai la collana al collo che era l'unica fonte di luce oltre agli occhi della sagoma oscura che davano un pò di luce lì dentro, e mi ritrovai di nuovo nel bagno, quindi decisi di alzarmi da terra, asciugare le lacrime ormai cadute e vestirmi per prendere un pò d'aria.

Finito di vestirmi, sempre in modo casuale ma con un tocco di stile, Uscii di casa.

Erano le 10:30, l'avevo visto dal telefono, insieme ad un messaggio da parte di Josef nel quale mi invitava a casa sua per la sera.
"Che fai ci vai?"

Mi sorpresi, ma era solo l'inizio di un abitudine che avrei dovuto prendere..

"Si..ma tu fatti i fatti tuoi, non uscirtene così dal niente, almeno fino a quando non sarò totalmente impazzito ok??"

Sentii una risata nella mia testa e poi ricominciai a pensare di testa mia.

Si, forse mi avrebbe fatto bene uscire e staccare un pò.

The Dark Side of LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora