Capitolo 1.

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Guardo attraverso la vetrata del mio ufficio, è una bellissima giornata di primavera il sole illumina tutta la stanza, e mi fa capire che sta quasi per arrivare l'estate e i giorni cupi che ho trascorso quest'inverno sono quasi finiti. Sono un architetto di successo mi occupo in particolare di ristrutturare vecchi alberghi, nella mia città che adoro tanto, Napoli, anche se molte volte sono costretta
a spostarmi per motivi di lavoro la maggior parte del tempo voglio stare dove mi sento più a mio agio, a casa. Sono così presa dagli affari che ho annullato la mia vita sentimentale, è così tanto tempo che non ho una relazione stabile con un uomo, tranne quelle piccole storie senza senso. A volte vorrei avere più tempo per me, per la mia famiglia tempo da dedicare ad una persona, che quando torni a casa si prenderebbe cura di me ed io di lui dovrei pensare di più a questa cosa, i miei quarant'anni anche se portati benissimo ci sono e davvero dovrei considerare la cosa. Il telefono che suona mi riporta alla realtà "Carlotta il signor Andolfi sta salendo l'ascensore ti volevo avvisare due minuti e sarà da te" "grazie Adriana sei sempre molto gentile lo sto aspettando." Andolfi è il proprietario di un grande albergo di Capri che ha deciso di ristrutturare dandomi carta bianca ,perché quest'anno il suo albergo ospiterà la più famosa sfilata dell'anno e quindi ha deciso di fare dei cambiamenti. Penso che rimarrà davvero contento del lavoro che sto facendo,è una persona davvero speciale. L'incontro di lavoro è andato meglio di come me lo aspettavo come al solito è molto tardi chiudo la luce e vado via, domani è un'altro giorno. Scendo nel garage dell'ufficio, mi infilo in macchina e mi avvio verso casa pensando cosa mi abbia preparato la mia governante, non so proprio come farei senza di lei. Sto ferma ad un semaforo e guardo il mare, mi da una pace immensa guardare il panorama che si vede lungo la strada che mi riporta a casa. Quando all'improvviso una macchina mi tampona ed io vado a finire con la testa sul manubrio, mi sento un po' stonata, mi rendo conto che non è niente di grave fortunatamente.

Meravigliosa creaturaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora