Cap.12 Darkin

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"Diamond Darkin, tuo padre, lo conoscevo da tanti anni, è sempre stato una persona particolare nel carattere e nei modi di fare. Come ben sai, prima di andarsene era un artista. Amava la sua musica quanto dipingere con le tempere, questo te lo ricordi si?"

"Beh..in verità quando se ne andò, decisi di dimenticare tutto il passato e lui per poi chiudermi in me stesso, poi con il tempo ho imparato a vivere senza di lui, ma il suo ricordo mi rattrista sempre.."

"È normale..ma non voglio parlare di questo...come ho detto, dobbiamo partire dalla radice del problema.

2 anni fa, lui se ne andò di casa, è questo lo sai bene, ma quello stesso giorno non scomparve solo dalla tua vita e quella di tua madre. Lui, scomparve completamente. Nessuno sapeva dove, perché, quando o come fosse sparito. Nessuno apparte me.."

"Allora sbrigati a parlare, non ce la faccio più!!"

"Diam, come te, ebbe un regalo quando compì i suoi 20 anni, ed era una collana come la tua. È una tradizione di famiglia. Ma non una semplice tradizione. Come hai visto, quella che hai al collo non è una collana normale. Normale è che ogni padre ha vissuto quello che stai vivendo tu, quella "voce", che tu senti è reale, fidati, i miei studi sono alla scoperta della tua famiglia"

"Quindi, stai dicendo che è tutto vero?? Ma come fai a sapere certe cose? Tu non sei" uno di famiglia", quindi chi..."

"Te l'ho detto, un passo alla volta. I Darkin,non ti sei mai chiesto il perché di questo cognome così particolare? I tuoi avi erano come te, ed avevano la "voce" nella testa, come te. Ma torniamo ancora più indietro, chi è questa voce?

Una leggenda narra che in tempi ormai remoti, un sovrano benigno, puro d'animo e giusto con tutti, anche con nemici. Doveva combattere una guerra, però, era si invaghito della principessa che avrebbe dovuto combattere, allora per fare in modo che i suoi sentimenti non influenzassero le sorti della guerra, con l'aiuto dei suoi alchimisti creò un ciondolo che era in grado di assorbire le emozioni che si provavano e di trasformarle in quelle opposte. Ma sempre sotto la volontà del possessore. Così in caso di una vittoria, non avrebbe fatto altri danni e si sarebbe placato. Purtroppo non fu affatto così. Il Ciondolo ebbe sopravvento e l'amore e la pace che erano nel sovrano, furono completamente sostituite dall'odio e dalla brama di sangue. Nessuno riconosceva più il re, che nel campo di battaglia, era diventato ormai uno spietato guerriero che cercava solo la morte dei nemici. Arrivato da solo alla vittoria, trovò la principessa, stava per darle il colpo di grazia quando  il ciondolo esplose davanti agli occhi terrorizzati della fanciulla, il sovrano era diviso dalla parte benevola e quella malvagia. Tutto dipendeva dalla ragazza, che spaventata, al posto di aiutarlo o magari scappare, decise di colpirlo con la spada, quel gesto scateno la rabbia della parte cattiva e il sovrano benevolo scomparve del tutto dando vita ad una creatura che viveva di vendetta, odio e voglia di distruzione. Portò la principessa davanti a tutti i suoi cittadini e la Uccise senza pietà, anzi, lo fece con il sorriso più folle mai visto, e da quel momento si proclamò tiranno di quella città. Si dice anche che per le gesta violente e le stragi che compiva da solo si fece nominare "Aatrox"..."

"Perché mi hai raccontato questa storia? Cosa c'entra con me e mio padre?"

"..perché lui faceva parte della famiglia Darkin, lui era Aatrox Darkin, ma è una leggenda ripeto..non c'è nulla di fondato, o almeno questo si credeva, poi la stessa malvagità si è manifestata nei tuoi discendenti, fino ad arrivare a tuo padre. Adam, potrà sembrare assurdo lo so, ma tuo padre, 2 anni fà, era completamente sotto l'effetto del ciondolo. Entrò irrompendo nel mio studio, aveva uno sguardo terrificante ma allo stesso tempo terrorizzato, era diventato irriconoscibile, non solo a livello psicologico, ma anche a livello fisico. Decisi di visitarlo più come un medico che come psicologo, ma lui faticava a controllarsi, l'unica cosa  che disse prima di sparire per sempre, che doveva andarsene perché ti amava troppo e la paura di poter fare del male a te o a tua madre, l'avrebbe ucciso. Da quel momento ho cercato fino in fondo tutte le cose che ti ho detto...erano teorie..ma..poi furono confermate.."

Stavo piangendo, avevo scoperto la verità, anche se assurda, dopo 2 anni, avevo finalmente qualcosa in cui credere, qualche risposta. Avevo le mani al viso, presi un forte respiro, poi poggiai la testa al muro, e con gli occhi chiusi e ancora bagnati dalle lacrime dissi con voce tremolante:

"Certo...Io non credo a nulla di quello che hai detto, sono tutte cose inventate..ma se non ho nient'altro a cui credere, crederò a questa bugia.."

"Anch'io credevo fosse irreale tutto, ma poi fu lui stesso a confermare le ricerche..."

"L-lui ?!?" Dissi pulendo gli occhi e avvicinandomi con la testa,  guardandolo con gli occhi spalancati, ancora lucidi e sorpresi.

"Qualche giorno fa, il 15, è venuto qui, Diamond è arrivato nel mio studio, per me è stato uno shock, avevo paura che potesse essere in balia della sua "bestia", invece sembrava tranquillo, anzi, era pacato più di quanto ricordassi, con uno sguardo fiero e deciso, ma comunque preoccupato. Non ho domandato nulla, non potevo. Non sapevo cosa, da dove iniziare. Parlò lui, e mi raccontò la stessa leggenda che ti ho detto poco fà, la stessa storiella. Poi mi ha detto che aveva paura.."

"Aspetta...è qui?? È a Toronto, e non..."

"No, non pensare minimamente che lui ti abbia nemmeno pensato, è troppo rischioso che esca così dal nulla dopo 2 anni di vuoto totale. Però, ti ha portato una lettera, e la collana..se non le hai capite erano parole fatte apposta per non farti illudere o farti venire strane idee..non puoi cercarlo, non puoi fare nulla per trovarlo, per adesso..io sono l'unica persona che è il più vicino contatto con lui."

"Aspetta fammi capire bene tutto..

Io ho uno spirito di distruzione e brama solo l'agonia altrui.

Mio padre, come tutti i miei parenti paterni, sono discendenti di questo Aatrox Darkin, che è una leggenda probabilmente più falsa degli Hamburger sulle immagini dei Fast Food.

Tu, sei uno scienziato, psicologo, maniaco, laureato in tutto che ha studiato una "leggenda", ed in più sei l'unico contatto che c'è con mio padre, tra l'atro, la voce nella mia testa è Viva e potrebbe uccidere?!?!"

"Adam.."

"No basta così..di stronzate nei hai sparate troppe.."

Mi alzai, di fretta uscii senza aspettare la risposta di Hector, che  abbassò la testa e chiuse gli occhi,gettò un sospiro amaro senza provare a fermarmi mi lasciò uscire. Camminavo quasi sbattendo i piedi dalla rabbia, come fanno i bambini piccoli, la frustrazione che sembrò essere sparita tornò più forte di prima.

Si era fatta ormai ora di pranzo, anche se arrabbiato e deluso, provavo comunque la sensazione di fame, quindi decisi di entrare in un bar  per mangiare almeno un panino. Ne trovai uno a pochi isolati dallo studio. Entrai e dentro c'era qualcuno di famigliare che mi avrebbe dato solo sollievo.

The Dark Side of LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora