Capitolo 6

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Siamo a un metro di distanza, io sotto la pioggia che pesante colpisce l'ombrello. Questo bussare irrequieto dell'acqua ovatta il suono del mio cuore.
Bakugou:"...Ok" entra nello spazio sotto l'ombrello e afferra il manico nel punto in cui non lo tengo io.
Bakugo:"Lo tengo io, così non mi schiacci la testa."
Infilo le mani in tasca per riscaldarle e camminiamo verso casa.
Stiamo in silenzio, si sente la pioggia battere sull'ombrello e il rumore delle nostre scarpe che schiacciano l'acqua.
Lentamente smetto di sentirmi a disagio, cambio lato da cui tenere la cartella essendosi fatta pesante lungo la camminata. Mentre sollevo la tracolla per spostarla sento la mano di bakugo afferrarla con decisone.
Bakugo:"Da qua" sbotta sussurrando come se non volesse farsi sentire. Con mia sorpresa prende la mia cartella e se la carica sulle spalle insieme alla sua.
Sole:"Perché sei così gentile?" Chiedo genuinamente, cosa ha fatto cambiare il suo atteggiamento nei miei confronti? Perché dopo anni di maltrattamenti adesso si comporta in questo modo?
Bakugo:"Non posso?!" Ringhia senza guardarmi, anzi nasconde il viso guardando dall'altra parte della strada.
Sole:"Certo che puoi mi fa piacere, mi chiedo solo cosa sia cambiato. Prima facevi lo stronzo e ora invece mi prendi addirittura la cartella non lo capisco"
Mi aspettavo una risposta di getto, cruda e pronta come al suo solito. Invece per qualche minuto la pioggia prende parola al suo posto.
Poi senza che me l'aspettassi aggiunge:
Bakugo:"Non ti odio tutto qua" allora intuisco che il discorso fatto durante l'esercitazione l'abbia turbato. Non credo che lui si renda sempre conto del suo atteggiamento. Non faccio ulteriori pressioni, mi va bene questa come risposta, so quanto sia difficile per lui parlare così.
Sole:"va bene"
Noto che abbiamo superato casa sua, mi sta accompagnando per non lasciarmi senza ombrello.
Sole:"Il prof ha detto che domani dovrebbero arrivare i costumi, chiamami quando lo provi voglio vederlo"
Noto che arrossisce a questa richiesta e la cosa mi fa piacere, rido sotto i baffi. Siamo davanti casa mia, prendo la mia tracolla e veloce come un fulmine lo saluto con un bacio sulla guancia giusto per infastidirlo.
Diventa immediatamente paonazzo ma prima che possa urlarmi dietro qualunque suo lamento al riguardo sono già davanti la porta di casa.
Sole:"A DOMANI GRAZIE DI TUTTO!" E ridendo soddisfatta entro a casa. Solo dopo essermi chiusa alle spalle il mio gesto goliardico prende tutto un altro sapore.
Ripenso alla pelle morbida e calda della guancia di Bakugo e all'odore del suo viso e improvvisamente mi passa la fame. Il mostro si agita di nuovo peggio di prima, guardo dalla finestra senza farmi notare per vederlo andare via ma sta ancora fermo là dove l'ho lasciato, dopo qualche secondo borbotta qualcosa e torna verso casa sua mani in tasca e braghe calanti, lui è sempre lo stesso in realtà. Sono io forse che sto iniziando a vederlo diversamente.

CONTINUA

Bittersweet (Bakugou x Oc) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora