Capitolo 12 - Claudia

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Claudia è da sempre la cugina preferita di Marco.
Sono cresciuti insieme e ha avuto la capacità, fin dall'infanzia, di farsi dire tutto da lui.
Anche quelle cose che Marco non avrebbe voluto dirle, lei, con qualche semplice manipolazione e raggiro, riusciva a farsele dire; anche quelle cose che mamma Nadia non sapeva e non avrebbe dovuto sapere.
Mai Claudia aveva tradito questa posizione di preferenziale confidente di suo cugino; mai in tutti gli anni di vita insieme, ha pensato minimamente di parlare con qualcuno dei segreti che Marco, sotto qualsiasi profilo, possa averle confidato.
Per questo motivo Marco ha scelto proprio lei quando ha avuto la necessità di appoggiarsi a una persona di fiducia, di avere un riferimento solido, discreto, che gestisse gli aspetti della sua vita, anche i più riservati e privati, di cui non aveva voglia o tempo di occuparsi.
I suoi soldi, la sua casa in sua assenza, le sue piante, i suoi quadri, le sue cose più preziose, che solo lei sapeva dove fossero custodite.
Ogni decisione andava presa insieme a lei.
Di questo rapporto Nadia era stata un tempo molto gelosa.
Aveva la sensazione di essere, per una parte molto importante, fuori dalla vita di Marco e questo non le piaceva.
Ma se lo è fatto piacere quando si è accorta che Claudia era l'unica a poterlo seguire ovunque, a trasferirsi a Milano con lui, a svolgere la sua vita, in gran parte, all'ombra e al servizio del cugino.
Non poteva occuparsene lei; sapeva che la cugina fraterna, pur nel totale riserbo anche nei confronti degli zii, avrebbe fatto qualunque cosa per Marco.
Claudia non solo sapeva tutto di Marco, ma aveva anche l'abilità di capire al volo le persone che si avvicinavano a lui. Requisito essenziale per il suo benessere e per la sua sicurezza.
Allontanava i soggetti che potevano in qualche modo, approfittando del successo di Marco, girargli attorno per fini utilitaristici, anche non troppo trasparenti e onesti.
Ci pensava lei prima che potessero fare danni.
Il gruppo che si era formato attorno a Marco, infatti, era fatto di persone, soprattutto grazie a Claudia, che non erano solo collaboratori, ma fratelli e sorelle con i quali condividere, in piena libertà e fiducia, ogni ora, di ogni giorno della vita. Una famiglia.
Marco era fortunato e lo sapeva.
Era fortunata a avere lei, a avere gli altri e ad avere Marta.
Marta, ecco proprio lei preoccupava da un po' Claudia.
Da qualche mese, aveva dei turbamenti mai riscontrati prima.
Silenzi improvvisi, malumori, preoccupazioni esagerate, timori, sbalzi di umore, passaggi dall'allegria incontenibile, alla tristezza ingiustificata.
Eppure il lavoro andava a gonfie vele. I successi si susseguivano oramai in maniera continuativa e quasi automatica.
Le punte di diamante della sua scuderia erano tutti all'apice del successo: ma la cosa davvero di soddisfazione era che fra di loro, questi ragazzi prodigio, come li chiamava lei, erano anche amici e sostenitori reciproci e fra di loro. È questo era il merito principale di Marta e della sua squadra: l'umanità e l'aspetto più sensibile dello spietato mondo dello spettacolo.
Se tutto andava così bene, cosa stava succedendo a Marta?
Claudia aveva pensato a problemi di salute, suoi  o di qualcuno di famiglia. Aveva indagato, come solo lei sapeva fare e come aveva bene imparato con il cuginetto sprovveduto, per capire ma alla fine non le risultava nulla di tutto ciò.
Il lavoro andava bene, la salute anche. Cosa rimaneva di fondamentale nella vita di una persona? L'amore. Certo! Era l'amore.
Ma di chi e verso chi?
Marta era sempre impegnata al lavoro, era focalizzata sui suoi obiettivi ventiquattro ore su ventiquattro.
Era difficile capire di chi si fosse innamorata, non avendo praticamente una vita al di fuori dell'ufficio.
Allora non restava che ipotizzare che si fosse innamorata di qualcuno con cui lavorava.
Chi avrebbe potuto essere? Il comportamento era con tutti molto, troppo cameratesco, nulla mai di sensuale o di imbarazzante tali da fare sospettare sentimenti di quel tipo.
Era rimasto un enigma irrisolto.
A Claudia piaceva divertirsi pensando a questo o quello dei colleghi o collaboratori: ma nessuno rispondeva ai requisiti che avrebbero potuto portare in quella direzione.
Chissà se Marta avesse mai parlato con Marco dei suoi amori segreti? Se gli avesse detto di un probabile suo spasimante? Strano, molto strano che Marco, poco poco sollecitato dalla cugina in questo senso, non si sia lasciato andare come al solito con lei a un fiume di confidenze su Marta. Ovviamente sempre con affetto e con estrema delicatezza.
Forse, era una idea sbagliata. Forse non era neanche l'amore il motivo del turbamento di Marta.
Chissà, prima o poi avrebbe capito.

SEI IL TUTTO - MARCO MENGONIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora