Capitolo 11: Guardie e ladri (Parte 2)

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-NOTA DELLO SCRITTORE: Questo capitolo è stato pesantemente censurato per rispettare gli standard della community di Wattpad, se vi dovesse interessare la versione originale, scrivetemi un messaggio privato, se invece ritenete manchino dei passaggi logici che potrebbero essere andati perduti nella censura, fatemelo sapere così che io possa correggere al più presto.
Buona lettura!-




Il trasmettitore di Finneas riceve un segnale: "Allora? Come procedono le indagini?".

"Ancora tu? Hai qualche altro asso nella manica? Al momento mi farebbe comodo" risponde l'agente al suo informatore dalle spiccate doti informatiche.

"Non dirmi che non hai ottenuto nulla" gli risponde lui con tono sbeffeggiante.

"Non si può dire che abbia fatto un viaggio a vuoto, ho ricevuto una descrizione importante per quanto riguarda l'aspetto attuale della ragazza e anche alcune informazioni sulla psicologia del rapitore, ma non conosco la oro posizione attuale" continua Batchelor serio, ignorando l'ironia dell'altro.

Il suo contatto non tarda a rispondere "Che peccato, per fortuna hai me però, non credi? Si dia il caso che disponga di più occhi e orecchie di quanti tu possa pensare e sono riuscito a ricavare dettagli cruciali per la tua indagine".

Finneas grugnisce "Non è il momento di pavoneggiarsi, dimmi di che si tratta e basta, potrei non avere molto tempo".

Dall'altra parte proviene una piccola e trattenuta risata prima che il discorso riprenda "Il pesce grosso nuota in queste acque, coloro che hanno assoldato Flynt per rapire la bambina sono un'importante banda di gangster locali, forse dovrebbero essere più discreti quando sbrigano le loro faccende e non interagire con soggetti così facilmente... penetrabili, intendo a livello digitale...".

"Cosa!?" esclama il poliziotto "Avanti, dammi il nome, mi recherò lì immediatamente e poi..." ma l'altro lo interrompe "Ti recherai lì da solo? Anche questa volta? Amico mio, è la giustizia o il riscatto per la tua sorellina che cerchi?".

Il sangue di Finneas gli si gela nelle vene facendo calare un cupo silenzio per alcuni secondi.

L'agente stringe i denti "Se al palazzo fossi stato solo, nessuno sarebbe stato coinvolto, manterrò un basso profilo, cosa che con uno squadrone alle spalle non potrei fare, così facendo non mi ritroverò a dover affrontare quella manica di malviventi".

Ancora una volta si sente un accenno di risata provenire dall'altro "Un lungo giro di parole per dire che la risposta esatta è la seconda... In questo caso buona fortuna, ma fai attenzione, stai andando a cercare un agnellino in una tana di lupi e i gangster potrebbero non essere la belva più feroce che troverai lì in mezzo...".

Dopo questa frase il segnale si disconnette, il trasmettitore riceve dei dati dall'hacker, Batchelor fissa il vuoto davanti a sé.

Nel frattempo, un'aria putrida e maleodorante si fa strada nelle narici di Choker, impregnandosi nei suoi polmoni fino a sporcare la sua stessa anima. La ragazza è in un angolo di una stanza ammuffita, la luce proveniente dalla lampadina sul soffitto è costretta ad attraversare un vetro talmente sudicio da diventare verdastra, immergendo la scena in un'atmosfera ancora più tetra.

Il rumore metallico di una porta scorrevole buca i timpani della bambina senza alcuna pietà, subito dopo dei passi, più di una persona sta entrando in quel piccolo stanzino.

"Il capo avrebbe voluto iniziare le trattative giorni fa ma meglio tardi che mai, no?" una voce filtrata da una qualche sorta di maschera pronuncia in direzione di qualcun altro. "Lo sai che tanto è sempre scontento, anche l'avessimo avuta entro i tempi non sarebbe cambiato nulla, avrebbe trovato qualcosa di cui lamentarsi" risponde la seconda voce.

Come ratti in trappolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora