Capitolo 14

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Lo scontro è iniziato, aspetto qualche secondo prima di vederlo buttarsi con un'esplosione violenta ma non troppo verso di me così proprio in quell'istante mi sposto usando gli stivali a propulsione mi sposto a scatti ma velocemente.
Inizia a irritarsi e fare sul serio, quello che volevo. Finora sto solo schivando colpi, devo contrattaccare ma avrei voluto non usarlo con lui, dai guanti che ho ideato negli ultimi mesi ricambio il suo attacco con la stessa moneta. Gli lancio un'esplosione forte anche se non quanto le sue.
Avevo creato questo item ispirandomi proprio a lui, nonostante il disprezzo per la sua arroganza e il suo temperamento ho sempre continuato ad ammirarlo è una parte di me forse vorrebbe essere come lui.
Bakugo resta sorpreso e confuso, continua ad attaccarmi e da uno dei miei guanti lascio che una volata di aria fredda lo colpisca, ovviamente sposta anche me ma rallenta la sua sudorazione e dunque la potenza dei suoi attacchi.
Ricambio con altre esplosioni, sembra che lo stia sfidando ma in realtà semplicemente non pensavo di finire in una sfida diretta contro lui.
Ovviamente non ho la minima possibilità di vincere, i miei sono solo supporti, non sono all'altezza di un vero e proprio quirk.
Sento gli stivali iniziare a cedere, ne ha colpito uno e questo crea problemi, provo ad usare i guanti con la stessa tecnica che usa lui per volare ma non è la stessa cosa.
Sono troppo in alto non riesco a concentrarmi sui suoi movimenti e questo mi costa la stabilità, un ultimo colpo mi butta fuori gioco.
Inizio a cadere e non riesco a gestire bene i guanti, non hanno abbastanza potenza e non li ho mai usati per volare.
Mentre capisco come attutire la caduta mi sento strattonata e in un secondo mi ritrovo a terra.
Bakugo.
Mi ha presa e portata giù, sento ancora le sue braccia attorno alla vita, il mio viso è tra i suoi capelli mi allontana senza guardarmi.
Midnight:"Sole dichiari di non essere più in grado di combattere?" Chiede la prof per concludere formalmente l'incontro. C'è tanta confusione nell'aria.
Sole:"Si." Voglio solo andarmene, dichiarata la vittoria di Bakugo lascio subito l'arena.
Sole:"Grazie..." sussurro prima di andare.
Lui non mi risponde. Non c'era bisogno che mi aiutasse, sarebbe tranquillamente intervenuto un professore in tempo non mi avrebbero lasciato cadere, mi sento in colpa per come l'ho trattato precedentemente.
Izuku prova a fermarmi per parlare ma sono troppo confusa.
Torno nella stanza di preparazione per riprendere fiato un attimo e rimuovere gli item ma la porta si apre di nuovo anche se questa volta con delicatezza.
Bakugo:"Perché...?" Chiede con un grugnito basso.
Sole:"potrei farti la stessa domanda"
Rispondo di getto continuando a sistemare le mie cose.
Bakugo:"Cos'erano quelli?" Sta palesemente parlando dei guanti.
Sole:"Lo sai cosa sono"
Bakugo:"E perché li hai fatti? Volevi sminuirmi? Che cazzo dovevano essere?" Cerca il mio sguardo con rabbia e frustrazione, dovevo immaginare gli avrebbero fatto questo effetto.
Sole:"...volevo essere simile a te" rispondo senza scappare più al suo sguardo. Siamo così vicini che riesco a sentire il suo respiro, è dolce e agitato.
Bakugo:"Perché?" Insiste prendendosi altro spazio vitale attorno a me, l'aria più confusa che seccata mi tranquillizza un po'.
Sole:"Perché mi piaci, cioè, ti ammiro. Non pensavo avrei mai raggiunto questo punto della sfida quindi per me era impossibile finire in una sfida contro di te..." si avvicina ancora di più questa volta al mio orecchio per sussurrare ringhiando:
Bakugo:"Non ti avrei mai lasciata indietro." Si allontana di botto giusto il tempo di realizzare il vero motivo per il quale mi aveva scelta in squadra. Non era per penalizzare Izuku ma per aiutare me.
Bakugo è già uscito con passo deciso e mille sbuffi dalla porta e io mi sento una cretina.

Bittersweet (Bakugou x Oc) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora