Marco's povMa cosa ho fatto? Ho escluso dalla mia vita le persone a me più care, proprio nel momento in cui ne avrei avuto più bisogno.
Ho mandato via mia madre nel più brutale dei modi, mentre piangeva ed era disperata, senza darle la possibilità neanche di parlare. Come ho potuto darle un dolore così grande? Come ho potuto essere così spietato?
Dopo tutto quello che ha già sofferto in queste settimane.
Ma non ho la forza neppure di guardarla negli occhi. Io, proprio io, non ho la forza di guardarla negli occhi: io che la cercavo continuamente fra la folla, ovunque.
Intanto ora non può più fare niente. O meglio. non deve più fare niente.
Devo solo allontanarla perché possa stare tranquilla, perché non veda che sono andati
in fumo i miei, e con i miei anche i suoi, sogni. Perché non veda quello che è rimasto di un figlio amato più di ogni altra cosa.
Voglio che abbia nelle mente e negli occhi sempre la mia immagine di guerriero forte e imbattibile, che avrebbe fatto di tutto per proteggerla.
E ora non riesco a proteggere neanche me stesso.
Cazzo, perché cazzo piango, merda. Non posso più permettermi di piangere: mi sono sempre lasciato fottutamente andare.
Ai concerti, davanti alla gente.
Pensavo che essere me stesso mi avrebbe aiutato. E invece fan culo essere se stessi. Cosa mi ha dato essere me stesso sempre e in ogni occasione? Ecco cosa mi ha dato: un futuro inesistente e devastante, come il solo che posso avere ora.
Al mio dolore, si aggiungerebbe anche il dolore che vedrei in lei. E non lo sopporterei.
Sono un vigliacco? Lo faccio per me, lo faccio per lei? Non lo so, non capisco più nulla. Ma so che starle lontano è l'unica cosa che riesco a fare ora.
Guardarla che mi guarda con occhi pietosi non lo sopporto: per la prima volta nella mia vita sono certo che stare lontano da lei, dalla persona che amo di più al mondo, è l'unica cosa da fare.
E Marta? Da anni viviamo uno per l'altra. Lei e' il mio punto di riferimento. Sa tutto di me. Anche più di quello che sa mia mamma. A volte è un bene che le mamme non sappiano tutto.
E mai, mai in tredici anni, mi ha tradito, mai mi ha fatto sentire inadeguato, o difficile, o insopportabile e ne avrebbe avuto motivo tutti i giorni, ogni ora del giorno. Mi è sempre stata vicina, mi ha sempre capito. E ora continuerà a farlo. Lei capirà, anche se non mi sentirà ne' mi vedrà più, che questo lo faccio per lei.
Lei sarebbe capace per amicizia di lasciare indietro il lavoro, di faticare a seguire la sua attività, di seguire tutti gli altri, magari arriverebbe a abbandonare o non incoraggiare i giovani, come è tanto brava a fare e come ha fatto per prima con me.
E questo non è giusto. Io non posso più darle nulla, ne' dal punto di vista umano, ne' da quello lavorativo.
Che se ne fa il mondo dello spettacolo di uno come me?
Lei deve essere libera di continuare il suo volo, di arrivare in alto e rimanerci sempre, senza ostacoli, senza pesi, senza dover pensare a chi rimane indietro e non potrà più seguirla.
Marta se solo sapessi.
Se solo sapessi.
Ma ora non sono più in tempo a dirti nulla. Ed è meglio così. E soprattutto sarà meglio così per sempre.
Mio padre, Claudia.
Sarà un dolore immenso per tutti loro.
Ma le persone superano il dolore, anche quello di una morte: si abitueranno, andranno avanti.
Io ho parlato con loro l'ultima volta e non intendo più sentire nessuno. Mai più.
Non voglio vedere più nessuno. Non voglio più sapere nulla delle persone del mio passato.
Devono dimenticarsi di me e essere pronte a prendere il via e vivere appieno una vita perché io una vita piena non l'avrò più.
Già, è vero, solo una persona non ho più potuto vedere. Prima di chiudere, devo parlargli. Glielo devo. Questo ultimo contatto con il passato e poi sono libero di proseguire da solo.
Dove ho lasciato il telefono?
Eccolo.
La prima telefonata che faccio da quel maledetto giorno.
Marta mi ha lasciato il telefono qui, carico e pronto all'uso. Come sempre sapeva che cosa mi sarebbe servito e come sempre lo ha fatto al momento giusto. È l'ultima cosa che ha fatto e che farà per me.
Il suo numero, eccolo."Filippo, ciao. Come stai? .....Io come sto? Beh, davvero difficile dirlo.
Si, Claudia mi ha detto che vi siete sentiti.
Penso che dobbiamo parlarci.
Soprattutto io ho bisogno di parlarti"
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SEI IL TUTTO - MARCO MENGONI
FanfictionMarco ha avuto il pensiero sfuggente di essere forse finalmente arrivato dove sognava fin da bambino. Era forse arrivato anche il momento di godere di questo successo e di calmare il suo animo sempre in subbuglio, sempre alla ricerca. Aveva finalm...