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Shigaraki era uscito dalla stanza e probabilmente anche dell'edificio così per distrarmi decisi di scendere per prendere qualcosa da bere.

Per potere accedere al bar senza problemi avevano spostato Bakugo in una stanza differente così che potessi scendere senza che lui sospettasse nulla.

Aprendo la porta vedi immediatamente appoggiato al muro affianco della porta la figura di Dabi.
Era appoggiato al muro, aveva uno sguardo indolente e le braccia incrociate al petto.

T/n: "Dabi?"

Dabi: "Esatto, così mi chiamo". Adesso aveva un sorriso beffardo stampato in volto.

T/n: "Provi un certo piacere nel origliare le conversazioni altrui?"

Dabi: "No solo le tue convinzioni.
Shigaraki mi ha detto di tenerti d'occhio.
Non so il motivo, ma non ho intenzione di farlo.
Mi scoccia dovere fare la guardia a una mocciosa".

T/n: "Meglio così, preferisco non avere nessuno tra i piedi. Se non ti dispiace adesso vorrei scendere".

Dabi: "Se vai a bere mi unisco, le serate senza il capo sono le migliori".

T/n: "Se proprio devi".

Kurogiri: "Signorina T/n siete sicura di scendere a quest'ora sapendo che il capo se ne è appena andato raccomandandole di non fare stupidaggini".

T/n: "Certo ma tra le cose che non posso fare non ha mai detto che io non possa venire qui a una qualsiasi ora che io voglia ed avere quello che io voglio". 

Kurogiri: "Scusatemi per la sfacciataggine".

Dabi: "Ma come ti trattano bene qui. Un giorno mi spieghi un po' come fai eh".

T/n: "Non sarò di certo io a dirti come avere più potere in una società come questa".

Kurogiri: "Ecco a voi".

T/n: "Grazie".
Continuai a bere fino a quasi l'ora per l'iniezione quando tornai in camera.
Estrassi l'ago e aggiunsi il liquido.
Alzai la manica e velocemente iniettai tutto il contenuto.

Era molto più pesante di quella che mi davano di solito.
Riuscivo a stento a stare in piedi o a tenere gli occhi aperti.  
Sarebbe ancora bastato stendermi e mettermi a dormire, il problema veniva li. Il lassativo ha avuto un effetto stranamente immediato che mi ha portato ad avere un fortissimo mal di testa che mi impediva di dormire.

Quella sera ho comunque provato a riposarmi, quello che si poteva chiamare, e fino alla mattina seguente e alle 12:30 restai in camera cercando di calmarmi.

Appena la sveglia fece il primo squillo andai verso il tavolo per prendere la seconda dose.
Ero distrutta dalla stanchezza. Riuscivo a malapena ad inserire l'ago nella boccetta per prelevare il liquido.

Velocemente lo ignettai nel braccio opposto della sera prima e in meno di un minuto fece effetto.

Volevo raggiungere il telefono per scrivere a Shigaraki ma lo avevo lasciato di sotto da Kurogiri.

Contro forze mi alzai dal letto ed andai verso la porta.
Mi appoggiai al muro, sentendo un'ondata di calore e vertigini che mi travolse. Le pareti della camera parevano inclinarsi, come se si stessero piegando in un lento, inquietante movimento circolare.
La mia vista si stava restringendo, i bordi della stanza si dissolvevano in una specie di nebbia indistinta.

Sentivo che il battito del mio cuore era un rumore distante e irregolare, come il tamburo di una marcia in lontananza.
Le gambe, le sentivo improvvisamente pesanti e intorpidite, sembravano vacillare, e un brivido gelido mi percorse la pelle, che era diventata pallida e sudata.

Cercavo e tentavo di respirare profondamente, ma l'aria sembrava sottrarsi al suo controllo, rendendo ogni inspirazione un'impresa.

Senti un forte senso di debolezza avvolgente che si faceva strada, oscurando ogni pensiero razionale, mentre il mio corpo si preparava a cedere.

Fino a quel momento non ero pienamente cosciente di cosa accadeva ma adesso tutto era completamente dato all'oscurità.

Le mie mani, le mia braccia, le mie gambe, il mio corpo non erano nello stesso luogo della mia mente.

Erano isolati e soli. Alla fine come me.

Essere accolta così caldamente dopo una sensazione così fremente ed insopportabile era quasi ...

... Piacevole

the dance between the devilsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora