Mercoledì è un'altro giorno triste

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Nevermore, 7 novembre

Mercoledì corre a perdifiato alla ricerca di Garrett Gaves, con la speranza di trovare tutto come aveva lasciato.
Non avrebbe mai dovuto andare via, avrebbe dovuto lottare di più per tornare lì, per tornare alla Nevermore, per tornare a casa, la sua casa, tutto quello che aveva imparato ad amare, amare per davvero.

Doveva salvare la Nevermore.

Goody aveva ragione, su tutto, il suo compito era salvare ciò che aveva cercato in tutti i modi di tutelare, ciò che aveva già salvato, doveva agire in fretta, oppure.

Game over, fine dei giochi

Doveva ancora giocare l'ultima mano, e doveva farlo bene.

Il pericolo c'era, e c'era sempre stato, per di più, proprio sotto al suo naso.
Che stupida, come aveva lasciato farsi ingannare, come?

Ora la cosa che le importava era non lasciare che il pericolo persista, che smetta di tormentare tutto quello che lei aveva amato o imparato ad amare.

Solo una mossa, una mossa che doveva mettere il nemico in un irreversibile scacco matto.

"Tyler! Che fai qui?" Esclama, "io e Enid abbiamo sistemato Syria" risponde, "è..." "Si Mercoledì, è morta" annuisce debolmente, "è stato necessario, neanche noi volevamo ricorrere alla violenza ma, non abbiamo avuto scelta" le sposta una ciocca dietro l'orecchio, "mi dispiace" lui la fissa, confuso.
"Per cosa?" "Per non averti risposto" si avvicina di un passo, "anche io ti amo" lui la guarda scioccato, "lo hai detto davvero?" Lei accenna ad un sorriso, "non lo ripeterò però" lo corregge, "lo so che non lo farai, ma mi basta" poggia le sue labbra sulle sue accarezzandole la guancia, "ora posso morire felice" "mi fai venire il diabete" lui ride, "adesso puoi andare" le lascia piano la mano, "buona fortuna" annuisce.

"Alyson!" La ferma per un corridoio, "Mercoledí, grazie al cielo stai bene" sospira e le stringe la mano, "dove sono loro?" La mora si guarda intorno, "nel cortile, zona nord, sta attenta" annuisce e corre in quella direzione.

"Ciao Garrett" lo sfida, "oh ma guarda, ci rivediamo eh?" La sfotte sorridendo, "quella cos'è?" Indica l'oggetto che tiene fra le mani, che assomiglia vagamente ad una gemma.

"Solo quello che serve per distruggervi tutti" risponde con noncuranza, "basta che io la polverizzi e boom! Siete tutti morti".

"Mercoledì!" "Goody!" Esclama, "non c'è tempo" le afferra le spalle, "quella gemma, è molto potente, ma non infallibile" "se usata, causerà danni irreparabili a chi la possiede" spiega, "come posso evitarlo? Come posso ucciderlo senza incenerire tutto questo, cosa devo fare, Goody?" Chiede esasperata, sospira, "ci vuole un sacrificio" "cosa?" "Una persona deve sacrificare la propria vita, assorbire la magia mortale e uccidere il possessore, ma la persona morirà con lui" deglutisce a vuoto, "e...deve essere per forza un sacrificio umano?" Chiede titubante, "si Mercoledì, è così" le accarezza la guancia, "grazie Goody" le sorride per poi svanire.

"Finito il riposino di bellezza?" Mercoledì sospira chiudendo gli occhi, "non è necessario fare questo, infondo, cosa abbiamo fatto noi per meritarci questo?" Indica alcuni studenti che corrono spaventati, incrocia lo sguardo di Xavier, scuote la testa lasciando intendere di rimanere al suo posto, lo vede annuire.

"Tua Madre" Mercoledì muove un piede, "lo so, Madre ti ha ferito" lo vede digrignare i denti, "e anche Padre, ma oramai è passato, non puoi fare più nulla" "INVECE SI! POSSO DISTRUGGERE TUTTO QUELLO CHE HANNO AMATO!" urla inferocito, sussulta.

Lo vede sbriciolare la gemma e chiuderla in un pugno, sbarra gli occhi.

"Va bene!" Si intromette, "dalla a me, volevi uccidermi no? Lasciala a me, così Madre e Padre soffriranno, dalla a me" allunga una mano, lui esita.

"Mercoledì!" Si volta, "Enid, non parlare" esclama, "Garrett, dalla a me" continua ad avanzare.

"Lancia l'incantesimo, non ho paura di morire" lo intima, "e la Nevermore? Non posso morire sapendo che questa cosa esista ancora" ringhia, "D'accordo, allora facciamo così" sospira, "ordinerò a Bianca di usare il canto delle sirene per sedurre Xavier che disegnerà un paesaggio di distruzione, io morirò e la Nevermore con me" si sentono dei lamenti, "non puoi uccidere degli innocenti, accetta la mia offerta" una sfera di luce compare sulle mani di Garrett, si guardano negli occhi.

Sono pronta a morire, morire per ciò che ho amato, avanti.

"Fallo!" Urla più forte, lui ghigna, "finalmente" una forte luce abbaglia tutti, Mercoledì chiude gli occhi, ma pochi istanti dopo, si ritrova in piedi, nella stessa posizione.

Garrett non c'è più, ma lei si.

"No!" Il corpo di Alyson è sdraiato sull'asfalto, non si muove.
"Alyson!" La scuote fra le lacrime, sente qualcuno afferrarle le spalle ma lei le respinge con forza.

"Alyson, perché?" Continua accarezzandole i capelli, "perché l'hai fatto?" Singhiozza, "dovevo morire io! Tu non c'entravi niente! PERCHÉ?!" Urla, "Mercoledì..." "Lasciami sola Tyler" "no, non ti lascio da sola" allunga la mano e chiude gli occhi di Alyson, Mercoledì fissa la scena terrorizzata.

"Dovevo morire io! È tutto colpa mia!" Tyler la abbraccia, e lei non oppone resistenza.

"Non è colpa tua, ha fatto la sua scelta" poggia il mento sulla sua testa e fa cenno a Enid di venire, "Mercoledí, mi dispiace tanto" Enid le poggia una mano sul braccio, nonostante anche le sue guance siano rigate di lacrime, "è tutto finito".

Nevermore, 4 mesi dopo

"Ciao" Mercoledì rotea gli occhi, "levati" "altrimenti?" Uno schiaffo.
"Ma cosa ti passa per la testa?!" "Ci vediamo in giro Harris!" "E io che volevo solo salutarti!" Urla alle sue spalle.
"Tuoche"

"Ti sta bene la divisa" Tyler abbozza un sorriso, "tu dici?" "Non farmelo ripetere" "onorato dai tuoi complimenti Addams" "dovrò averti intorno anche a scuola" "il mio Reietto interiore ti ringrazia" alza gli occhi al cielo" si voltano a guardare l'albero nel cortile, "so che ti manca" indica i fiori depositati per Alyson, "il suo sacrificio ci e mi, ha salvati" sospira per poi andare a lezione.

WEDNESDAY the sequel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora