𝗯𝗮𝗱 𝗹𝗶𝗮𝗿

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⋆.• Ship: PatPran

Parole: 3.584

⋆.• SMUT alert: Alza il bacino verso di me, lo aiuto ad aggrapparsi con i talloni contro la mia schiena.

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Fa caldo.

E non poco, se giochi per due ore di seguito a calcio.

Anche se per Pat la definizione di "calcio" è cercare di costringermi a fare una corsa prima di cena, per smaltire le calorie in eccesso e prepararmi per la consegna della tesi di domani.

Ci stiamo per laureare entrambi, io sono leggermente in anticipo. Pat si laurea tra tre settimane, io ho ancora quattro giorni per prepararmi mentalmente, oltre che per fare le valigie e i pacchi per Singapore.

Tre anni lontani, eh? Si, per forza. Se vogliamo che le nostre famiglie – anche se ne dubito – continuino a credere che non stiamo più assieme, che avrò un futuro meraviglioso a Singapore e incontrerò la mia anima gemella, che mi laureerò con il massimo dei voti.

Sorrido d'istinto.

Mi levo la maglietta con uno sbuffo, la infilo nella sacca appoggiata sulla panchina.

Pat alza lo sguardo, infila la mano nella sua sacca e tira fuori la maglietta da calcio con un piccolo sorriso sulle labbra.

«Ti ho portato un cambio per andare a cena assieme, mettila.»

Ridacchio.

La prendo tra le mani.

«La tua maglietta da calcio?»

Si lecca le labbra, poi annuisce.

La indosso, ma sorrido ancora.

So che cosa sta cercando di fare.

Pat ha un debole... il mio profumo, ma specialmente quando indosso le sue magliette, se si tratta della sua vecchia divisa di calcio.

È come un bambino bisognoso di attenzioni, soltanto che queste le dà a me. Per mantenere la sua di attenzione su di me.

«Voglio mangiare Khao Pad.» Mi appoggio sulla panchina, indico con la testa una bancarella vicino. «Vai a prenderlo su, e non scordarti di prendermi anche le patatine fritte.»

Pat sorride ancora di più.

Si avvicina piano, mi bacia la guancia.

«Agli ordini, mogliettina!»

Cerco di fargli lo sgambetto con una gamba, ma riesce ad evitarlo con un salto.

Maledetto Pat.

Mi fai uscire fuori di testa, anche dopo quasi quattro anni assieme.

Sei in grado di farmi battere forte il cuore come uno stupido ragazzino del liceo. Non che non ti amassi a quei tempi, eh. Però era tutto diverso, tu e io non sapevamo neanche come fingere di odiarci, perché pensavamo che la rivalità fosse l'unica cosa che ci potesse rendere liberi dalle occhiate o dalle punizioni dei nostri genitori per non essere stato più bravo del figlio del vicino.

Mi passo un asciugamano dietro al collo.

Pat sta pagando e prendendo il sacchetto con la cena.

Di solito, è lui che si rifugia nel mio appartamento a dormire. Ma non credo che succederà, dato che da poco Pa è andata a vivere con la sua ragazza, è completamente solo.

E ha cambiato la stanza al dormitorio, di conseguenza deve sempre salire le scale per venire da me.

Non ho voglia di fare le scale fino al mio appartamento.

☽ 𝗯𝗼𝘆𝘀 𝗹𝗼𝘃𝗲 𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗵𝗼𝘁 ᵈʳᵃᵐᵃDove le storie prendono vita. Scoprilo ora