the dance between the devils

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Dal secondo giorno iniziammo con l'orario normale. Alle prime ore del mattino avevamo materie normali e obbligatore , come inglese o alto, a mezzo giorno un'ora e mezza per pranzare e nelle ore pomeridiane i fondamentale di eroismo. In classe sembravano tutti leggermente agitati dopo avere sentito delle voci girare riguardo al professore che avremmo dovuto avere. Dicevano che avremmo avuto All Migth, il pro hero primo in classifica, colui che salva tutti con un sorriso.

Fu così, entrò in classe con il suo costume della Silver Age annunciandosi e presentandosi e con tutto il suo egocentrismo. Come da aspettative questo corso avrebbe dato la maggior parte dei crediti su tutto l'anno, ma comunque anche le altre materie non erano da abbandonare. Come prima lezione avremmo iniziato con un combattimento simulato. Ci avrebbe divisi in squadre a due contro due in un'edificio, villain contro hero. In un tempo limite pre-stabilito i villain avrebbero dovuto proteggere un finto ordigno con estensione di un'isolato e gli hero avrebbero dovuto o catturare i villain con un nastro o disattivare la bomba. I gruppi vennero scelti in modo casuale con un'estrazione da una scatola.

Avremmo anche potuto già utilizzare i costumi realizzati dal bozzetto da noi mandato e anche dalle descrizioni e dei certificati di Unicità. Dopo averli indossati ci dirigemmo nel Ground beta, un'area simile, se non uguale a quella per 'essere ammessi.

Il team erano
A, ragazzo verde e capelli strani.
B, ragazzo tante braccia e tipo a metà.
C, tizia con la coda e palline viola.
D, tizio esploso e auto vivente.
E, tizia rosa e buco in pancia.
F, il muto e costume giallo.
G, cuffie e capelli gialli.
H, rana e corvo.
I, coda e tizia invisibile.
J, io e tizio rosso.
Avrei dovuto iniziare a imparare i nomi.

Le coppie che si sfideranno saranno poi,
A contro D. B contro I. F contro E. J contro G. C contro H.

Il primo scontro sicuramente non fu male.
Entrambe le parti svolsero il proprio ruolo molto bene, ma anche tralasciando
certi errori basilari.
- Farsi male in un esercizio scolastico è un conto ma poi in un vero campo sarebbe un grosso svantaggio.
- Ma raggiare una bomba con tanta leggerezza non curandosi per perimetro circostante
- Pensare solamente a se e non collaborare con il proprio compagno.

Avrei voluto fare molte altre osservazioni ma non ebbi molto tempo.
Il professore fece iniziare immediatamente il secondo scontro.
In esso trovai solamente la velocità di esecuzione molto alta, un fattore positivo e la qualità dell'esecuzione.
Il tizio a metà fece uscire il suo compagno, proteggendolo, e blocco i movimento degli avversari.

Terzo scontro poteva andare meglio quello con il mantello era troppo schizzinoso.

Bene toccava a me adesso.
Il mio compagno era carico e anche i due avversari lo sembravano.
Prima di entrare si diete hai "villain" il tempo per nascondere la bomba e finito il timer entrammo.
Il piano era di dividerci e comunicare attraverso le radioline dateci a disposizione ma, da quello che poteva sembrava, la ragazza con le cuffie sembrava potere sentire anche i minimi rumori o spostamenti.
Non sapendo il suo massimo di ricezione uditiva sarebbe stato meglio non rischiare e darle informazioni sul nostro piano gratis.

Comunicammo con i segni il piano e lo eseguimmo.
Catturarli sarebbe stato molto più difficile che disattivare l'ordigno.  
Con lo scotch creammo una sorta di figura o sagoma che ricordasse la mia e la nascondemmo in penombra, sicuramente il ragazzo giallo la avrebbe seguita.
Come si poteva immaginare in uno scontro 1 vs 1 la ragazza con le cuffie avrebbe perso se contro il mio compagno, e infatti, mentre era in svantaggio e ormai non badava più alla bomba e l'altro compagno era chi sa dove ne approfittai per entrare e "disattivare" la bomba. 
Scontro finito e vinto dalla squadra degli hero.

Finalmente finito il nostro scontro procedemmo subito con l'ultimo. Veloce e tornammo in classe per cambiarci e recuperare i nostri zaini.  

Non avete idea di quanti sono venuti a parlarmi.  ''Ma come ti è venuto in mente un piano così su due piedi ?''  ''Ma non ho ancora capito come funziona il tuo quirk''  ''Ma , ma e ma''   Troppe domande.  Il prof dell'ora successiva mi salvo mandando tutti al posto. Ultime lezioni e poi casa. 

Salutai tutti dicendo che ero stanca ma anche all'uscita dei compagni insistevano, anche solo per tornare a casa assieme.  ''Scusate ma non credo che facciamo la stessa strada, abito abbastanza lontano e vado a piedi quindi'' Era una scusa si ma ma anche verità.  Casa mia era lontana e tornavo a piedi ma dagli indirizzi degli altri avrei potuto fare la strada con almeno 3/4. 

Prima o poi lo avrebbero scoperto. 

Tornata a casa studiai e feci i compiti del giorno dopo fino a domani.