Cap.9 Svegliando il Demone

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"Beh..rimani così senza fare nulla merdina?"
Si allontanò dal orecchio e, mentre andava via. Christopher mi spinse ancora una volta sull'armadietto che provocò un rumore di metallo stridulo. In effetti, non ero "cosciente" in quel momento, le varie spinte avevano fatto cadere i capelli sui miei occhi impedendo al bullo di guardarli. Nella mia testa..
"..ti prego...aiutami..io non so cosa fare in queste situazioni.."
"Sei sicuro di volere il mio aiuto? Non sono un giocattolo, quantomeno per bambini, corri il rischio di certe conseguenze??"
"Q-quali conseguenze?! Devi solo andartene da lì e basta, non toccare quella testa di cazzo, infondo.."
"NO! Infondo Nulla!! Così verrai sempre messo sotto da tutti e non avrai mai una spina dorsale!"
"Ma io..sono debole..e lui..."
"Lui è un sempliciotto. Ti voglio solo ricordare che cosa ha detto prima..Giuly..è importante per te vero? E 'sto qui sai quante ne ha fatte passare a lei? Immagina, per dire che vede Luke baciarla..ah già, perché poi c'è pure lui in mezzo, o ti sei scordato? Secondo te Giuly se ti vedesse all'angolo ti vorrebbe ancora anche come semplice amico!?
"No..."
"E noi voglio essere visti da Giuly meglio di chiunque altro vero??"
"Si..Si!"
"Fidati di me allora"

Avevo la testa abbassata in quel momento, per via del discorso con la "Voce". Ma appena riacquistai coscienza dissi:

"Ehi Carota!"
Si fermò di colpo e si girò con uno sguardo di rabbia, per poi avvicinarisi e prendermi per la giacca risbattendomi sugli armadietti con maggiore forza, poi mi ringhiò.
"Hai problemi con i miei Capelli Punk del Cazzo?!?"
"Si! "
Fu in quel momento che tutta l'adrenalina che si era concentra nel petto si scatenò. Lo afferai per il maglione con forza tale da sollevarlo, per poi sbatterlo contro gli armadietti, tant'è che fecero un baccano pazzesco, la situazione si era capovolta. Lui era pietrificato dalla paura e dal gesto improvviso. Non immaginava che io avessi una forza tale da sollevarlo e, nemmeno io.
Aveva uno sguardo tra il terrore e la sorpresa. I suoi occhi verdoni tremavano e intravedevano i miei tra i capelli neri, non più di quel grigio chiaro, ma diventati di un arancione acceso, come se stessi guardando un fuoco bruciare di notte, poi un sorriso si stampò sul mio viso, un sorriso tanto folle quanto inquietante, che mostrava i denti più appuntiti rispetto al normale, a quella vista i suoi occhi tremavano e la sua espressione era nel panico.
"Io...ODIO I TIPI CON CAPELLI ROSSI! E SAI COS'ALTRO È ROSSO.."
Cercava di balbettare qualcosa, quando sentii un urlo femminile, mi voltai ed era Rosy, rimasta lì tutto il tempo, allibita dal mio comportamento
"Lascialo stare!!!! Adam lascialo!!!"
Quasi scoppiava a piangere, era una scena toccante, ma non per me. Tornai con lo sguardo su Chris e tornò anche quel sorriso. Avrei potuto fargli chissà quali cose, ma nulla sarebbe stato meglio che vederlo in quello stato. Quella paura che provava mi faceva sorridere ancora di più. Purtroppo quella gioia finì con il suono della campanella, che fece precipitare fuori tutti i ragazzi che si trovavano nelle classi in quel corridoio, probabilmente incuriositi dai vari rumori e dal grido di Rosy. In pochi secondi ci ritrovammo con decine di occhi addosso. Alcuni già filmavano la scena con il cellulare , altri mormoravano senza farsi sentire, ma nessuno si avvicinava. Nessuno fino a quando non arrivò lei.

"Addy...ma cos..che sta succedendo ?" Disse preoccupata Giuly mentre guardava la scena incredula.
Al suono di quella voce, tutto si spense e tornai alla lucidità, quindi lasciai cadere Christopher, così da  darmi la possibilità di vedere che le porte degli armadietti dietro di lui erano ammaccate e piegate per via dell'impatto. Ma quanto forte lo avevo sbattuto? Appena toccò terra faceva fatica a stare in piedi e barcollava un pò, così Rosy si precipitò sotto il suo braccio per sorreggerlo in caso di caduta.
"È stato Lui!! Lo ha aggredito e lo ha sbattuto contro l'armadietto minacciandolo!!
Urlò Rosaly con le lacrime agli occhi indicandomi. Ora tutti quegli occhi mi guardavano, con lo stesso sguardo che non riuscivo a sopportare sin da piccolo, ma in quel frangente, ero solo, non avevo Josef a proteggermi, ed ero guardato come colpevole di un reato non commesso. Era soffocante, così appena vidi uno spazio tra la folla, ormai in aumento, mi ci fiondai senza guardare indietro, anche se sapevo che gli sguardi mi avrebbero seguito fino alla fine. Terminò tutto quando uscì da quella scuola una volta fuori, buttai un leggero sospiro, ma continuai a scappare, non importava dove, bastava rimanere lontano da quegli sguardi.
Mi fermai in un parco non molto lontano dall'Istituto, mi poggiai sotto un albero, l'aria era fantastica per via della giornata spendida. Mi guardavo incredulo le mani per ciò che avevo fatto. Poi sedetti la testa al tronco, strinsi il ciondolo e mi ritrovai in quel luogo tetro, faccia a...occhi con colui che doveva essere il vero responsabile.
"Ti sembra il modo migliore di aiutarmi?!?! Cosa hai fatto?!!"
"È qui il bello, io non ho fatto nulla..sei stato tu ahaha"
"Mi hai ingannato..credevo che tu saresti stato una specie di "aiuto" o comunque qualcosa che mi potesse essere utile in momenti come quelli ! Invece ti sei dimostrato un codardo che mi ha messo nei guai!!"
"Forse hai ragione..ma come ti sei sentito ad afferrare quel tipo?"
"Cosa c'entra adesso?!?"
"Non rispondere ad una domanda con una domanda ahahah"
"Che cazz...Aahhh..beh...in verità, mi piaceva vedere quel tipo che aveva paura di te.."
"Di me?? Sei stato tu a farlo! Hai fatto tutto tu. E quando l'hai chiamato carota, stavo per morire dalla voglia di vedere la sua faccia ahahahahah"
"Beh..in effetti è stato spontaneo dato quel suo colore sull'arancio ahah"
"Visto? È stato tutto a tuo merito, non hai fatto nulla di sbagliato"
"Si ma..quegli sguardi..non li sopporto..poi per tutto quello che è successo tra quel bullo e "Harry", mi sentivo colpevole.."
"A proposito di Harry.."
"Già..cos'è succes.."
"Io, o meglio..Noi, Abbiamo ucciso Harry!
"Cos...."
Sparì tutto così in fretta, ripreso coscienza con il mondo reale, senti la musichetta della suoneria del telefono, era Giuly che mi stava chiamando.
"Pronto?.."
"Ciao, sono Giuly.."
"Eh si..lo sapevo questo.."
".Dove posso incontrarti?"
"No guarda..preferirei stare da so.."
"NON SE NE PARLA! Ho Bisogno di parlare con te! Quindi dimmi dove sei e ti raggiungo, devo darti una cosa tra l'altro.."
"M-ma io.."
"ADAAAMM!!"
"O-ok..sono al parco vicino scuola...ma tu non."
"Ci vediamo tra un pò, baci"
.....

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