Capitolo 11

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Il festival sportivo era alle porte, tutta la scuola stava in fermento vista l'importanza dell'evento. Io faccio parte della sezione di supporto ma ciò non toglie la possibilità di poter gareggiare. Anzi, devo mostrare i miei gadget e le loro utilità. Compenserò la mancanza di un quirk con le mie abilità. Anzi per rendere il tutto più spicy sto cercando proprio di garantirmi il passaggio alla finale nonostante io non abbia alcun quirk.
Sicuramente il rapporto tra me e Bakugo è migliorato parecchio ma non dimentico il suo modo di pensare.
Bakugo:"Hai finito di giocare, nerd?"
Eccolo, sento la sua voce roca e bassa alle mie spalle.
Sole:"Che ci fai qua, non voglio che si veda il mio lavoro prima che sia finito."
Sbuffa e mi prende la cartella.
Sole:"Ancora? Che stai facendo?!"
Bakugo:"Sta zitta e andiamo forza." Non urla e con le mie cose esce dal laboratorio. Chiudo il mio lavoro in fretta e furia ed esco per raggiungerlo.
Sole:"Guarda che non puoi entrare e decidere quando finisco di lavorare."
Bakugo:"Come dici tu"
Sole:"La smetti di sminuire il mio lavoro?"
Mi fermo tirandolo dalla manica e solo ora mi accorgo che non sta facendo la strada di casa.
Sole:"Ma dove stiamo andando?"
Si gira solo di lato senza guardare nella mia direzione.
Bakugo:"Vuoi un gelato?"
Sole:"Certo" e riprende a camminare senza aggiungere altro.
Mi avvicino al suo fianco e resto perplessa.
Sole:"Potevi anche chiedermelo sai"
Ringhia senza rispondere.
Bakugo:"Se avessi saputo che avresti rotto il cazzo così tanto ti avrei lasciata in mezzo ai rottami a giocare" sbotta urlando come uno di quei cani piccoli che gridano in modo isterico per farsi grossi. Ecco lui fa esattamente così.
Trattengo una risata e la cosa lo lascia perplesso.
Bakugo:"Che cazzo ridi??"
Sole:"Niente niente"
Ringhia in silenzio accanto a me, ha le guance rosse ed evita di guardarmi negli occhi.
Sole:"comunque il gelato è una bella idea, sei stato carino a chiamarmi"
Veloce come la luce mi avvicino, mi arrampico sulla sua spalla e gli lascio un bacio rapido sulla guancia.
Non capisco più quale sia il mio gioco. Godo nel vederlo subire senza lamentarsi? Perché non si lamenta? Perché stiamo andando a prendere un gelato?

 Godo nel vederlo subire senza lamentarsi? Perché non si lamenta? Perché stiamo andando a prendere un gelato?

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Lo stomaco mi si agita e la voglia di mangiare passa di colpo.
Vorrei fargli mille domande ma ho paura di rovinare tutto di perderci di nuovo così ingoio tutto quanto ed evito di dire altro.
Prendiamo un gelato io alla fragola e lui al cioccolato.
Ci mettiamo seduti in una panchina verso le ultime luci del giorno, con questi colori i suoi occhi sembrano brillare.
Bakugo:"Ti si sta sciogliendo il gelato" e senza darmi il tempo lecca la parte del mio gelato che stava per colarmi tra le dita.
Sento il suo labbro inferiore sfiorare la mia mano e senza rendermene conto riconosco quanto sia attraente nel farlo. Due secondi che nella mia testa sono durati tutto il giorno. Presa dal panico mordo il suo gelato per una questione di equilibri e mi si gela la testa.
Sole:"AAAAH CHE DOLORE"
Bakugo:"CHE CAZZO FAI"
Sole:"TU HAI LECCATO IL MIO"
Sole:"AAAH CHE FASTIDIO CHE FASTIDIO"
Scoppia a ridere, poi mi prende la faccia.
Bakugo:"Aspetta so come farlo passare."
Mi apre la bocca leggermente e con il suo pollice preme sul mio palato.
Effettivamente il dolore è passato, ma ciò non rende il tutto meno imbarazzante.
Cerco di farfugliare un "ma non ti fa schifo?"
Al quale risponde liberandomi dal suo dito in bocca.
Bakugo:"Sempre meglio di sentirti gracchiare" ridacchia e riprende a mangiare il suo gelato.
Mentre gli ultimi raggi di sole scendono e i lampioni ne sostituiscono la luce incrociamo lo sguardo di due ragazzi della sua sezione.
Un ragazzo alto con i capelli rossi ancora più spinosi di quelli di Bakugo se possibile, cammina con una ragazza poco più bassa e tutta rosa, adoro il rosa che carina. Certo gli occhi totalmente neri e le corna la rendono un po' inquietante ma emana così golden retriever energy da compensare l'aria minacciosa della sua eteromorfia.
Kirishima:"EI BAKUGO" esclama quasi scodinzolando anche lui, si avvicinano entrambi mentre Bakugo sembra irrigidirsi.
Mina:"È la tua ragazza?" Vomita subito esaltata dalla curiosità e dallo stupore. Va be ci credo, avendolo in classe con Izuku subiranno il peggio del peggio come fu alle medie.
Sole:"No no, siamo amici d'infanzia" rispondo ormai troppo affossata nel disagio dopo il pollice in bocca che una domanda del genere nemmeno mi può scalfire.
Bakugo si limita a ringhiare anche lui proprio come un cane.
Sole:"Piacere chiamatemi Sole, mi piace essere chiamata per nome" [cazzate tf non mi ricordo che cognome vi ho scritto sempre se ne ho scritto uno lol, sorry] mi presento sorridendo porgendo la mano prima alla ragazza.
Mina:"Piacere mi chiamo Mina" e poi al ragazzo.
Kirishima:"Io Kirishima"
Mina:"Frequenti anche tu la U.A. Vero?"
Sole:"Sisi sono nella sezione di supporto, non possiedo quirk quindi mi sono arrangiata in qualche modo"
Il ragazzo lancia un'occhiata veloce a Bakugo incuriosito e poi ritorna su di me.
Kirishima:"Che figata sono curiosissimo di vedere qualche tuo lavoro!"
Sole:"Per la verità l'avrai già visto, il costume di Bakugo l'ho progettato io"
Rispondo imbarazzata e soddisfatta.
Mina:"DAVVERO? Incredibile!"
Bakugo si limita a continuare a ringhiare.
Sole:" Hai finito di ringhiare?"
Gli chiedo rimproverandolo mentre Mina trattiene una risata che Kirishima non si fa problemi a lasciare libera.
Bakugo:"SMETTO QUANDO VOGLIO"
Sole:"Fa come vuoi basta che non mordi"
E prima che possa riurlarmi contro gli infilo il gelato in bocca e lo guardo con rimprovero, non si lamenta e seccato continua a mangiare il suo gelato.
Kirishima:"Parteciperai al festival sportivo no?"
Sole:"Certamente! Sto preparando apposta dei gadget per compensare la mia assenza di quirk, voglio vederlo un po' come un esperimento"
Mina:"Allora in bocca al lupo!"
Sole:"Anche a voi!"
Kirishima:"Ciao Bakugo a domani"
E si allontanano chiacchierando e lanciando ogni tanto qualche occhiata.
Mi giro e vedo Bakugo che mi guarda serio.
Bakugo:"Perché??"
Sole:"Cosa?"
Bakugo:"Perché partecipi al festival se non hai nemmeno un quirk?"
Sole:"Non ho bisogno di un quirk se riesco a progettare quel che mi serve, non sarà la stessa cosa ma voglio provarci"
Mi guarda concentrato per qualche secondo poi distoglie lo sguardo e si alza.
Bakugo:"Siete proprio uguali"
E così torniamo a casa, restiamo in silenzio durante il tragitto ma appena arrivati sotto casa mia succede qualcosa di inaspettato e strano.
Bakugo:"Ciao"
E questa volta è lui a baciarmi la guancia.
Sento le sue labbra morbide e calde sulla pelle, mi tiene delicatamente il mento con pollice e indice. Si allontana velocemente senza mostrarmi il viso e ora che non ho il suo bacio addosso mi sembra esserci freddissimo.
Entro a casa non più così confusa su cosa stia succedendo ma questa volta ho solo una stupida paura e il cuore a mille.

CONTINUA

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