Quel posto.
Non era affatto rassicurante, con tutti quei capannoni che in ordine erano ai nostri lati.
Una nebbia di quelle lievi e inquietanti, un misto di polvere, smog e il cielo scuro tipico delle zone industriali.Tossivo, e gli occhi riuscivano a malapena distinguere le forme delle strutture. Forse qualche vetro rotto a terra, radici qua e là, sterpaglie sparse, insomma, tipico luogo abbandonato in cui solo gli stupidi vanno a divertirsi.
"Questo è il resto della mia vita?
La discarica! ..Bene.."
lamentai guardando intorno a me mentre Hector, camminava col cellulare muovendolo sopra e sotto in cerca di un segnale."Dovrebbe prendere da qualche parte diamine.." rammentava tra se con un viso infastidito.
"Vuoi ordinare una pizza nel ben mezzo del nulla?! Bravo..inizio ad avere fame..." con il tono del sarcasmo misto alla verità per il brontolilo dello stomaco.
Mi guardò scocciato ma gli levai un sorriso sfacciato, poi però torno a guardare le tacche del segnale preoccupato e innervosito, più del previsto per una semplice chiamata...
Stranamente, sentivo il cuore battere accelerato, non dalla paura di qualcosa quanto come le volte precedenti legate al ciondolo.
Me lo strinsi forte in una mano, era caldo e pesante, tanto da farmi venire il fiato corto, leggero ma affannato. Percepivo lui al di fuori della mia testa, quasi come se fosse..."Qui non c'è segnale..Hector..
Ma Adam ha qualcosa che anch'io posso sentire"..dietro di me.
Mi voltai lentamente, avevo presente quella voce nei miei ricordi lontani e impossibili.
Hector lasciò andare tutta quell'ansia creata in lui con un sospiro.
"Era ora...Diam..""...papà?"
Gridai dai miei occhi sussurrando con le labbra incredulo a quell'illusione che non poteva assolutamente essere reale!Avevo voglia di correre, ma le gambe erano gelide. Avevo voglia di piangere ma le lacrime erano pure loro sorprese. Volevo cadere ancora una volta dal letto per evitare che fosse un sogno.
Il batticuore fortissimo, dovuto anche al ciondolo che sembrava quasi esplodere"Ciao Ad.."
Lui sbucava da un capannone dietro di noi, completamente avvolto dalla nebbia.
Indossava una felpa nera aperta, con un paio di risvolti alle maniche, strano per la temperatura poco sopra i dieci gradi. Una maglia color vinaccio e un paio di pantaloni neri stretti ai polpacci.
Quando se né andò ricordo che aveva capelli lunghi e un viso pulito. Tutt'altro di quello che avevo davanti
Capelli spettanti in avanti, più lunghi che però non cadevano sui suoi occhi ma formavano tanti ciuffi forse mantenuti dalla lacca o troppo fonati.
Aveva il baffo unito al pizzetto che circondava quel suo sorriso
che mi era mancato forse quanto quel paio di occhi sfumati tra il marrone e il grigio, gli unici in grado di far distogliere lo sguardo per l'abisso in cui si precipita quando si viene rimproverati o semplicemente osservarti..Mi venne quasi d'istinto correre verso di lui, ma dopo qualche passo mi bloccai.
Pensai..che mi trovavo solo davanti ad uno stronzo che mi aveva abbandonato senza ragione!"....Dammi una ragione per cui dovrei pure salutarti!...
sono anni ormai che ti aspettavo e non hai mai bussato a quella porta!.."Mi guardava dritto negli occhi, ma non sembrava affatto scalfito dalle mie parole, decisi di esagerare per cercare una sua reazione..
![](https://img.wattpad.com/cover/25889316-288-k913625.jpg)
STAI LEGGENDO
The Dark Side of Love
Fantasía"Avete presente quella sensazione che vi spinge a fare qualcosa , ma poi per paura di ciò che potrebbe succedere la scartate come idea? Beh...fate bene ad avere paura, Evitatela. " Adam Darkin è un ragazzo come tanti altri, vive a Toronto ed ha app...