Capitolo 9: Guardie e ladri (Parte 1)

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Flynt si appoggia al muro del vicolo, buio, inghiottito dalle tenebre della notte, guarda Choker distesa a terra su un giaciglio composto da stracci, nel silenzio di quel momento riesce a sentire il suo stomaco brontolare a metri di distanza.

Dopo le ultime scoperte il ragazzo non sa più cosa fare, non può consegnare la bambina ai rapitori, ma non può neanche lasciare che torni da suo padre, il quale le stava facendo aprire il cranio per chissà quale motivo malato.

In quel momento, Flynt pensa a colei che più di tutti si è dimostrata disponibile ad aiutarli, Lemon.

Il dispositivo di comunicazione del ragazzo con la maschera è solitamente disattivato per impedire che qualcuno sia in grado di tracciarlo, ma bisognoso di confrontarsi con qualcuno in quel momento, decide di fare un'eccezione e chiamare la ragazza dai capelli verdi, tanto si sarebbero comunque dovuti spostare di lì a poco.

Flynt porta due dita alla tempia e una rapida luce la attraversa sotto pelle per un istante.

Non fa neanche in tempo a chiamare che il suo trasmettitore riceve subito un altro segnale, la chiamata si apre da sola.

"tu devi essere Flynt, il tipo che ha con sé la ragazza, non pensavo saremmo riusciti a parlare, sto cercando il tuo segnale da giorni e giorni... non appena è stato disponibile mi sono precipitato, spero di non star disturbando...".

Il ragazzo dalla giacca viola rimane perplesso "E tu chi cazzo sei? Se hai intenzione di venire a prendere la ragazzina sappi che smetterai presto di ricevere il mio segnale".

La voce dall'altra parte ridacchia sotto voce "In realtà volevo metterti in guardia... non sono io a cercarti ma ti assicuro che lo sta facendo qualcuno di molto competente".

Flynt non sembra stupito da tale informazione "Ma va... continueranno ad arrivare coglioni su coglioni ma la cosa non mi spaventa affatto, non hanno idea contro chi si stanno mettendo".

Ancora una volta la voce sembra sul punto di ridere "non è di coglioni che sto parlando, il presidente sembra aver ingaggiato un detective particolarmente in gamba, te lo assicuro, ho avuto il piacere di parlare con lui proprio ieri... se vi raggiungerà non avrai scampo, se non l'ha ucciso un palazzo pieno di esplosivo di certo non riuscirai a ucciderlo tu...".

Flynt è confuso, sembra che questa persona stia cercando di metterlo in guardia ma allo stesso tempo nel suo tono percepisce un senso di sfida e sbeffeggiamento "Ci hai parlato ieri? E tu da che cazzo di parte stai!?" esclama prima di voltarsi verso Choker e decidere di abbassare la voce "Lo stai aiutando a raggiungerci ma allo stesso tempo mi avvisi della cosa? Che senso ha?".

La voce ride ora di gusto "Io non sto dalla parte di nessuno... ma vedi, a causa di alcune mie complicazioni fisiche passo le giornate in modo particolarmente noioso e voi siete stati una rivelazione per me... non potevo perdere l'opportunità di rendere più interessante questa storia... stavi pensando di andare a casa di RoseMary?".

Flynt si irrigidisce, chiude i pugni stringendo con forza le dita contro il palmo della propria mano "Tu che cazzo ne sai di lei? Stammi bene a sentire... non ti devi intromettere in questa storia, so cavarmela da solo e non ho bisogno del tuo aiuto ma se al contrario ti divertirai a indirizzare anche i miei nemici sappi che dovrò cercarti e toglierti di mezzo personalmente".

"Hm" la voce riprende a parlare come se niente fosse "In realtà volevo avvisarti di non andare da lei in questo momento se non vuoi incappare nel segugio che ti è alle calcagna, per quanto riguarda l'idea di trovarmi... non sto nella pelle, sarebbe l'avvenimento più emozionante della mia misera vita, buona fortuna" e detto ciò scoppia a ridere rumorosamente finché Flynt non chiude la trasmissione e disattiva il ricevitore nuovamente.

Come ratti in trappolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora