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«BUON COMPLEANNO!» esultarono Scott e Stiles a squarciagola. Entrambi tenevano saldamente in mano due cannoni spara coriandoli che non esitarono a far scoppiare, una volta che la loro amica, pronta per la scuola, uscì di casa. Un tonfo assordante squarciò il silenzio prepotente della mattina mentre alcuni petali dorati ed argentei le ricadevano sul volto stanco.
«Avete idea di che ore siano?» si lamentò Margot con la voce impastata dal sonno.
«L'ora della tradizionale tirata d'orecchie!» enunciò Stiles avvicinandosi pericolosamente all'amica.
«Potete scordarvelo! Non ho più sei anni!» Ma, nonostante i suoi continui avvertimenti e le minacce, i due ragazzi non si ritirarono indietro. Seguire le usanze, per loro, era fin troppo importante, più della loro stessa incolumità. «Idioti!» sibilò l'altra a denti stretti, una volta che le sue orecchie erano diventate rosse e indolenzite.
«Tieni, questo è il tuo primo regalo della giornata...» disse Scott consegnando all'amica un piccolo sacchetto di carta unto e profumato.
Un'odore invitante di zucchero e marmellata ai lamponi fece inebriare la giovane Bleil. Non poteva credere al suo stesso olfatto. «È il cornetto che faceva sempre Melissa?» chiese, ancora incredula.
«È proprio quello! Stamattina si è svegliata presto apposta, ti manda i suoi più sinceri auguri» le comunicò con un sorriso raggiante. «E... In più, ti abbiamo preso un cappuccino large con una zolletta di zucchero»
La ragazza afferrò al volo il grande bicchiere in cartone, da cui si poteva ben vedere il logo verde di Starbucks, dalle mani dell'atleta dai capelli troppo lunghi, secondo i suoi gusti. Ne bevve un sorso, una scarica di caffeina le percorse tutto l'esofago. «Lo sapete che vi voglio troppo bene, vero?»
I due annuirono all'unisono, soddisfatti. «È il momento di andare a scuola...» disse Stiles, interrompendo quel momento idilliaco.
I tre amici salirono sulla jeep turchese che ormai si era fatta promotrice di quel viaggio tortuoso verso l'adolescenza. Margot s'accomodò tra i sedili posteriori, gustandosi la colazione generosamente preparata dalla madre di Scott. Per quanto odiasse i compleanni, poiché le ricordavano sempre quanto il tempo stesse scorrendo velocemente, i due coetanei e compagni di vita seduti davanti a lei riuscivano sempre a renderle quella giornata più leggera e difficile da dimenticare.
