The beginning

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C'era una volta la povera sventura senza nome.
Viveva in una casa tutta sola con gabbietta, dentro c'era un criceto, le dimensioni erano davvero piccole,  forse quanto il palmo di una mano.
Senza nome era un essere umano, come il resto della popolazione del pianeta. Proprio quel giorno avrebbe dovuto approcciare con questi altri umani e lasciare soli i sui due piccoli tesori.

Avrebbe dovuto incontrare queste altre persone verso le 8 e 30 del mattino davanti allo stimato liceo per eroi UA. Ma non ne aveva davvero voglia così raccolse tutte le sue cose che le sterebbero servite e uscì controvoglia.

Chiusi il libro e finì di scrivere il diario ironico lasciai la penna ed uscì da casa.
Non è un piacere presentarmi ma io sono Tn, una ragazza di 17 anni che sta per cambiare la sua vita.
Tutti più felici e smancerie varie.  
Presi veloce la termica nera a maniche lunghe, dei pantaloni e uscì.
La giornata sembrava una delle più belle, il sole splendeva e non si vedevano nuvole però c'erano quelle tirate di vento ogni tanto che interrompevano il caldo fortunatamente. 

Come inizio mattinata non era delle migliori.  Il casino nelle strade, le madri che gridavano ai figli di tornare entro cena e i crimini di borseggiatori di poco conto.     Tranquilla ma con troppe persone.     Finalmente con passo decisamente annoiato arrivai alle porte della sede per l'esame di ammissione.

Non persi tempo davanti alle porte e subito entrai. Un cartello indicava che tutti gli attendenti all'esame avrebbero dovuto seguire le frecce luminose che avrebbero condotto a un auditorium completamente buio con delle deboli illuminazioni blu. 

In pochi erano già seduti, molti stavano parlando e altri sarebbero ancora arrivati.   
Non passò molto tempo prima che le porte vennero chiuse con forza annunciando anche l'entrata di uno dei tanti supervisori dell'esame. 
Spiegò in modo sbrigativo ciò che ci avrebbe aspettato con le relative conseguenze e dove i diversi partecipanti sarebbero dovuti andare.
Questo per quello che avrebbe riguardato l'esame pratico. Prima di questo, tutti i presenti hanno svolto un esame scritto che coinvolgeva più materie.
Molte domande rientravano nella cerchia riguardante il comportamento di un hero rispetto ai suoi doveri.

Date le ultime informazioni ci divisero per andare nelle rispettive aree dove ci avrebbero osservati agire.
Nonostante fossimo stati dimezzati il numero di aspiranti eroi davanti a me era ancora altissimo, contavo 84 teste o più, tutte compense a divulgare le proprie unicità vantandosene.  
Standomene in ultima fila vedevo tutti concentrati alle porti ansiosi della loro apertura, quanta oscenità.

Dopo poco le porte si aprirono, lasciando liberi i partecipanti di entrare in tutta fretta.  Come loro anch'io corsi, sarebbe stato molto meglio entrare nella mischia e farsi notare da i presenti ma corsi nella direzione opposta.
Mentre tutto correvano principalmente verso il centro, io rivolsi la mia attenzione al lato estremi del campo. 

Come molte delle volte, il mio intuito si rivelò la scelta migliore.
Molti dei robot contenenti più punti si trovavano li. 
Abbattei uno per uno gli ammassi di ferramenta totalizzando un numero assai elevato di punti.
Ma nello stesso momento si era scatenato il putiferio nelle aree centrali, se non mi sbaglio a causa della comparsa di un robot da 0 punti. Quelli, che secondo le spiegazioni, sarebbero dovuti essere i più pericolosi, o comunque quelli con più forza distruttiva.

Non vidi chi fu, ma uno dei partecipanti lo abbatté e dagli speaker sopra ai palazzi non distrutti ci comunicarono la fine della prova e di recarsi tutti alle porte d'inizio per verificare che non ci fossero feriti o robe del genere.   

Se non erro i punti da me totalizzati dovrebbero girare attorno ai 70. 

Adesso dovrò solo aspettare la lettera d'ammissione della UA. 

the dance between the devilsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora