𝑥𝑣𝑖𝑖.hello, hello, hello, how low

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CHAPTER SEVENTEEN !
— non ci metteremo nei guai, promesso
(heart monitor,,, st1 ep6)

CHAPTER SEVENTEEN !— non ci metteremo nei guai, promesso (heart monitor,,,  st1 ep6)

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MANCAVA MENO DI UNA SETTIMANA AL SUO COMPLEANNO, meno di una settimana e la giovane ed infantile Margot Bleil sarebbe diventata, a tutti gli effetti, una sedicenne indipendente. La tortura del coprifuoco sarebbe finita, così come tutte le ramanzine da parte di un tutore fin troppo protettivo.

Strinse le bretelle dello zaino con entrambe le mani, saldamente, come se fossero la sua unica sicurezza in quel momento. Attraversò il piccolo corridoio dell'autobus, pochi centimetri la dividevano dall'uscita.
Una volta arrivata alla soglia, fece un cenno col capo al guidatore, il quale ricambiò energicamente. Margot era l'unica degli studenti a salutarlo ogni mattina ed ogni pomeriggio, persino quando aveva la luna storta, e lo faceva sempre con il sorriso stampato in volto. Era un raggio di sole che camminava per le strade, eppure non riusciva ad accorgersene.

     L'aria tiepida del primo pomeriggio era rinfrescante, rinvigorante. L'assaporava a pieni polmoni, la sentiva espandersi al suo interno come un fiore che cresce sotto il docile tatto della luce.
Osservò per l'ultima volta quel paesaggio così sereno e tranquillo, quell'attimo di normalità che le mancava da un po' di tempo. Fece un leggero sorriso radiante prima di attraversare il cancellino della piccola casa Bleil.

     L'unico rumore che si percepiva era lo sfrecciare dell'autobus alle sue spalle ed i ciottoli calpestati dalle suole delle scarpe. Oltre a questo, il cinguettare di alcuni passeri ed il ronzio delle api che svolazzavano attorno alla lavanda nel giardino della gentile vicina, la quale trattava quelle piante come se fossero sue figlie.

     Margot raccolse le chiavi di casa dal taschino esterno dello zaino, per poi infilarle nella serratura della porta d'ingresso. Fece due giri a sinistra, e quest'ultima s'aprí. Un forte odore di pasta al forno invase la ragazza, facendole brontolare la pancia dalla fame. Era il suo piatto preferito da quando aveva otto anni e solo una persona riusciva a farla a dovere: Rayan Bleil.
Ciò significava che era tornato presto dal lavoro e che si trattava d'un occasione speciale, poiché raramente cucinava a causa della stanchezza. Spesso, quasi quotidianamente, era la dolce e cinica adolescente a preparare la tavola, qualche volta ordinavano d'asporto.

     «Sei arrivata, finalmente!» esultò lo zio accogliendola all'entrata.

     «Che sta succedendo?» chiese con la voce tremolante. Credeva di averne fatta un'altra, uno dei tanti casini in cui abitualmente si immischiava, nonostante sapesse che, nei giorni passati, aveva cercato in tutti i modi di astenersi nel fare guai.

WITH THE LIGHTS OUT  ( teen wolf ) ¹ ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora